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Cronache

Il consigliere comunale di Fdi contro i gay: “Ammazzateli tutti”

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“Ammazzateli tutti”: è la ricetta omofoba riservata a “lesbiche, gay e pedofili” di Giuseppe Cannata, medico di 72 anni vicepresidente del Consiglio comunale di Vercelli. Parole d’odio che scatenano la bufera politica, con l’Arcigay che ne chiede le dimissioni e Giorgia Meloni, leader del partito di Cannata, che prende le distanze: “le sue affermazioni non rispecchiano in nessun modo – dice – il nostro pensiero”. La frase incriminata, postata su Facebook, viene rimossa. “Ho molti amici gay”, si scusa il diretto interessato, annunciando di essersi autosospeso dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Vercelli, reduce da una campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale dai toni accesi, e’ sotto choc. “Condanno nel modo piu’ deciso le affermazioni di Giuseppe Cannata. Sono incredulo, non si riesce neppure ad immaginare come si possano scrivere frasi del genere”, afferma il sindaco Andrea Corsaro. Ferma anche la condanna dell’ex sindaca Maura Forte, del Pd Vercelli Valsesia, del gruppo regionale M5S e di Sinistra Italiana. Ha appreso “con sbigottimento e profonda amarezza le parole di Cannata” anche l’Arcidiocesi, che condanna qualunque “incitamento alla discriminazione sessista, all’odio e alla violenza omicida”, mentre l’assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, Roberto Rosso, si dice “dispiaciuto per le parole inaccettabili”. Cannata si difende: “Sono un medico, ho sempre aiutato tutti e ho tanti amici omosessuali che stimo e a cui voglio bene. Ero indignato per le vicende di Bibbiano, per quei bambini tolti ai genitori senza motivo, e volevo esprimere tutta la mia indignazione per quei fatti. Spero che queste mie scuse possano essere accettate da chi si e’ sentito offeso e mi auguro che non si strumentalizzi questo inciampo”. Il vicepresidente del Consiglio comunale di Vercelli non e’ pero’ nuovo a questo genere di affermazioni, di cui e’ piena la sua bacheca Facebook. Dagli iscritti del Pd “delinquenti e ladri” all’epiteto “merda” associato a Carola Rackete, mentre i partecipanti al Pride, che nelle scorse settimane si e’ svolto per la prima volta anche a Vercelli, sono “schifosi comunisti”. Per le parole di Cannata contro i gay sono numerosi gli esposti presentati all’Ordine dei Medici, che li esaminera’ nei prossimi giorni. “Quelle frasi mi lasciano esterrefatto, senza parole”, dice il presidente dei medici vercellesi, Pier Giorgio Fossale.

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Cronache

Fondi dei gruppi consiliari, assolti in appello sette ex consiglieri regionali della Campania: “Il fatto non sussiste”

La Corte d’Appello di Napoli ha assolto con formula piena sette ex consiglieri regionali della Campania accusati di peculato per i fondi dei gruppi consiliari. “Il fatto non sussiste”.

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La seconda sezione della Corte d’Appello di Napoli ha assolto con formula piena“il fatto non sussiste” — i sette ex consiglieri regionali della Campania accusati di essersi appropriati dei fondi dei gruppi consiliari.
Il verdetto ribalta completamente la sentenza di primo grado, che nel febbraio 2023 aveva portato a diverse condanne.

Tra gli assolti figura Angela Cortese, difesa dagli avvocati Annalisa Senese e Francesco Benetello, insieme a Enrico Fabozzi, Pasquale De Lucia, Rosaria Anita Sala e Nicola Marrazzo (Idv).
Erano invece già stati assolti in primo grado Corrado Gabriele e Carmine Mocerino.


Accuse di peculato e indagini sui rimborsi

Gli ex consiglieri rispondevano del reato di peculato, con l’accusa di aver percepito rimborsi non dovuti durante la legislatura 2010-2015.
La Procura di Napoli aveva esaminato nel dettaglio ricevute, scontrini e note spese dei gruppi consiliari, ipotizzando un uso improprio di parte dei fondi pubblici destinati all’attività istituzionale.

Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Annalisa Senese, Francesco Benetello, Stefano Montone e Francesco Toraldo, ha però dimostrato che le somme contestate erano state impiegate in modo legittimo e nel rispetto delle finalità di legge.


La decisione della Corte: proscioglimento pieno per tutti

Con la sentenza di secondo grado, la Corte d’Appello ha stabilito che non esistono elementi per configurare il reato di peculato, assolvendo tutti gli imputati.
Una decisione che mette fine a una vicenda giudiziaria lunga e complessa, durata oltre dieci anni e che aveva gettato ombre sulla gestione dei fondi dei gruppi politici nel Consiglio regionale della Campania.

Per i difensori, si tratta di una “sentenza che restituisce piena dignità ai consiglieri e riafferma la correttezza del loro operato”.

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Cronache

Manovra, valanga di emendamenti della maggioranza: tassa sui pacchi extra Ue, bonus tombe e nuove norme sugli scioperi

Dalla tassa sui pacchi extra Ue alle nuove regole per gli scioperi nei trasporti, passando per bonus tombe e decontribuzione per le madri: tutti gli emendamenti della maggioranza alla manovra 2025.

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La manovra economica 2025 si arricchisce di una valanga di emendamenti presentati in commissione Bilancio al Senato dai partiti della maggioranza.
Dal contrasto al fast fashion cinese alle nuove regole sugli scioperi dei trasporti, dalle tasse sui pacchi extra Ue ai bonus per le madri lavoratrici, fino a misure curiose come il bonus tombe, le proposte spaziano in tutti i settori della vita economica e sociale.


FdI: stretta contro Shein e Temu, tassa sui pacchi e nuove regole per gli scioperi

Fratelli d’Italia punta il dito contro i colossi cinesi dell’ultra fast fashion, come Shein e Temu.
L’emendamento del partito della premier Giorgia Meloni prevede che le imprese extra-Ue che esportano in Italia debbano dimostrare la conformità alle norme europee su sicurezza, ambiente e diritti dei lavoratori.

Per frenare la concorrenza estera arriva anche una tassa di 2 euro su ogni pacco proveniente da Paesi extra-Ue di valore inferiore ai 150 euro.
Nel mirino anche i lavoratori del trasporto pubblico: dovranno comunicare in anticipo l’intenzione di aderire a uno sciopero, per garantire la continuità del servizio.

FdI propone inoltre una nuova imposta di bollo da 500 euro sui pagamenti in contanti tra 5.001 e 10.000 euro, di fatto alzando il limite attuale dei 5.000 euro.


FI e Noi Moderati: affitti, libri e bonus per le madri lavoratrici

Sul fronte sociale ed economico, Forza Italia chiede il dietrofront sulla tassa sugli affitti brevi, proponendo di cancellare l’aumento al 26% dell’aliquota per chi affitta tramite piattaforme digitali.
Noi Moderati propone invece una cedolare secca agevolata al 15% per i contratti di affitto a lungo termine e una detrazione del 22% per l’acquisto di libri scolastici per gli studenti delle scuole superiori, con un costo stimato di 67 milioni l’anno dal 2026.

Sempre FI avanza una misura di decontribuzione per le lavoratrici madri, dipendenti o autonome, con redditi fino a 40.000 euro l’anno, per incentivare l’occupazione femminile e la natalità.

E non manca la proposta curiosa del cosiddetto “bonus tombe”, una detrazione del 36% per lavori di manutenzione e restauro di cappelle e sepolcri.


La Lega: più Irap per banche e fondi per la sicurezza

Sul versante fiscale e della sicurezza, la Lega propone di aumentare di due punti percentuali l’aliquota base dell’Irap per banche e assicurazioni, dal 2 al 4%.
L’obiettivo è generare oltre 1,1 miliardi di euro all’anno nel triennio, destinandoli al comparto sicurezza.

Inoltre, si chiede l’assunzione straordinaria di 3.125 unità nelle Forze di polizia e di 3.887 vigili del fuoco, per potenziare la presenza sul territorio.


