Un’esistenza vissuta senza freni, tra scommesse, alcol e notti sfrenate nei locali milanesi. Filippo Romeo, noto come Filippo Champagne, si è costruito un personaggio che oscilla tra il trash e la mondanità, senza mai nascondere il suo stile di vita eccessivo. A 49 anni, con 452 mila follower su Instagram, rivendica il suo diritto a vivere come vuole:
“Sono un grande amante del bere, bere bene: champagne, vini rossi e anche qualche superalcolico. Sono ludopatico frenetico, mi ballo tutta la fresca al gioco e al bere. Ogni tanto qualche sbarbata. La mia vita è dedicata al gioco, al bere e a qualche fanciulla” – ha dichiarato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
L’uomo della notte e il rapporto con il fratello senatore
Nato e cresciuto in Brianza, Filippo è fratello di Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ma il loro rapporto è pressoché inesistente:
“I giornalisti ci campano, figurati se non tirano in ballo mio fratello” – dice con distacco.
Filippo Champagne è diventato un volto noto grazie al programma radiofonico “La Zanzara”, dove, insieme a “Nevio lo Stirato”, ha dato vita a un personaggio costruito su eccessi e modi di dire entrati nel linguaggio comune: “Attension pliss”, “Mi sono ballato tutta la fresca”, “Quello che conta nella vita è il cash”.
La difesa della Gintoneria e di Lacerenza
Nelle ultime settimane il suo nome è stato accostato all’indagine che ha coinvolto Davide Lacerenza e Stefania Nobile, arrestati per droga e prostituzione nel locale Gintoneria di via Napo Torriani.
“Tutti vengono a fare i moralisti, ma dimmi un locale a Milano dove non ci sono le putt…? Le trovi negli hotel, nei ristoranti. La coca a Milano la pippano l’80% delle persone, anche i minorenni”, ha detto nel suo intervento a “La Zanzara”.
Romeo difende il suo amico Lacerenza, negando che fosse uno spacciatore:
“Davide è una persona di cuore, ha aiutato le persone. Poi per carità, l’ha sempre detto che fa uso di cocaina, ma da qui a dire che spaccia… La Stefania Nobile mi sta sui cogl…, ma è contro la droga e contro le putt…”.
Il mito della “gaina” e la passione per il gioco
Filippo Champagne è un uomo senza filtri. Racconta senza pudore la sua passione per il gioco d’azzardo e l’alcol:
“Io adoro andare in gaina, quell’eccitazione che hai mentre brindi. Ma ai ragazzi dico di non prendermi a modello. Sono ludopatico, gioco soprattutto ai cavalli. Se ho 100 mi ballo 110”.
Dopo aver studiato ragioneria, ha frequentato un corso da regista in Svizzera, ma la sua fortuna l’ha fatta grazie all’eredità del padre, imprenditore nel settore delle pratiche auto tra gli anni ’80 e ’90.
“Ho fatto la bella vita grazie a mio padre”, ammette senza vergogna.
L’ombra dell’inchiesta sulla Gintoneria
Filippo Romeo non è indagato, ma il suo nome compare più volte nelle carte dell’inchiesta. Alcuni riferimenti lo vedono come protagonista di feste lussuose:
- Un amico avrebbe offerto una bottiglia di champagne da 3 litri da 10mila euro per il suo compleanno.
- Il figlio di Wanna Marchi lo avrebbe definito “spacciatore”, accusa che lui respinge categoricamente.
Nel locale di via Napo Torriani gravitavano influencer e personaggi controversi, come Andrea Dipré, youtuber e autoproclamato critico d’arte, che nelle intercettazioni compare mentre consuma cocaina e si intrattiene con giovani donne.
Un personaggio sopra le righe, senza rimorsi
Filippo Champagne continua la sua vita senza preoccuparsi troppo di ciò che si dice su di lui. Il suo motto è chiaro:
“Quello che conta nella vita è il cash” – e poco altro.