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Cronache

È morto Eugenio Scalfari: il fondatore di ‘Repubblica’ aveva 98 anni

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È morto il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari: aveva 98 anni. Vera icona del giornalismo italiano, era nato a Civitavecchia il 6 aprile del 1924:   primo direttore-manager dell’editoria italiana, fondò due giornali destinati a lasciare il segno nell’editoria italiana, L’Espresso e Repubblica.

Da giovane dopo alcune esperienze in giornali fascisti dai quali venne cacciato perchè ritenuto un imboscato, passò prima al Mondo di Pannunzio e poi a l’Europeo di Arrigo Benedetti e proprio con quest’ultimo fondò l’Espresso dove si occupava della direzione amministrativa ma anche della rubrica di economia. Nel ’62 ne divenne dil direttore, primo direttore manager in Italia. Dal settimanale alquotidiano e nacque la Repubblica, la sua creatura più cara. Tanti i libri scritti ma nel ’98 uscì il suo primo romanzo, Il Labirinto. Nel 2014 ad un suo intervento su fede e laicità rispose con una lettera a Repubblica Papa Francesco: quell’incontro diventò un libro nel 2019.

Ad esprimere il cordoglio per la sua morte, in tantissimi a a partire dalle massime cariche dello Stato: il presidente Mattarella, i presidenti di Camera e Senato dove c’è stato un minuto di raccoglimento, il premier Draghi, che scrive:”La scomparsa di Eugenio Scalfari lascia un vuoto incolmabile nella vita pubblica del nostro Paese. Fondatore de L’Espresso e de La Repubblica, che ha diretto per vent’anni, Scalfari è stato assoluto protagonista della storia del giornalismo nell’Italia del dopoguerra”.

Alle figlie Donata ed Enrica e ai familiari la vicinanza del direttore e della redazione di Juorno.it

 

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Cronache

Scossa di terremoto avvertita nella zona dei Campi Flegrei

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Una scossa di magnitudo 2.7 si è verificata questa mattina alle 8.28 nella zona dei Campi Flegrei. E’ stata avvertita dalla popolazione dei comuni dell’area e in alcuni quartieri occidentali di Napoli. L’evento ad una profondità di 4 chilometri. La scossa di questa mattina rientra nell’ambito di uno sciame sismico che ha visto in precedenza una scossa di 2.1 alle 22,26 di ieri.

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Cronache

Blitz della Finanza a Pompei: sequestrati elicotteri usati per voli turistici senza autorizzazioni

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La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un sequestro preventivo nei confronti di otto elicotteri riconducibili a quattro soggetti residenti a Pompei, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Torre Annunziata. Le indagini hanno rivelato che, fino a novembre 2024, gli indagati avrebbero svolto attività di air taxi e voli panoramici senza le necessarie autorizzazioni, configurando l’impiego abusivo di aeromobili a scopo di lucro.

Lanci di petali e voli tra ostacoli

Tra gli episodi più eclatanti finiti sotto la lente degli investigatori figura il lancio di petali di rose in volo dopo un matrimonio, un’attività non solo scenografica ma anche potenzialmente pericolosa. Gli elicotteri, secondo gli inquirenti, non risultavano sottoposti ad ispezioni periodiche e le procedure di manutenzione non rispettavano gli standard europei previsti per i mezzi adibiti a scopi commerciali.

Turisti con bagagli sui comandi di volo

Ancora più gravi le irregolarità riscontrate a bordo: in diversi casi i piloti avrebbero trasportato turisti con i bagagli appoggiati sui comandi di volo o non correttamente stivati. Inoltre, le aree di decollo e atterraggio erano spesso collocate in prossimità di ostacoli pericolosi, come scuole, ferrovie e tratte autostradali, con gravi rischi per la sicurezza pubblica.

Tre elicotteri già sequestrati

Le operazioni di sequestro sono ancora in corso. Al momento, sono tre gli elicotteri già posti sotto sequestro, mentre proseguono le attività di accertamento e perquisizione nei confronti degli indagati e delle società riconducibili a loro.

(La foto in evidenza ha solo uno scopo illustrativo ed è stata realizzata con sistemi di intelligenza artificiale)

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Cronache

Nuovo stop alla Funicolare Centrale, va sostituita di nuovo la fune: disagi per utenti e turisti

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Settembre 2022: Anm sostituisce la fune di trazione della funicolare Centrale, operazione che richiese la chiusura dell’impianto per un solo giorno. Il cavo, in acciaio, lungo 1,5 chilometri e del peso di 13 tonnellate, era stato installato nell’ambito della manutenzione straordinaria ventennale eseguita da Leitner. Tutto regolare, con un intervento rapido che sembrava garantire sicurezza e durata.

Un nuovo problema dopo due anni e mezzo

Sono passati poco più di due anni e mezzo e la funicolare ha nuovamente chiuso per motivi tecnici. Alle 7 del mattino, gli utenti hanno trovato le porte delle stazioni chiuse con un cartello che parlava di «verifiche tecniche inderogabili fino a cessate esigenze». Nessuna spiegazione precisa, né tempistiche sul ripristino. Chi si trovava all’Augusteo ha dovuto ripiegare sulla metropolitana, mentre altri hanno usato la funicolare di Chiaia o affrontato a piedi i 500 scalini del Petraio.

Il silenzio di Anm e la reazione della politica

Per ore, nessuna comunicazione ufficiale da Anm. Solo nel pomeriggio, intorno alle 16, è arrivata una nota: «Durante le operazioni di manutenzione ordinaria si è rilevata la necessità di approfondire alcuni aspetti tecnici dell’impianto». Non un cenno alla fune, elemento invece al centro del confronto con Ansfisa, l’agenzia del ministero dei Trasporti per la sicurezza degli impianti a fune.

La fune da sostituire: spunta un’anomalia

Secondo quanto trapelato da fonti sindacali, durante gli esami strumentali sono emerse possibili criticità nella fune installata nel 2022. Nessun rischio imminente, ma la decisione è stata quella di sostituirla per precauzione, forse anche sull’onda emotiva della recente tragedia della funivia del Faito. L’origine del deterioramento così rapido non è ancora chiara.

Riapertura prevista il 30 aprile

La funicolare resterà chiusa fino a mercoledì 30 aprile. Tempi lunghi, probabilmente legati all’arrivo del nuovo cavo da fuori Italia. Intanto, per alleviare i disagi, la funicolare di Montesanto prolungherà gli orari di esercizio: venerdì e sabato fino alle 2, domenica fino a mezzanotte e trenta.

Anche la Linea 6 in tilt

Nella stessa giornata, disagi anche sulla linea 6 della metropolitana, chiusa per oltre un’ora a causa di una verifica urgente al software di gestione.

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