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Cronache

Incidente a Secondigliano: muore Martina Guasco, 19 anni, in uno schianto frontale

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Un altro tragico incidente stradale si è verificato a Napoli, precisamente a Secondigliano, nella notte tra venerdì e sabato, dove Martina Guasco, di soli 19 anni, ha perso la vita. La giovane stava tornando a casa dopo una serata con gli amici, quando l’auto in cui viaggiava è stata coinvolta in uno scontro frontale. Martina è la ventiduesima vittima della strada a Napoli nel 2024, un numero che continua a crescere e che richiama l’attenzione sulle problematiche legate alla sicurezza stradale.

L’incidente: scontro frontale tra Panda e Smart

Martina si trovava a bordo di una Fiat Panda insieme ad altri tre amici, quando l’auto si è scontrata frontalmente con una Smart su via Cupa dell’Arco, a Secondigliano, in una porzione di strada a doppio senso di marcia. L’impatto, avvenuto ad altissima velocità, ha causato il ribaltamento della Panda, che è finita contro un muro di contenimento. Mentre gli altri occupanti della vettura sono rimasti vigili, Martina ha perso la vita sul colpo.

I soccorsi: il tragico epilogo

Nonostante l’arrivo immediato dei soccorsi, per Martina non c’è stato nulla da fare. È rimasta intrappolata tra le lamiere e, quando i vigili del fuoco sono riusciti a estrarla dall’auto, era già deceduta. Le altre persone coinvolte, inclusi i passeggeri della Smart, hanno riportato solo lievi ferite.

Le indagini: velocità e responsabilità al vaglio

Le autorità, guidate dall’unità Infortunistica Stradale della polizia municipale, stanno ora cercando di ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. I conducenti delle due auto, sottoposti ai test per alcol e droghe, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, ma non è ancora chiaro quale delle due vetture abbia invaso la corsia opposta causando lo schianto. La velocità elevata delle due auto sembra essere stata uno degli elementi determinanti.

La serata: l’ultima notte di Martina

Prima della tragedia, Martina e i suoi amici avevano trascorso la serata a Scampia, dove avevano pianificato di assistere a un concerto. Tuttavia, la grande affluenza di pubblico ha impedito loro di partecipare, e così avevano deciso di andare a cena insieme. Purtroppo, quel rientro a casa è stato fatale per Martina, che aveva parlato con la madre pochi minuti prima dell’incidente.

Un’altra vittima della strada: riflessioni sulla sicurezza

La morte di Martina Guasco aggiunge un altro triste capitolo alla lunga serie di incidenti stradali che stanno affliggendo Napoli e la sua provincia. Le cause di questa tragica sequenza sono spesso legate alla velocità e alla mancanza di prudenza alla guida, soprattutto tra i giovani. La comunità locale chiede ora maggiore attenzione e misure più efficaci per prevenire ulteriori perdite di vite umane sulle strade della città.

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Traghettopoli, tra i beneficiari dei biglietti omaggio Tirrenia anche Beppe Grillo e il figlio

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Il comico non è indagato, ma il suo nome compare nelle carte dell’inchiesta genovese. Tra i beneficiari dei biglietti gratuiti concessi dalla compagnia di navigazione Tirrenia, emergono anche Beppe Grillo, suo figlio Ciro e i coetanei coinvolti con lui nella vicenda giudiziaria per il presunto stupro di una studentessa italo-norvegese nella villa sarda del fondatore del Movimento 5 Stelle. Il loro nome compare nelle carte di “Traghettopoli”, la maxi inchiesta della Procura di Genova coordinata dal pm Walter Cotugno, che indaga su un presunto sistema di favori e biglietti omaggio nel mondo dei trasporti marittimi.

