Collegati con noi

In Evidenza

Fabio Fazio debutta sul Nove e fa record di ascolti: oltre 2 milioni di telespettatori e il 10,5% di share

Pubblicato

del

Le interviste di impatto a David Grossman, Liliana Segre e Andriy Shevchenko, la letterina di Luciana Littizzetto, l’ironia strampalata di Nino Frassica e perfino i pesci tropicali nell’acquario: dopo il divorzio di Fabio Fazio dalla Rai, Che tempo che fa resta fedele a se stesso, debutta sul Nove e ritrova il suo pubblico, segnando il record storico per il canale di Warner Bros Discovery. Risultato, 2,1 milioni i telespettatori e il 10.5% di share, cinque volte di più della media di rete, secondo miglior risultato della serata, alle spalle soltanto della fiction di Rai1, Cuori 2 (2,9 milioni e 16.8%). Dati che salgono a 2,6 milioni e al 13% considerando il simulcast su tutti i canali del gruppo.

“Siamo tornati e ritrovarvi tutti è stata una sorpresa bellissima. Spero di meritarmi la stima e l’affetto che ci avete dimostrato”, sorride Fazio rivolgendosi ai telespettatori sui social. “Voglio dirvi grazie di cuore, grazie anche a Warner Bros Discovery per aver creduto in noi e averci dato questa opportunità e a tutti quelli che hanno lavorato in questi mesi per ripartire, compresa la squadra tecnica di uno studio che è davvero straordinaria, ci sono stati vicini e hanno dato il massimo. Grazie a tutti i miei compagni di viaggio, a Luciana, a Nino, grazie agli ospiti di ieri”.

La strada è lunga: “Naturalmente so bene quali difficoltà ci aspettano, le affronteremo però con grande piacere, confortati dalla vostra presenza”, ammette il conduttore, che ieri ha avuto dalla sua l’effetto attesa e l’assenza del calcio di serie A. A fare le spese dell’exploit di Che tempo che fa, in particolare, è stato Report su Rai3, passato dai 2 milioni di spettatori pari all’11.4% di domenica scorsa a 1 milione 478mila con il 7.6% di ieri. “Grazie. Con tutto il nostro cuore. E soprattutto per i vostri, cuori”, scrive su Instagram Littizzetto. A Warner Bros Discovery, che ha blindato Fazio con un contratto quadriennale, si festeggia la “partenza eccellente: sappiamo che la distanza è quella di una maratona e non di uno sprint, ma non potremmo essere più soddisfatti di un consenso così ampio”, dice Alessandro Araimo, General Manager Italy & Iberia della società.

“Come editore siamo realmente orgogliosi di aver proposto un programma, anzi un’intera serata, del livello di quello di ieri sera”, aggiunge, sottolineando il “gioco di squadra” che ha permesso a Che tempo che fa di raggiungere “la più ampia audience possibile”. Oltre ad essere il più visto di sempre sui canali Warner Bros Discovery, con 364mila interazioni Che tempo che fa è stato anche il programma più commentato della serata, mantenendosi in testa ai trend per tutta la giornata. Ottimi ascolti anche per la nuova Anteprima, Che tempo che farà, e per il Tavolo. “Lo share di Che tempo che fa su una tv diversa dalla Rai è lo stesso che Fabio Fazio aveva in Rai. Non è la Rai che fa il prodotto, ma è il prodotto che fa la Rai. Cala il sipario sulla tv sovranista. Per la Rai si può solo dire che il tempo volge al brutto”, commenta Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione. Gli utenti dei social si dividono, ma diversi puntano il dito contro l’autogol della Rai per essersi lasciata sfuggire Che tempo che fa. “Fabio Fazio intervista David Grossman… Nunzia De Girolamo Fabrizio Corona… la sconfitta (per tutti) del servizio pubblico è tutta qui…” si legge su X.

Advertisement

In Evidenza

Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

Pubblicato

del

Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

Continua a leggere

Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

Pubblicato

del

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

Continua a leggere

Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

Pubblicato

del

Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto