Dalla prossima settimana si potra’ tornare nelle discoteche, che al chiuso potranno ospitare al massimo la meta’ delle persone previste dalla capienza del locale. Il nuovo decreto sulle percentuali massime di presenza all’interno delle strutture, da quelle sportive a quelle di carattere culturale, va oltre il parere gia’ fornito nei giorni scorsi dal Cts e sulle sale da ballo prevale la linea politica della Lega (nelle ultime ore la stessa anche dei Cinque Stelle), che aveva spinto per alzare le soglia prevista dagli scienziati e permettere una boccata d’ossigeno per i gestori dei locali. Ma esulta anche il ministro per i beni Culturali, Dario Franceschini, che incassa il si’ alla sua richiesta sul 100% di presenze possibili in musei, cinema e teatri. Le nuove disposizioni, secondo quanto prevede la bozza del documento approvato all’unanimita’ in Cdm, entreranno in vigore da lunedi’ 11 ottobre, data in cui scattera’ in zona bianca la piena capienza per i luoghi di cultura, come cinema e teatri, mentre per le discoteche l’asticella e’ fissata al 50% al chiuso e al 75% all’aperto, per lo sport 60% al chiuso e 75% all’aperto (si allarga dunque anche la percentuale per gli stadi, che finora invece era al 50%). E nei musei e’ “soppressa” la norma che prevede l’obbligo del “rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro” per i visitatori. Ovunque e’ obbligatorio il Green pass, oltre all’utilizzo della mascherina. In zona gialla, invece, per teatri e cinema il limite e’ fissato al 50%, per gli impianti sportivi al chiuso al 35% e all’aperto al 50%. Anche le multe, per chi non rispetta le regole, saranno piu’ dure. Nel caso in cui non vengano rispettati dai gestori i nuovi limiti, a partire dalla seconda violazione – se commessa in giornata diversa – la nuova norma prevede che si applichi “la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni”. Tra gli obblighi, e’ anche previsto che nei locali al chiuso sia garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria e – in discoteca – la mascherina potra’ essere tolta solo in pista quando si balla. A parlare di un “barlume di speranza” sono i gestori delle discoteche: “per noi, fermi da due anni, e’ un inizio”, commentano i proprietari dei locali auspicando di poter “alzare l’asticella con un andamento positivo della pandemia cosi’ come e’ stato gia’ fatto per tante altre attivita’”. Il decreto in effetti non esclude variazioni, in qualsiasi senso: “in relazione all’andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi” – si legge – potra’ infatti essere stabilita “una diversa percentuale massima dicapienza consentita”. A battersi affinche’ restassero i limiti fissati nell’ultimo parere del Cts (35% per le sale da ballo al chiuso) era stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, che fino a qualche ora prima del Cdm – a chi gli chiedeva un commento sulle sale da ballo – aveva replicato: “in questi mesi abbiamo sempre messo avanti il diritto alla salute”. Soddisfatto invece il ministro delle Autonomie, Mariastella Gelmini: “e’ un successo per li centrodestra e una boccata d’ossigeno per l’intero Paese e per tante attivita’ economiche”, dice. Entusiasmo anche dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga e dalla Lega, che con i suoi ministri ha anche ottenuto di escludere i dipendenti delle discoteche dal calcolo delle percentuali. Da Salvini a Giorgetti, per il Carroccio i nuovi provvedimenti sono stati definiti come “un primo passo”, in attesa dell’evoluzione dei dati sanitari. Non solo capienze in funzione anti-Covid. Il decreto introduce anche nuove disposizioni sulla privacy e su questo aspetto prevede meno paletti per l’uso dei dati tra amministrazioni pubbliche, che e’ “sempre consentito se necessario per l’adempimento di un compito svolto nel pubblico interesse o per l’esercizio di pubblici poteri a essa attribuiti”. Novita’ anche sul tema del revenge porn: a rivolgersi al Garante, per segnalare immagini o video a contenuto sessualmente esplicito che lo riguardano e diffusi senza il proprio consenso, potranno essere anche i ragazzi dai quattordici anni in su.
Il Consiglio dei ministri ha varato stasera un decreto legge che detta, tra l’altro, “disposizioni urgenti per l’accesso alle attivita’ culturali, sportive e ricreative”. Le nuove disposizioni entrano in vigore lunedi’ prossimo, 11 ottobre. Ecco le principali.
TEATRI, CINEMA, CONCERTI – In zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienzaconsentita e’ del 100 per cento di quella massima autorizzata sia all’aperto che al chiuso. Inoltre l’accesso e’ consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19.
MUSEI – Nelle strutture museali e’ stata eliminata la distanza interpersonale di un metro.
PUBBLICO A EVENTI E COMPETIZIONI SPORTIVE – La capienza consentita non puo’ essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 60 per cento al chiuso.
DISCOTECHE – La capienza nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati non puo’ essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria.
SANZIONI – In caso di violazione delle regole su capienza e green pass nei settori di spettacoli, eventi sportivi e discoteche, la chiusura si applica dalla seconda violazione.