Nessun indagato, ma l’ombra del privilegio

Grillo e gli altri non sono indagati, ma la loro presenza nella lista dei beneficiari rappresenta un elemento significativo dal punto di vista politico e simbolico. A far rumore è il coinvolgimento di chi, come Grillo, si è sempre presentato come il paladino della legalità e della lotta ai privilegi della casta. Il momento è delicato per l’ex comico, già ai margini del suo stesso movimento dopo la rivoluzione voluta da Giuseppe Conte, che ha preso le redini del partito.

34mila biglietti omaggio in sei anni

Secondo gli investigatori, in sei anni le compagnie del gruppo Onorato avrebbero distribuito quasi 34mila biglietti gratuiti. Un dato che, secondo la Procura, dimostrerebbe l’esistenza di un “meccanismo corruttivo impressionante”, con coinvolgimenti in diversi settori delle forze dell’ordine, delle capitanerie di porto, di almeno due magistrati e funzionari pubblici. I beneficiari ricevevano i biglietti in cambio di presunti trattamenti di favore.

Achille Onorato si avvale della facoltà di non rispondere

Nell’inchiesta è indagato anche Achille Onorato, figlio dell’armatore Vincenzo Onorato. Il giovane imprenditore si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio, senza che sia stata richiesta alcuna misura cautelare nei suoi confronti. Il suo nome compare accanto a quelli di dirigenti e referenti del gruppo Onorato che avrebbero avuto ruoli centrali nella gestione del sistema dei biglietti.

Il precedente: il caso archiviato a Milano

Nei mesi scorsi il tribunale di Milano ha archiviato un’altra indagine che vedeva coinvolti Beppe Grillo e Vincenzo Onorato per presunto traffico di influenze illecite. L’accusa sosteneva che Grillo, tra il 2018 e il 2019, avesse girato a tre parlamentari del Movimento richieste di aiuto da parte di Onorato, in cambio di contratti pubblicitari per promuovere la compagnia Moby sul suo blog. La Procura ha infine stabilito che non c’erano elementi sufficienti per procedere.

 

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Cronache

Trovata morta la 23enne scomparsa a Bologna

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E’ stata trovata morta in serata la ragazza di 23 anni di cui era stata denunciata ieri la scomparsa a Bologna. La polizia aveva avviato indagini e ricerche. Non si esclude che si tratti di un gesto volontario, ma saranno fatti accertamenti.

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Volvera, tragedia in un condominio: uomo uccide due vicini a coltellate e si toglie la vita

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Duplice omicidio seguito da suicidio questa sera nel cuore di Volvera, cittadina della pianura torinese a 25 chilometri dal capoluogo piemontese. In un appartamento al primo piano di un condominio di via XXIV Maggio 47, un uomo di 34 anni ha ucciso a coltellate i suoi due giovani vicini di casa – una donna di 28 anni e un uomo di 23 – per poi togliersi la vita con la stessa arma.

Secondo una prima ricostruzione, il delitto sarebbe maturato al culmine di una lite esplosa tra la coppia e l’aggressore, già noto alle forze dell’ordine. Per compiere l’atroce gesto, il 34enne avrebbe usato un coltello da sub, colpendo a morte prima i due vicini, che avrebbero cercato invano di fuggire nel cortile dell’edificio, e poi si sarebbe inferto un fendente mortale alla gola.

I primi a intervenire sono stati i carabinieri della stazione di None e i soccorritori del 118, seguiti dai militari del comando provinciale e dalla compagnia di Pinerolo. I corpi sono stati trovati nel cortile della palazzina: per tutti e tre non c’è stato nulla da fare. Sul posto anche la Scientifica, impegnata nei rilievi e nell’analisi della scena del crimine.

Le indagini sono in corso per chiarire le cause esatte della lite che ha scatenato la furia omicida. I carabinieri stanno ascoltando i vicini di casa e ricostruendo le relazioni tra i protagonisti della tragedia. La comunità di Volvera è sotto shock, sconvolta da una violenza improvvisa e brutale che ha spezzato tre vite nel cuore di una tranquilla zona residenziale.

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