L’Università di Torino è al centro di un’accesa polemica a seguito delle segnalazioni di comportamenti inappropriati da parte di alcuni docenti nei confronti delle studentesse. La vicenda, che ha scosso l’atmosfera accademica, ha portato alla sospensione di un professore per un mese, senza stipendio.
Il caso è stato reso pubblico dopo una protesta organizzata dai collettivi Studenti Indipendenti e dalle transfemministe di «Nonunadimeno», che hanno esposto testimonianze anonime su foglietti affissi al rettorato. Le testimonianze riportavano episodi di molestie e comportamenti irriguardosi da parte di alcuni docenti, come complimenti fuori luogo, commenti sul modo di vestire delle studentesse e atteggiamenti sessualmente inappropriati durante gli esami.
Tra gli episodi riportati, si parla di un docente che durante il consiglio di dipartimento di Filosofia avrebbe fatto un complimento ad una studentessa, poggiandole sgradevolmente una mano sulla gonna. In un altro caso, un ricercatore avrebbe criticato il modo di vestire di una dottoranda durante una conferenza, per poi affermare che non era fatta per la carriera accademica ma dovrebbe pensare ai figli.
Il professore sospeso, che insegna proprio presso il dipartimento di Filosofia, è stato allontanato dall’ateneo per un mese, periodo in cui non percepirà lo stipendio. La decisione è stata presa dopo aver ricevuto segnalazioni dirette da alcune studentesse, che hanno denunciato il comportamento del docente.
La sospensione del professore ha scatenato una vivace polemica all’interno dell’università, con i collettivi studenteschi che hanno accusato l’istituzione di non aver preso seriamente le segnalazioni di violenze subite dalle studentesse. Tuttavia, il rettore Stefano Geuna ha ribadito con fermezza l’impegno dell’università nel contrastare ogni forma di violenza di genere.
Le testimonianze riportate sui foglietti esposti al rettorato hanno messo in luce un problema diffuso all’interno dell’università, con cifre allarmanti che evidenziano il fenomeno delle molestie sessuali. Secondo quanto dichiarato dall’avvocata Elena Bigotti, ex consigliera di fiducia dell’ateneo, su 100 segnalazioni ricevute nell’ultimo anno, il 13% riguarda molestie in senso lato, di cui alcuni casi potrebbero essere considerati violenza sessuale.
La sospensione del professore è solo il primo passo verso una maggiore consapevolezza e tutela dei diritti delle studentesse all’interno dell’università, che deve continuare a lavorare per garantire un ambiente accogliente e sicuro per tutti.