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Giulia Cecchettin uccisa con un solo coltello, è morta in pochi minuti

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E’ stata una coltellata sferrata all’arteria basilare nella parte posteriore del collo ad uccidere Giulia Cecchettin. Questa, tra le 25-30 inferte da Turetta, è stata l’unica che non le ha dato scampo. La ragazza, in sostanza, è morta nel giro di pochi minuti per shock emorragico, mentre Turetta, che l’aveva caricata nel sedile posteriore della Fiat Punto, iniziava la sua fuga. Sono le prime risposte sul calvario di Giulia, una mezz’ora il tempo che ha trascorso con il suo aguzzino, uscite dall’autopsia di 14 ore compiuta ieri sul corpo della ragazza, all’istituto di Medicina legale di Padova.

In attesa che il prof Guido Viel, il perito della Procura, consegni la relazione all’autorità giudiziaria, si sa che Giulia è stata uccisa a coltellate da Filippo nella seconda fase dell’aggressione, la notte di sabato 11 novembre, quando le telecamere della zona industriale di Fossò, alle 23.40, riprendono i due giovani e la Fiat Punto in V Strada. Venticinque minuti prima c’era stato l’inizio dell’agguato, nel parcheggio di Vigonovo. L’epilogo è stato a Fossò. A mettere fine alla vita di Giulia Cecchettin è stata quell’unica ferita mortale, inferta con un coltello dalla lama di 12 centimetri, quello trovato nell’auto di Turetta quando è stato fermato in Germania.

Resta da chiarire se abbia ferito l’ex fidanzata anche con l’altro coltello, dalla lama di 21 centimetri, trovato spezzato nel parcheggio di Vigonovo. Delle 25-30 ferite evidenziate nel corso dell’autopsia, alcune sono da difesa, procurate mentre la giovane cercava di sottrarsi alla furia di Turetta. L’esame necroscopico avrebbe cristallizzato quindi la lesione fatale: Questa potrebbe risalire ai minuti in cui Giulia, ripresa da Turetta nel suo tentativo di scappare, era già stata caricata all’interno dell’auto. Ma solo le risposte finali dell’autopsia, chiarendo la postura della vittima e l’inclinazione della lama, potranno dire con certezza quando è stata inferta la stilettata fatale.

Vi sono infine i fotogrammi successivi della Fiat Punto ferma per qualche minuto sulla strada, prima di uscire dall’area di Fossò, alle 23.50. Ma solo Turetta può aver detto ai magistrati cosa ha fatto in quei 10 minuti. Se avesse continuato a colpire Giulia – che appariva inerme quando fu caricata nella vettura – si potrebbe ravvisare anche l’accusa di “crudeltà”. Pare esclusa invece quella di vilipendio di cadavere, perchè, allo stato, non vi sarebbero riscontri di ferite post mortem. Un’autopsia interminabile quella di Padova – svolta mentre a Verona andava in scena l’interrogatorio-fiume di Turetta – che il professor Viel, presenti i consulenti delle parti, ha iniziato verso le 9.30 ed ha concluso alle 23.40.

Poi è stato subito comunicato alla Procura che le operazioni erano terminate e i magistrati potevano procedere con il nulla osta per la restituzione della salma. Sul corpo sono state fatte ricostruzioni in 3D, è stata eseguita una Tac, che ha confermato la frattura al cranio dovuta alla botta subita da Giulia cadendo a terra a Fossò. Non sarebbero invece state riscontrate tracce evidenti, nè sulla bocca nè sulle mani, dello scotch che Turetta aveva acquistato on line prima dell’omicidio, e del quale fu trovata una traccia, assieme a capelli, sull’asfalto di Fossò. Nelle 14 ore trascorse dai medici sul tavolo autoptico di Giulia Cechettin “non è stata sbagliata una virgola”, ha detto uno degli esperti che hanno preso parte all’esame, per spiegare lo scrupolo e l’attenzione con le quali i periti hanno svolto il loro compito.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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I sindaci dei Campi Flegrei: paura tanta, ma nessun danno

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Paura sì ma nessun danno. I sindaci di Pozzuoli, Gigi Manzoni, e Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, invitano alla calma dopo le preoccupazioni per la forte scossa delle 5,44 che ha svegliato molti residenti dei Campi Flegrei ma anche tanti a Napoli. “La scossa di questa mattina è stata forte, 3.9 la magnitudo registrata dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano. Come accade in queste occasioni ci siamo attivati subito con i volontari della Protezione Civile e la Polizia Municipale. Al momento non si segnalano danni, per eventuali segnalazioni potete utilizzare i numeri della Centrale Operativa della Polizia Municipale: 081/8551891 e quelli della Protezione Civile: 081/18894400”, dice Manzoni.

Il primo cittadino di Bacoli, dal canto suo, spiega: “è stata molto forte. L’abbiamo sentita tutti. E in tanti hanno avuto paura. Magnitudo 3.9. Ore 5:44. Con epicentro in mare, nel nostro golfo, davanti la costa di Bacoli. Voglio rassicurarvi, subito. Non registriamo danni a cose e persone. Abbiamo ben percepito una nuova scossa legata al bradisismo dei Campi Flegrei. Tra le più forti da quando stiamo rivivendo la recrudescenza del fenomeno sismico. Sono in contatto con l’Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile Nazionale. Ho convocato il Centro Operativo Comunale e stiamo operando in sinergia con la Prefettura di Napoli. La situazione è sotto monitoraggio costante. Mi rendo conto delle preoccupazioni”.

Ma, dice Della Ragione rivolto ai cittadini “vi invito a mantenere la calma. Vi terrò constatemente informati. Io sono a vostra completa disposizione, come sempre, insieme a tutta la struttura municipale. Per segnalazioni, potete in qualsiasi momento contattare il 0815231736. Potete chiamare il Comando PM al 0815234057 e 0818553331. Vi lascio anche il mio numero personale 3398766104, a cui potete scrivermi anche su whatsapp. Viviamo nel Campi Flegrei. Dobbiamo imparare a convincerci. Vi sono vicino. Siamo al vostro fianco”. (A

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Blitz dei Carabinieri in un centro scommesse a Arzano, trovati minorenni

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Minorenni in un centro scommesse: è quanto hanno scoperto i carabinieri ad Arzano, in provincia di Napoli. Nel corso di controlli i militari hanno, infatti, accertato la presenza di diversi minori nel locale sorpresi mentre scommettevano. I carabinieri della locale tenenza hanno eseguito un’ordinanza di ingiunzione emessa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – ufficio dei Monopoli per la Campania – di Napoli chiudendo per 10 giorni il centro scommesse di via Luigi Rocco. Per il titolare della società anche una sanzione di 7mila euro.

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