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L’Inter vede la vetta, a Venezia un gol per tempo

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 La qualita’ dell’Inter e un jolly da fuori area di Calhanoglu puniscono un Venezia bravo a soffrire, ma insufficiente nel tenere testa ai nerazzurri. I nerazzurri, grazie al lampo del turco e al rigore a tempo scaduto di Lautaro, stendono un Venezia che propone troppo poco per impensierirli.

E cosi’ la ‘Beneamata’ si porta a -1 dal tetto del campionato, risalendo e ponendosi dietro alla coppia Milan-Napoli. Il primo tempo parla nerazzurro, l’Inter cambia modulo e si presenta con una sorta di 4-3-3 che diventa 3-5-2 in fase offensiva e che, per alcuni momenti della partita, si e’ sviluppato anche con un 4-4-2. L’obiettivo di Simone Inzaghi e’ di sparigliare le carte all’interno di un Venezia che appare sempre ordinato nel 4-3-3. I lagunari oppongono disciplina e calma davanti a una corazzata che spinge, ma non trova la via del gol. Facile per l’Inter arrivare sulla trequarti, ma li’ si scontra con un Venezia che non si lascia sorprendere facilmente. La differenza la fa solo una gran botta di Calhanoglu che, al 34′, dopo un paio di minuti di ricerca di spazi da parte dei nerazzurri, sembra spazientirsi: con grande tecnica stoppa di destro, fa due passi e rifila un siluro a fil di palo. Romero ci prova, si stende alla sua destra, ma nulla puo’. Lo spartito del Venezia e’ chiaro, lasciare agli ospiti il pallino del gioco, compattarsi ed esser pronti e reattivi a sfruttare la rapidita’ di Okereke o la tecnica di Aramu. Troppo poco, pero’, per impensierire i campioni d’Italia.

L’Inter ci prova con continuita’, a turno i tiri arrivano anche da fuori, ma senza sfondare. Eblematico come poco prima del 20′ anche Bastoni provi il tiro: alto. Il Venezia, per contro, oppone al 39′ un gran tiro di Aramu. Il fantasista lagunare calcia una botta potente a scendere che impensierisce Handanovic, ma il portiere si salva. Secondo tempo che fila via sulla scia di quanto visto nella prima parte di gioco: Venezia che ci prova quando e come puo’ (al 2′ st ancora Aramu da fuori alto), ma l’Inter non si fa mai sorprendere, giungendo allo scadere a guadagnarsi un rigore per fallo di mano di Haps, dopo aver dato parecchio da fare a Romero. Il difensore lagunare, nel tentativo di opporsi a un tiro in porta, alza troppo il braccio. Rigore e giallo assegnati grazie al Var. Nel tema tattico della partita, curioso il posizionamento di Darmian, cui Inzaghi chiede in fase di copertura di allinearsi alla difesa a quattro a destra, mentre in proiezione offensiva gioca larghissimo con i piedi sulla linea del fallo laterale (come Perisic), all’altezza di Dzeko. Un modo per cercare di allargare la difesa lagunare, che non si fa sorprendere. Ci pensano le incursioni di Barella e dei centrocampisti a creare problemi e alla fine il successo al Penzo arriva come da pronostico. 

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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