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E.League: l’Atalanta spreca occasione, solo 2-2 a a Graz

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E’ una vittoria mancata a Graz ma la testa della classifica nel girone D d’Europa League rimane all’Atalanta, come i tre punti di vantaggio sullo Sporting Lisbona, fermato in Polonia anch’esso sul pari. In casa dello Sturm, la squadra bergamasca va sotto subito su una sostanziale autorete e la rimonta con la doppietta di Muriel agevolato dal Var nel 2-1 dal dischetto nel recupero infinito (8′) prima dell’intervallo. Ma non basta: nella ripresa, con gli austriaci rimasti in dieci dopo appena 7 minuti, un altro fallo di mano, stavolta di Kolasinac sul lato corto a sinistra, provoca il rigore di casa del 2-2. Sfuma così il possibile tris, ma la delusione atalantina è attenuata dal mezzo passo falso dei portoghesi con l’ultima in classifica. Il primo tempo, fino al recupero, sembrava solo un botta e risposta tra Prass e Muriel.

Toloi spiazza Musso deviando il destro a rientrare (13′) dell’austriaco servito in ripartenza da Kiteishvili, mattatore anche al 23′ quando la offre dal fondo per la schiacciata di Gorenc Stankovic per il raddoppio sventato dal portiere dei bergamaschi e al 40′ quando intercetta il rinvio da fuori area dello stesso nazionale argentino mancando la porta di testa da 45 metri. La fotocopia dell’azione dell’1-0 porta Prass a optare stavolta per il sinistro telefonato (25′), ma gli uomini di Ilzer reggono poco sul piano fisico. E così i bergamaschi si concedono tre prove generali di pareggio. Lookman si fa recuperare da Wuhtrich sul lancio di Ruggeri (17′) per poi vedersi respingere dall’onnipresente Kiteishvili la volée mancina, servitagli al 28′ dalla sponda sempre dell’esterno cresciuto a Zingonia sulla punizione conquistata dal doppiettista alla Merkur Arena. Che al 34′ la riacciuffa dribblando Wuhtrich per piazzarla nell’angolino dopo un rimpallo sulla trequarti tra Kolasinac e Gazibegovic.

Al 2′ di recupero, Zappacosta salta Dante per il sinistro incocciato sul braccio sinistro di Stankovic: cinque minuti tra check e visione dell’azione a bordocampo e l’arbitro Strukan opta per il penalty, realizzato dopo un saltello spiazzante. Nella ripresa il colombiano, imbeccato sulla corsa da Lookman, sfiora il tris calciando però sul piedone di Scherpen (2′). Cinque minuti dopo la follia del capitano di casa Hierlander, che già ammonito per scaramucce col nigeriano dell’Atalanta prima del rigore del sorpasso trattiene Ruggeri lasciando i suoi in inferiorità numerica. Tentano il 3-1 Ederson (9′) imbeccato dal precedente, Lookman (11′) che mastica centralmente il la di Muriel, Koopmeiners (14′) da punizione defilata a destra, Djimsiti in mischia supportato da Kolasinac dopo l’uscita a vuoto sul corner di Zappacosta (21′), Scamacca (parato in due tempi, poi punizione che sfiora il sette al 29′) dalla distanza e Hateboer (alto senza opposizione) su apertura di De Ketelaere (27′), ma occhio a Boving che lanciato dal suo portiere costringe Hateboer alla respinta alla mezzora. Poi, il patatrac, con Kolasinac ad allargare la mano (Var, un’altra volta) nel rimpallo con Horvat sulla rimessa laterale di Gazibegovic: Wlodraczyk fa 2-2 dagli 11 metri (35′). Ederson fugge a sinistra scaricando per Scamacca, che a giro fallisce il bersaglio (42′). Finisce così, tra i rimpianti.

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Il Bologna vince al Maradona contro un Napoli penoso, è terzo posto ‘quasi’ Champions

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Il Bologna è sempre più vicino all’impresa di conquistare un posto in Champions League. I felsinei vincono 2-0 in trasferta sul campo del NAPOLI e salgono momentaneamente al terzo posto in classifica con 67 punti, scavalcando di una lunghezza la Juventus, impegnata domani in casa con la già retrocessa Salernitana. I rossoblù potrebbero conquistare la matematica certezza di giocare l’anno prossimo la competizione europea più prestigiosa già domani se la Roma non vincesse a Bergamo contro l’Atalanta. A decidere la sfida del Maradona le reti nel primo tempo di Ndoye al 9 e Posch al 12′. Pesante ko per gli azzurri che restano ottavi a quota 51, un punto in più della Fiorentina che però ha due partite in meno. Il primo brivido del match arriva al 5′ con Calafiori, il centrale rossoblù arriva al tiro dal limite dell’area, con la palla a lato non di molto. Al 9′ gli ospiti sbloccano il match con Ndoye al primo gol in campionato.

