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Tottenham-Liverpool: sviene in campo, paura per Bentancur

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Paura per Rodrigo Bentancur durante Tottenham-Liverpool, semifinale di andata della Carabao Cup o coppa di Lega inglese. Il centrocampista ex Juve, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è andato a staccare nell’area del Liverpool riuscendo pure a spizzare il pallone, ma poi è crollato a terra come se avesse perso i sensi. Accortosi della gravità una volta conclusa l’azione, l’arbitro ha fermato il gioco nella preoccupazione generale. Subito l’ingresso in campo dei soccorsi, che hanno portato fuori in barella l’uruguaiano utilizzando anche la maschera d’ossigeno.

Fortunatamente Bentancur ha fatto cenno con il pollice in su al pubblico. La sfida è ripartita regolarmente ma lo stop è stato lungo, tanto che il direttore di gara ha poi segnalato addirittura 11′ di recupero nel primo tempo. Secondo la Bbc il giocatore è cosciente, parla, ma sarà portato in ospedale per accertamenti. Un episodio, quello di Betancur, che ha fatto tornare alla mente quanto accaduto di recente al centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove nel match sospeso e poi rinviato contro l’Inter.

 

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Esteri

Zelensky: lunedì uccisi 20 alti ufficiali nordcoreani e russi

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Le forze ucraine hanno ucciso lunedì scorso (3 febbraio) 20 alti ufficiali nordcoreani e russi durante un attacco a un posto di comando nella regione russa di Kursk: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta RBC-Ucraina. “Hanno colpito un centro di controllo lì. Prima di avanzare 2,5 chilometri, le nostre truppe hanno colpito il centro di controllo nella regione di Kursk”, ha detto Zelesnky. “Mi è stato detto che probabilmente sono stati uccisi 20 ufficiali. Tra loro ci sono alti ufficiali nordcoreani e russi”, ha aggiunto. RBC-Ucraina ricorda che il 3 febbraio l’aeronautica militare ucraina ha lanciato un attacco di precisione contro un centro di controllo e comando russo a Novoivanivka, nel Kursk. L’esercito ucraino continua la sua offensiva in questa direzione e, secondo Zelensky, le Forze armate di Kiev sono riuscite ad avanzare di 2,5 chilometri nella regione questa settimana.

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Un nuovo approccio all’epilessia: l’I.R.C.C.S. Neuromed inaugura il nuovo Centro per lo studio e la cura

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L’I.R.C.C.S. Neuromed inaugura mercoledì 12 febbraio il nuovo Centro per lo studio e la cura dell’Epilessia, una struttura all’avanguardia che segna un’importante evoluzione nell’assistenza ai pazienti. Il reparto, completamente ristrutturato e dotato delle più innovative attrezzature, segue un modello assistenziale basato sulla collaborazione diretta con pazienti e caregiver, ponendo al centro l’ascolto, la comprensione e l’elaborazione di percorsi personalizzati. Un approccio che tiene conto non solo degli aspetti clinici, ma anche di quelli psicologici, sociali e familiari legati alla malattia.

UN MODELLO MULTIDISCIPLINARE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA

La nuova struttura si distingue per un approccio globale alla presa in carico del paziente, sviluppato grazie a un protocollo congiunto tra gli specialisti del Neuromed e l’Associazione Italiana Epilessia. Questa sinergia punta a superare il tradizionale paradigma clinico con un modello di medicina che valorizza l’esperienza individuale del paziente e costruisce un percorso di cura replicabile in altri contesti sanitari.

“L’epilessia non è solo una malattia neurologica, ma una condizione che ha forti ripercussioni sulla vita quotidiana di chi ne è affetto e delle loro famiglie. Per questo il nostro Centro mira a integrare il trattamento medico con un supporto psicologico e sociale che migliori concretamente la qualità della vita dei pazienti”, spiegano gli specialisti del Neuromed.

IL NUOVO REPARTO E L’IMPEGNO PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EPILESSIA

L’inaugurazione del nuovo Centro arriva a ridosso della Giornata Internazionale dell’Epilessia, che si celebra il 10 febbraio 2025. Anche quest’anno, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, l’Istituto Neuromed, in collaborazione con l’Associazione Italiana Epilessia, ha promosso l’illuminazione in viola di diversi edifici della regione Molise.

 

ATTENZIONE PARTICOLARE AI BAMBINI: NASCE LA SMILE ROOM

Un’importante novità riguarda i pazienti più piccoli: nel reparto è stata allestita la Smile Room, una stanza di degenza a misura di bambino e adolescente. L’obiettivo è creare un ambiente che riduca il senso di disorientamento e paura durante la permanenza in ospedale, garantendo un contesto più sereno e familiare.

L’apertura del nuovo Centro conferma l’impegno di Neuromed nella ricerca e nel trattamento dell’epilessia, promuovendo un’assistenza innovativa e centrata sul paziente, con un modello che potrebbe diventare un riferimento per altre strutture sanitarie in Italia e all’estero.

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Economia

Gli Stati baltici si staccano dalla rete elettrica russa

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Gli Stati baltici hanno iniziato questa mattina alle 5:00 a disconnettersi dalla rete energetica controllata da Mosca, ha dichiarato all’agenzia di stampa Afp l’operatore di rete statale lituano Litgrid. “Posso confermare che il processo di disconnessione è iniziato alle 06:00 (ora locale, ndr)”, ha detto il portavoce di Litgrid, Matas Noreika, dopo che la Lituania ha interrotto il suo collegamento elettrico con la Bielorussia e la Russia.

La Lituania è stata la prima dei tre Paesi baltici a staccarsi dalla rete elettrica controllata da Mosca: l’Estonia e la Lettonia dovrebbero seguire l’esempio a breve. Dopo la disconnessione dalla rete russa, i Paesi opereranno nella cosiddetta “modalità isolata” per circa 24 ore per testare la frequenza, o i livelli di potenza, prima di integrarsi con la rete europea domani.

I Paesi baltici – ex repubbliche sovietiche che hanno aderito alla Nato e all’Unione Europea nel 2004 – si sono preparati da tempo a integrarsi con la rete europea, ma hanno dovuto affrontare problemi tecnologici e finanziari. Il passaggio è diventato più urgente dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina nel 2022, spaventando gli Stati baltici che pensavano di poter essere presi di mira. Il ministro dell’Energia lituano, Zygimantas Vaiciunas, ha spiegato che la decisione di abbandonare la rete russa è stata presa per evitare che Mosca possa utilizzarla “come strumento di ricatto geopolitico”.

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