La crisi della Juve è sotto gli occhi di tutti: guai in campo, in società, in classifica. L’Atalanta (vittoria sul campo bianconero che mancava da oltre trent’anni) è in corsa per la Champions e ha rafforzato il proprio quarto posto. La partita è stata combattuta, spesso dura. Male la Juve nel primo tempo: difesa non molto compatta (su gol di Zapata e in altri momenti), attacco poco determinato. L’Atalanta non solo ha segnato, ma si è riversata in avanti pericolosamente, tenendo in scacco la squadra di Allegri. Quando Dybala, Morata e Chiesa sono partiti cercando di far breccia, sono stati stroncati dalla buona organizzazione difensiva nerazzurra. Il nono gol di Zapata è stato il settimo consecutivo. La Juve ha operato meglio nella ripresa e Musso è stato salvifico. Gasp si è garantito meglio con qualche mossa tattica difensiva. Dybala traversa su punizione. E ora prepariamoci ai processi. La Juve è quindi tornata a deludere in campionato dopo la débâcle di Londra. Dopo questa pesante sconfitta nella gara contro una diretta concorrente, adesso il posto in Champions sembra allontanarsi. Ci sono anche i problemi societari, ma questo è un altro capitolo.

Per i bergamaschi, dopo il movimentato pareggio in Champions, una vittoria di grande importanza che li conferma fra i grandi del campionato. Zapata è diventato implacabile. Allegri aveva ritrovato Dybala (quache spunto, una traversa) e schierato Alex Sandro terzino. Gasperini aveva recuperato Djimsiti in difesa, aveva affidato a Freuler e Pessina compiti importanti a centrocampo e affidato al solito Zapata l’attacco Dopo una fase di studio, l’Atalanta ha cominciato a proiettarsi nella metà campo bianconera con azioni manovrate. E’ sembrata una partita bloccata e per vedere una tiro in porta abbiamo dovuto attendere 16′ (Freuler alto). Poi Dybala, dopo una bella manovra sulla destra, ha tirato debolmente; una girata (poco incisiva) di Morata e quasi nulla più. Chiesa, lanciato da Mckennie, è stato fermato da Toloi. Dopo un’uscita provvidenziale di Szczesny su Zapata, il colombiano solo sulla destra, su passaggio di Djimsiti, al 28′ si è accentrato e ha insaccato sotto la traversa. Bel gol, ma difesa bianconera colpevolmente labile nella marcatura. Un tiro poco preciso di Dybala, Atalanta pericolosa in avanti, ma niente gol.

Nella ripresa, l’Atalanta ha cercato di tener lontano la Juve dalla propria area, cercando di chiudere la partita. Bernardeschi ha messo fuori da lontano. Dopo un tiro fuori di Dybala, Musso ha salvato con le gambe su conclusione di McKennie, lanciato da Bonucci. Il portiere bergamasco ha deviato un tiro basso di Dybala. La Juve è sembrata più incisiva, ma il portiere nerazzurro ha risposto a tono. Mahele ha poi tirato sull’esterno della rete. Gasperini ha rinforzato gli ormeggi difensivi e la foga bianconera si è affievolita. Un tiro di De Ligt è stato deviato da Palomino. Nel finale proteste, contestazioni e tutto il campionario di circostanza. E una traversa di Dybala su punizione. Anche un po’ di sfortuna, per la Juve, ma l’Atlanta non ha rubato nulla. A parte il goleador Zapata, buona partita di Maehle. In fase difensiva bene Toloi. Della Juve salveremmo McKennie. Musso in evidenza nella ripresa. La Juve ha dimostrato, contro avversari di spessore (Chelsea e Atalanta), di andare in sofferenza. E’ un’annata così. Per l’Atalanta sempre più consensi.