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Cronache

Crisi Pomigliano: sindaco, dimissioni servono a gruppi potere

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“Lo scopo di chi ha decretato lo scioglimento del Consiglio comunale, è tornare rapidamente alle elezioni, per consentire l’affermazione di singoli gruppi di opinione e di potere che, lontani da ogni visione di Città, intendono solo imporre il proprio predominio territoriale”. Lo ha detto il sindaco di Pomigliano d’Arco (NAPOLI), Gianluca Del Mastro, all’indomani delle dimissioni di 13 consiglieri comunali che hanno di fatto decretato lo scioglimento del consesso civico.

“Cinque consiglieri dimissionari dei quali ho disatteso le aspettative – ha sottolineato – non condivise da tutta la coalizione, sono usciti dalla maggioranza. Di questi, due vengono da una forza politica collegata al Pd, uno è un consigliere Pd e due fanno parte del gruppo Nuove Generazioni. A loro si è aggiunto il vice sindaco (Eduardo Riccio, ndr), segretario del Pd cittadino, che ha coordinato le operazioni, dimettendosi qualche giorno fa e l’assessore alle Politiche Sociali (Salvatore Esposito, ndr), che ha comodamente preso le distanze dall’Amministrazione un minuto dopo la sua caduta. Alle firme per le dimissioni, però, si sono sottratti tre consiglieri Pd, tenuti all’oscuro della manovra, e i consiglieri dei gruppi IdeaPomigliano, Insieme per il Futuro, e Rinascita che non era in maggioranza, ma che ha mostrato alto senso di responsabilità”.

Del Mastro, infine, ha ringraziato quanti hanno difeso l’amministrazione comunale, e fa una carrellata di quanto realizzato in due anni e mezzo: “piano urbanistico, lavori pubblici, stop alla cementificazione selvaggia del territorio, rinnovamento della macchina comunale e riequilibrio economico-finanziario dell’Ente, finanziamenti per circa 50 milioni di euro, sostegno alle categorie svantaggiate, promozione dell’istruzione, della cultura, delle pari opportunità. Vado via – ha concluso – con la consapevolezza che, in un panorama politico complicato e spesso desolante, insieme a donne e uomini tenaci e di grande competenza, abbiamo gettato le basi per il futuro di Pomigliano”.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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