L’attaccante svizzero anticipa Di Lorenzo e appoggia di testa in rete l’assist perfetto di Odgaard. Passano tre minuti e arriva il raddoppio: sugli sviluppi del corner di Urbanski, torre di Calafiori per la girata vincente di testa di Posch, anche lui al primo gol in campionato. Il pubblico di casa non gradisce e fischia i propri calciatori. Al 21′ i padroni di casa potrebbero riaprire la partita. Pairetto assegna un rigore per fallo in area di Freuler su Osimhen. Dagli 11 metri va Politano ma Ravagli intuisce la traiettoria e respinge il tiro dell’attaccante azzurro. Al 27′ ancora azzurri vicini al gol, corner di Politano per il colpo di testa di Olivera di poco alto. Poco dopo la mezz’ora giallo a Kvaratskhelia per proteste dopo un fallo subito da Posch. Al 40′ gran tiro da fuori area di Lobotka con palla alta di un soffio a Ravaglia fermo. Nel recupero Osimhen cade in area dopo il contatto con Aebischer, Pairetto lascia correre, inutili le proteste del nigeriano.

I partenopei partono all’attacco in avvio di ripresa. Al 5′ cross pericoloso di Di Lorenzo che attraversa tutta l’area avversaria senza che nessuno arrivi all’appuntamento con la deviazione. Al 7′ Anguissa va al tiro da buona posizione ma la mira è da dimenticare e la palla termina altissima. Passa un minuto e Politano converge dalla sinistra e va al tiro sul primo palo, Ravaglia è attendo e fa buona guardia. Al 12′ Motta cambia gli esterni alti: dentro Orsolini e Saelemaekers, fuori Ndoye e Odgaard. Poco dopo Aebischer salva il risultato: punizione velenosa di Kavaratskhlia che arriva nell’area rossoblù, lo svizzero prolunga di testa alle sue spalle mandando in angolo, anticipando di un soffio Osimhen pronto a intervenire. Al 20′ tornano pericolosi gli ospiti.

Buona l’iniziativa di Zirkzee, che riceve da Saelemaekers e incrocia il sinistro, Meret si salva col piede, sulla ribattuta Orsolini calcia alto. Al 25′ illuminante giocata di Ngonge, entrato al posto di Politano, che premia il taglio di Osimhen, il nigeriano incrocia sul palo lontano con Ravaglia bravissimo a deviare in corner. Poco prima della mezz’ora novità da entrambe le panchine: Raspadori prende il posto di Cajuste, Castro e Fabbian sostituiscono Zirkzee e Urbanski. Al 36′ Calzona si gioca le ultime mosse: ecco Simeone, Traoré e Mazzocchi. Fuori Kvaratskhelia, Anguissa e Olivera, mentre Motta leva Freuler e mette El Azzouzi. Nel finale la squadra di casa tenta gli ultimi assalti senza troppa convinzione e il Bologna controlla senza correre rischi portando a casa tre punti che l’avvicinano in maniera quasi decisiva alla prossima Champions League.

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Camilla Giorgi riappare su Instagram e rompe il silenzio: su di me solo articoli fake

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“Sono felice di annunciare formalmente il ritiro dalla mia carriera tennistica”. Rompe così il silenzio Camila Giorgi con una storia sul suo profilo Instagram. “Per favore seguite la mia pagina perché finora stanno uscendo solo articoli fake”, ha aggiunto. “Sono così grata per il vostro meraviglioso amore e sostegno per così tanti anni – ha aggiunto – Conservo tutti i bellissimi ricordi. Ci sono state molte voci inesatte sui miei piani futuri, quindi non vedo l’ora di fornire maggiori informazioni sulle entusiasmanti opportunità future. È una gioia condividere la mia vita con voi e continuiamo questo viaggio insieme”.

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Cronache

La scomparsa della tennista Camila Giorgi, ora la cerca anche il fisco italiano

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La tennista italo-argentina Camila Giorgi, 33 anni, originaria di Macerata, irreperibile da giorni e il cui nome risulta tra le giocatrici ritirate nella lista dell’Itia, sarebbe coi suoi familiari oggetto di accertamenti fiscali da parte della guardia di finanza, che nei giorni scorsi avrebbe tentato di notificarle degli atti senza riuscire a rintracciarla.

Secondo il sito del Corriere della Sera la tennista potrebbe aver lasciato l’Italia ed essersi trasferita all’estero mentre risulterebbero accertamenti tributari disposti dalla procura di Firenze, come spiega il quotidiano.

La famiglia ha una villa a Calenzano, vicino a Firenze, città nella quale nel settembre 2021 lanciarono un brand della moda, Giomila. E’ la stessa dimora dove lo stesso anno, a giugno, fu perpetrato un furto notturno con un bottino di almeno 80.000 euro, mentre dormivano tutti, la campionessa, i suoi genitori, il padre argentino e la madre italiana, il fratello.

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