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Economia

Effetto Tav, ancora non si sa se si fa o non si fa. Toninelli dice: se la faremo sarà per bene italiani

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Restano distanti le posizioni di Lega e Movimento 5 Stelle sulla Torino-Lione. Il premier Giuseppe Conte annuncia che il governo rendera’ note le sue decisioni “tra poco”, ma sulla questione i due alleati continuano con le accuse e i veti incrociati. “Ci sono spese che possono essere eccessive, come la mega stazione di Susa, ma l’Italia non puo’ essere isolata”, sostiene il vicepremier Matteo Salvini alla vigilia della sua visita a Chiomonte, in un cantiere che invece l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, sostiene non essere mai partito. Il Pd, intanto, annuncia un esposto alla Corte dei Conti “per verificare se lo stop alle gare – spiega il capogruppo Delrio – configuri un danno erariale”. “Fra pochi giorni avremo i numeri”, annuncia il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. “A meta’ febbraio avremo un incontro con il Commissario europeo e con il governo francese, dopodiche’ renderemo pubblica la relazione. Se decideremo di farla e’ perche’ fara’ bene agli italiani”, aggiunge precisando di non avere vietato a Marco Ponti, il presidente della Commissione che si sta occupando dell’analisi costi-benefici, l’audizione in Commissione Trasporti alla Camera. “Ho fatto l’esatto opposto – sostiene – l’ho invitato ad andare appena sara’ pubblicata la relazione”. “Noi siamo sempre stati per le infrastrutture, quelle utili, e siamo contro gli sprechi”, puntualizza il sottosegretario M5S Stefano Buffagni, che pubblica un video in cui percorre l’autostrada A35 BreBeMi. “Siamo in un deserto dei Tartari, siamo da soli e siamo nel momento clou come orario, che e’ un orario di punta – sostiene il pentastellato -. Questo per dirvi che cosa: che noi siamo assolutamente per le infrastrutture, quelle che migliorano la vita dei cittadini, ma siamo anche contro gli sprechi, sprechi di opere iperfaraoniche che non servono a nessuno. Non fidatevi delle parole di un politico – insiste – ma della realta’”. Ed e’ proprio per rendersi conto della realta’ di persona che domani Salvini sara’ a Chiomonte. Con lui sara’ presente una delegazione di parlamentari e, fuori dalle recinzioni del cantiere, ci saranno anche i No Tav. L’appuntamento, per gli oppositori del supertreno, e’ alla centrale di Chiomonte, “con bandiere e con tanta voglia di ‘spiegare’ al ministro che fa circolare dati sballati sui costi che il Tav da qui non passera’ mai”.

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Economia

Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Economia

Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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