Dividendi, oro e Mes per la sanità

Tra le proposte di Forza Italia anche l’abrogazione della norma sui dividendi, sostituita da una tassazione agevolata al 13% sulla rivalutazione dell’oro — proposta condivisa anche dalla Lega, che ipotizza un’aliquota al 12,5%.
Sul fronte sanitario, invece, si punta a utilizzare fondi del Mes per finanziare il sistema pubblico, mentre FdI propone la creazione di un fondo di previdenza complementare per i nuovi nati, per favorire la crescita delle pensioni integrative.


Un mosaico di misure, tra rigore e consenso

La mole di emendamenti riflette una manovra sempre più politica, in equilibrio tra rigore contabile e promesse elettorali.
Dalla lotta alla concorrenza asiatica alle misure per la famiglia, fino alla stretta sugli scioperi e ai fondi per la sicurezza, il governo punta a blindare consenso su più fronti, in vista di un 2025 che si annuncia cruciale per la stabilità economica e politica del Paese.

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Cronache

Giallo a Napoli: Nunzia trovata morta in casa a Marianella, ferita alla testa e una bottiglia rotta accanto al corpo

Mistero a Napoli per la morte di Nunzia Cappitelli, trovata senza vita in casa a Marianella con una ferita alla testa. Indagini in corso per chiarire se si tratti di un delitto o di un incidente.

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Un mistero ancora tutto da chiarire scuote la periferia nord di Napoli. Nunzia Cappitelli, 51 anni, è stata trovata senza vita nel suo piccolo appartamento di piazza Sant’Alfonso a Marianella, un’abitazione semplice, al piano terra, con una verandina e pochi arredi essenziali.

Due sono le certezze: una profonda ferita alla testa e una bottiglia di vetro in frantumi accanto al corpo. Tutto il resto resta avvolto nel dubbio: femminicidio o incidente domestico?

Gli investigatori non escludono nessuna ipotesi. Le prime analisi saranno affidate all’autopsia, già disposta dalla magistratura, che dovrà chiarire le cause esatte del decesso.


Il ritrovamento e i primi sospetti

A scoprire il corpo è stato un conoscente della donna, che nel pomeriggio — intorno alle 15 — si è recato a casa sua e ha trovato la porta socchiusa. Dopo averla chiamata senza ricevere risposta, si è trovato di fronte alla scena terribile: Nunzia era riversa a terra, priva di sensi.
Ha subito chiamato i soccorsi, ma i medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne la morte.

Sul posto sono intervenuti la Squadra Mobile di Napoli e gli uomini del commissariato di Chiaiano, coordinati dalla pm Serio. Nell’appartamento, la polizia scientifica ha lavorato per ore, raccogliendo campioni e rilievi. Solo in serata il corpo è stato trasferito all’obitorio.


Il compagno e le ombre del passato

Tra le persone ascoltate c’è anche il compagno della vittima, un uomo più giovane di lei e con alle spalle denunce per maltrattamenti.
L’uomo, già interrogato, verrà sentito di nuovo nelle prossime ore. Saranno gli esiti dell’autopsia a stabilire se la ferita alla testa sia compatibile con una caduta o con un colpo violento.


Il quartiere sconvolto

A Marianella, quartiere popolare ma con ancora il respiro di un piccolo paese, la notizia ha lasciato sgomenti tutti.
Nunzia, originaria della zona, si era trasferita da pochi mesi in quella casa che aveva sistemato da sola.
Era una donna riservata, educata, molto legata alla parrocchia dei Santi Giovanni e Alfonso, dove il parroco don Pasquale Fioretti la ricorda con affetto:
“Era una persona tranquilla, desiderosa di integrarsi nella comunità. Quando veniva in chiesa amava scambiare qualche parola. L’ho vista l’ultima volta a pranzo, poi nel pomeriggio ho saputo della tragedia”.


Un mistero ancora aperto

Nel quartiere nessuno ricorda di aver mai visto il compagno di Nunzia. Tutti la descrivono come una donna solitaria ma gentile, che viveva con discrezione e cercava una nuova serenità.

Oggi, però, la sua morte apre uno dei casi più oscuri e inquietanti degli ultimi mesi a Napoli.
E solo i risultati dell’autopsia potranno dire se Nunzia Cappitelli sia stata vittima di un delitto o se la sua fine sia legata a un tragico incidente domestico.

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