Collegati con noi

Cronache

Frongia indagato si dimette, è un fedelissimo della sindaca Virginia Raggi

Pubblicato

del

– L’inchiesta sul nuovo stadio della Roma, con i suoi diversi filoni, continua a scuotere il Campidoglio. Nel giorno in cui l’ormai ex presidente dell’assemblea capitolina annuncia dal carcere di Regina Coeli di essere pronto a “chiarire tutto”, il terremoto giudiziario che scuote apre un’altra faglia che stavolta arriva a toccare l’assessore allo Sport: Daniele Frongia, fedelissimo della sindaca Raggi, e’ indagato per corruzione nell’ambito del filone principale delle indagini. Ma la vicenda di quest’ultimo non e’ collegata all’arresto del presidente del consiglio comunale Marcello De Vito, finito in manette per aver sfruttato il suo ruolo in cambio di tangenti per favorire la realizzazione dei progetti dei costruttori Toti, Statuto e Parnasi. Accuse che di fronte al gip per ora restano senza una replica. Durante l’interrogatorio di garanzia, De Vito ha deciso di avvalersi della facolta’ di non rispondere. Al suo legale l’ex esponente pentastellato ha poi riferito: “Nei prossimi giorni chiariro’ tutto. Sono sereno anche se molto dispiaciuto per quanto sta succedendo”. Un altro degli arrestati, l’avvocato Camillo Mezzacapo, in carcere per le stesse accuse, ha invece spiegato al giudice di “non aver percepito nessuna tangente, ma solo compensi per attivita’ professionali. Curavo transazioni e attivita’ che si svolgono di norma nella pubblica amministrazione”, ha detto Mezzacapo precisando di aver “svolto attivita’ professionali che nulla avevano a che fare con l’attivita’ politica di De Vito”, spiegando che “la Mdl srl non e’ una societa’-cassaforte e non e’ in alcun modo riconducibile” all’ex presidente del consiglio comunale, il quale ieri e’ stato anche espulso da M5s. Un provvedimento, quest’ultimo, che finora non ha placato la bufera di polemiche politiche che si sono abbattute sul Campidoglio e sullo stesso Movimento, soprattutto perche’ la dose di accuse e’ rincarata dopo la notizia secondo cui l’assessore allo Sport del Comune di Roma, ex vicensindaco e braccio destro della Sindaca, Daniele Frongia, e’ indagato dalla Procura di Roma per corruzione nell’ambito del filone principale delle indagini sul nuovo stadio della Roma. Con l’inchiesta che riguarda De Vito non c’e’ alcun punto di contatto, ma il nome ricorrente e’ ancora quello di Luca Parnasi con la sua rete di affari e conoscenze politiche. L’iscrizione nel registro degli indagati di Frongia e’ legata a quanto affermato dal costruttore romano nel corso di uno dei suoi interrogatori, quando nel settembre scorso davanti ai pm di Roma, parlo’ dei contatti avuti in passato con l’assessore allo Sport: una nomina, poi non concretizzata, per un posto di responsabile delle relazioni istituzionali della societa’ Ampersand, riconducibile all’imprenditore. Su questo Parnasi e’ stato chiaro: non ha mai ricevuto pressioni o richieste di favori da parte di Frongia. Per questo non e’ da escludere che la posizione dell’assessore possa essere archiviata nei prossimi giorni. Ma l’ennesima tempesta politica e’ innescata e stavolta a difesa del Movimento arriva il vicecapogruppo M5S alla Camera, Francesco Silvestri, “referente” del Campidoglio nei gruppi parlamentari del Movimento: “Non c’e’ nessun sistema 5 Stelle, la sindaca e’ giusto che vada avanti”. E il Pd continua a puntare il dito. “Davvero la Raggi pensa di poter andare avanti cosi’, con la citta’ immobile e ormai oltre il precipizio?”, si chiedono i dem, incassando pero’ la risposta secca del ministro Riccardo Fraccaro: “Non abbiamo motivo per togliere la fiducia politica a Virginia Raggi, conosciamo di persona l’impegno che sta mettendo” su Roma. E su Frongia precisa: “non ci sono notizie gravi, valutiamo”. Ma ora la “congiunzione astrale” di De Vito ha portato la luna nera sulla Capitale.

Advertisement

Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

Pubblicato

del

Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

Continua a leggere

Cronache

Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

Pubblicato

del

Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

Continua a leggere

Cronache

Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

Pubblicato

del

Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto