Collegati con noi

Cronache

Draghi commosso, il lungo viaggio per Canazei

Pubblicato

del

“Oggi sono qui a Canazei per rendermi conto di persona di quel che e’ successo e, vi assicuro, e’ molto importante essere venuti”. Essenziale come sempre nelle parole e negli atteggiamenti, ma stavolta addolorato e commosso, Mario Draghi non ha evitato disagi e ritardi causati dal maltempo, per salire tra le Dolomiti del Trentino ed essere vicino alle vittime della tragedia della Marmolada. Una tragedia che ha scosso il premier, che non ha nascosto l’emozione e la tristezza per quanto avvenuto, ricordando anche che sara’ compito del Governo “riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti”, perche’ cio’ non accada di nuovo in futuro. Draghi si e’ presentato nella localita’ montana trentina con ben tre ore di ritardo, per una serie di deviazioni obbligatorie nel tratto finale del viaggio. Atterrato a Verona intorno alle ore 11.00, il presidente del Consiglio era atteso a Canazei verso le 12-12.30, dove sarebbe dovuto giungere in elicottero. Ma proprio in questo intervallo di tempo, sulla vallata e su tutto il Trentino il tempo e’ nettamente peggiorato, con un violento acquazzone che ha fermato anche le operazioni di perlustrazione e recupero dei soccorritori sulla Marmolada. Alla caserma dei vigili del fuoco, che fa da centro di coordinamento delle operazioni, e dove era stata allestita una sala stampa nel garage per i giornalisti, sono cosi’ iniziati a susseguirsi gli aggiornamenti e gli aggiustamenti dell’itinerario della ‘carovana’ presidenziale. L’elicottero con Draghi a bordo avrebbe dovuto dapprima atterrare a Trento, e il viaggio sarebbe dovuto proseguire in auto fino a Canazei, facendo cosi’ prolungare l’attesa di circa un’ora e mezza. Dopo un po’ un altro annuncio: l’elicottero sarebbe tornato a Verona, e da li’ Draghi si sarebbe mosso in automobile, con ritardo fissato in tre ore. La visita di Draghi si e’ svolta rapidamente ma in maniera intensa, dapprima con un “punto tecnico operativo” con gli amministratori, i soccorritori, e in seguito un incontro con i parenti delle vittime, dei feriti e dei dispersi, per i quali ha espresso “sincera, affettuosa, accorata vicinanza”. Draghi ha sottolineato, non nascondendo la commozione, che “oggi l’Italia piange queste vittime, e tutti gli italiani si stringono con affetto. Questo e’ un dramma che certamente ha delle imprevedibilita’, ma certamente dipende dal deterioramento dell’ambiente e dalla situazione climatica”. E ha infine preso l’impegno: “Il Governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti, perche’ quanto accaduto abbia una bassissima probabilita’ di succedere e anzi – ha concluso – venga evitato”. (

Advertisement

Cronache

Abusi su atlete minorenni, allenatore già sospeso in passato

Pubblicato

del

L’allenatore reatino di basket giovanile, agli arrestati domiciliari a Rieti con l’accusa di violenza sessuale continuata, per aver abusato di tre atlete minori, a ottobre 2024 era stato sospeso per tre mesi dalla giustizia sportiva per “comportamento offensivo nonché ispirato a discriminazione di genere nei confronti del secondo arbitro (una donna, ndr), durante e alla fine della gara”. Nel maggio, sempre del 2024, lo stesso tecnico, molto noto nel capoluogo sabino, era rimasto coinvolto e ferito in una rissa con alcuni tifosi scoppiata nel corso di un incontro di basket. L’allenatore, ora indagato per violenza sessuale continuata, dopo la denuncia di tre sue atlete, a marzo di quest’anno era stato sollevato “per motivi privati” da ogni incarico dalla società che lo aveva ingaggiato da anni.

Continua a leggere

Cronache

Per corsi di sessualità a scuola serve l’ok dei genitori

Pubblicato

del

Serve il consenso preventivo e scritto dei genitori degli alunni per le attività extra curriculari e di ampliamento dell’offerta formativa che riguardano la sessualità, mentre nelle scuole dell’infanzia ed elementari i temi affrontati su questi argomenti devono essere solo quelli previsti dai programmi nazionali (biologia, corpo umano, riproduzione ecc). A stabilirlo è un provvedimento approvato oggi dal Consiglio dei ministri che ha previsto anche altre importanti novità per il mondo della scuola: l’arresto obbligatorio in flagranza e semi flagranza di reato – che non riguarderà i minori – nel caso di lesioni a danno di docenti e presidi; un aggravio di pene per lesioni al personale scolastico passando, per le lesioni lievi, da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 e fino a 5 anni di reclusione. Proprio di oggi è la notizia che un alunno di una scuola superiore torinese ha dato un calcio a un’insegnante e ne ha colpito un altro a schiaffi sul volto.

Quest’ultimo ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso, dove è stato medicato e ha presentato denuncia alla Polizia. Con le nuove disposizioni, inoltre, alle superiori chi ottiene 5 in condotta sarà bocciato e vengono compresi anche i casi di bullismo grave. Con il 6 in condotta, invece, lo studente viene rimandato a settembre. Cambia anche la sospensione: lo studente non potrà stare a casa ma dovrà continuare a frequentare le lezioni e sarà chiamato a riflettere sulla cattiva condotta con compiti supplementari. Per le sospensioni di più di due giorni, scatteranno attività di cittadinanza solidale. Tornando ai corsi a scuola che hanno per tema la sessualità, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha detto che i genitori dovranno avere informazioni esaurienti sui soggetti esterni coinvolti, sul materiale didattico utilizzato, sulle finalità e le modalità di svolgimento delle attività proposte.

Per le attività di ampliamento dell’offerta formativa obbligatorie, le scuole devono fornire una alternativa laddove sia stato negato il consenso del genitore. “Noi, agendo all’insegna del valore della trasparenza, intendiamo rafforzare l’alleanza tra la scuola e le famiglie come abbiamo fatto con la circolare sui compiti a casa. I genitori devono essere consapevoli delle iniziative didattiche che vengono trattate in classe come la sessualità”, ha affermato Valditara. Per quanto riguarda invece l’arresto in flagranza o semi flagranza, Valditara ha spiegato che è stata decisa a causa del forte aumento di aggressioni da parte di genitori di allievi che si registra da due anni a questa parte e ha citato numerosi casi di professori picchiati, da nord a sud Italia.

Il governo vuole infine stabilizzare l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sia per gli studenti che per i docenti. Queste nuove misure trovano il plauso della maggioranza mentre vengono fortemente criticate dalle opposizioni e da alcune associazioni studentesche. “Non possiamo accettare una narrazione di una scuola esclusivamente punitiva – ha commentato Paolo Notarnicola, della Rete degli studenti – se sussistono reati la magistratura farà il suo corso. L’educazione sessuo-affettiva, poi, spaventa il governo: da anni chiediamo che sia obbligatoria e che parta fin dall’asilo. La violenza di genere e il patriarcato si combattono a partire dalle scuole”.

Elisabetta Piccolotti (Avs) ha parlato di ‘favore ai fondamentalisti, una vergogna’. “Valditara – ha scritto – pensa che il padre e la madre di Saman Abbas avrebbero firmato alla figlia l’autorizzazione a partecipare alle attività di educazione sessuale ed affettiva? Noi siamo certi che di no”.

Continua a leggere

Cronache

Neonati sepolti, il 16 udienza preliminare per Chiara Petrolini

Pubblicato

del

La Procura di Parma ha chiesto il rinvio a giudizio e il Gup ha fissato l’udienza preliminare per Chiara Petrolini, venerdì 16 maggio. Lo riporta 12Tvparma. La 22enne di Vignale è accusata di duplice omicidio e soppressione di cadavere e a fine febbraio la Procura, che ha coordinato le indagini dei carabinieri, aveva inviato l’avviso di fine indagine. Per gli inquirenti la ragazza di Traversetolo ha premeditato entrambe le uccisioni dei due figli, dopo due gravidanze di cui nessuno aveva saputo nulla, né i familiari, né il fidanzato e padre dei piccoli.

Un neonato venne rinvenuto nel giardino di casa il 9 agosto, mentre il primogenito, nato nel 2023, venne seppellito un anno prima e scoperto dai carabinieri in un secondo momento. Petrolini è agli arresti domiciliari, vive nella villetta di famiglia che si affaccia sul piccolo giardino dove sono stati sepolti i due neonati che aveva partorito. Non è ancora stata fissata la nuova udienza del Tribunale del Riesame di Bologna che dovrà esprimersi una seconda volta sulla misura cautelare da applicare alla ragazza dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio l’ordinanza del Riesame stesso che a ottobre aveva disposto il carcere. La giovane è difesa dall’avvocato Nicola Tria.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto