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José Mourinho è il nuovo allenatore del Tottenham, prende il posto dell’esonerato Pochettino

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José Mourinho è il nuovo allenatore del Tottenham. Ha firmato un contratto fino al giugno 2023 dopo che il club ha esonerato l’argentino Mauricio Pochettino, in carica da cinque anni, con la motivazione ufficiale dei deludenti risultati ottenuti in campionato che vedono la squadra quattordicesima in Premier League. Il tecnico portoghese è “uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio”, ha detto il presidente della società Daniel Levy, “ha molta esperienza, ha vinto in tutti i club in cui ha allenato e siamo sicuri che porterà energia nello spogliatoio”. Per Mourinho è la terza esperienza su una panchina inglese dopo aver allenato il Chelsea dal 2004 al 2007 e dal 2013 al 2015, con cui ha vinto tre campionati, tre Coppe di Lega, una Coppa d’Inghilterra e una Supercoppa inglese, e il Manchester United, con cui ha conquistato l’Europa League 2017, una Coppa d’Inghilterra e una Supercoppa inglese. “Sono emozionato di poter allenare un club con questa tradizione e con dei tifosi tanto calorosi – ha commentato il tecnico – la qualità della squadra e del settore giovanile mi elettrizza. Lavorare con questi giocatori è ciò che mi ha convinto a firmare”. Ex allenatore anche dell’Inter, con cui tra le altre cose ha vinto due campionati e una Champions League, e del mitico Real Madrid, José Mourinho è considerato da molti uno dei migliori allenatori della sua generazione. Per Mourinho il Tottenham sborserà 18 milioni di euro ogni anno.

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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Trump, giudice arrestata per aiuto a membro gang Tren de Aragua

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“È una cosa terribile, la giudice è stata arrestata perché ospitava un membro di Tren de Aragua, giusto? È quello di cui sta parlando? È piuttosto sorprendente. È terribile”: lo ha detto Donald Trump ai reporter ai bordo dell’Air Force One commentando l’arresto di una giudice in Wisconsin con l’accusa di aver aiutato un clandestino ad eludere la cattura nascondendolo nella stanza della giuria. Non ci sono tuttavia per ora indicazioni che appartenesse alla gang venezuelana (foto di un esponente della gang).

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Esteri

Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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