“Il senso di rispetto verso la città di Salerno e la tifoseria io l’ho dimostrato sin dal primo istante, quando a maggio abbiamo cominciato a sollevare il problema e c’è stata chiesta solo una settimana e io ho dato tre settimane in più”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina parlando del caso Salernitana in consiglio federale. “Alla scadenza di quelle tre settimane, abbiamo applicato rigorosamente quella norma che tutti conoscevano e il proprietario della Salernitana è stato il primo ad auspicare quel tipo di intervento. C’è un verbale preciso a disposizione di tutti. Un imprenditore sa benissimo che rischia di vincere il campionato: è successo, quindi ha avuto la possibilità di attivare tutti i meccanismi possibili e immaginabili. Il rispetto del Consiglio Federale e mio è stato totale nell’accettare questo strumento consentito, temporaneo, ho ricevuto anche ringraziamenti per aver dato questa disponibilità”. Poi punta i piedi: “Non si può andare oltre: perché ha ragione la città di Salerno, la città di Salerno merita rispetto. Ma il rispetto significa anche essere responsabili e consapevoli che quando tu all’interno di un sistema di questo tipo stai mandando come sta succedendo oggi una società in liquidazione, ti viene fuori il problema prima. Io non sono il titolare della Salernitana, io sono il titolare dei valori di quella città che ho cercato di difendere fino in fondo e non a caso ho detto prima che meritano rispetto con una norma straordinaria dove io proporrò al consiglio federale”. Gravina si dice fiducioso: “Io sono convinto che in dieci giorni si venderà la Salernitana. Non è possibile oggi ancora continuare a discutere di una realtà di questo tipo ancora a zero offerte. Non spetta a me, io l’unica preoccupazione che possa avere è dare alla città di Salerno una grande speranza. Io ho visto gli striscioni, ho sentito i cori. Non sto adottando decisioni per lo striscione, non è una promessa io non ho fatto nessuna promessa come scritto dai tifosi. Io sto mantenendo la linea di coerenza: l’ho detto più volte in questa sala, al 31 dicembre non ci sono sconti. Io l’ho detto ripetutamente che non ci possono essere sconti, perché se io innesco meccanismi alternativi mando la Federazione al massacro e non sono disponibile, mi dispiace. Qualcuno ha scritto c’è che faccio una brutta figura, ma qual è il problema? io farò brutta figura, attribuito la responsabilità sotto il profilo della brutta figura, ma non mando la Federazione al massacro perché altri hanno avuto l’opportunità o meno di affrontare il problema in maniera diversa. Questo è un norma che ho trovato, purtroppo quando ci sono delle deroghe non è facile, è un tema che me lo sono posto nel senso che lo abbiamo portato in discussione “Ci sono ancora le condizioni per poter risolvere la situazione Salernitana, non dipende da noi ma dai disponenti”, ha aggiunto poi Gravina, “Devo rendere merito al presidente della Regione, De Luca, che si è preoccupato della situazione e più di una volta è venuto nella sede della FIGC per confrontarsi con noi, è stato l’unico interlocutore. Abbiamo tifato insieme per una soluzione. Tutti sapete i numeri ai quali si fa riferimento, ma credo ci sia qualcosa che vada rivisto tra domanda e offerta”.