Collegati con noi

Politica

Conte in visita in Irpinia parla di manovra economica, maggioranza compatta e poi celebra il “democristiano” Sullo

Pubblicato

del

La maggioranza e’ “compatta” il clima di lavoro è “buono” e sono state trovate “nuove risorse” per disinnescare l’aumento dell’Iva. Ad Avellino, Giuseppe Conte tenta di ‘dirigere l’orchestra’ della maggioranza in vista della riunione del Consiglio dei ministri che dovrebbe licenziare la legge di Bilancio, prima di prendere realmente la bacchetta e dare il ‘la’ all’orchestra giovanile del Conservatorio locale. Il presidente del Consiglio spiega che ci sono ancora alcuni “dettagli” da modulare sulle modifiche da applicare a ‘quota 100’.

E quindi non e’ ancora certo che la riunione dell’esecutivo si tenga stasera. In ogni modo – assicura – al massimo si terra’ domani. “La maggioranza e’ compatta, non c’e’ nessun conflitto. Ieri c’era un ottimo clima di lavoro”, scandisce ai cronisti, che lo attendono al suo arrivo nella cittadina campana. “L’Iva non verra’ rimodulata. Abbiamo trovato risorse ulteriori che ci permetteranno di dare un segno della direzione politica di marcia di questo governo”. “La maggioranza e’ compatta, il clima di lavoro e’ buono – insiste – sui giornali leggo una impostazione sbagliata. La manovra non e’ una sommatoria delle esigenze dei singoli componenti della maggioranza. Su quota 100 ci stiamo lavorando, e, se si risolve qualche piccolo dettaglio, andremo in Consiglio dei ministri stasera altrimenti il termine e’ domani, stiamo lavorando sui dettagli”. “Pensare che questa manovra sia la sommatoria di premure verso una forza politica o un’altra e’ sbagliato”, puntualizza il premier.

“Questo governo ha un progetto politico unitario che parla all’intero Paese – aggiunge – non parliamo per blocchi sociali, non ne accontentiamo uno invece di un altro. Questa manovra e’ nell’interesse di tutti”. Poco prima dell’arrivo di Conte in Campania, fonti di Palazzo Chigi avevano smentito come “prive di ogni fondamento” le ricostruzioni di stampa in merito a presunti malumori del premier nei confronti del capo politico del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, definito negli articoli “troppo timido” sulle misure che dovrebbero disincentivare l’uso dei contanti, come strumento di lotta all’evasione fiscale. “Da tempo sono diverse le malelingue che provengono da alcuni partiti che fanno di tutto per provare a dividere, sui giornali, Di Maio e Conte”, avevano poi precisato fonti del M5s, parlando di “fantasiosa irritazione” di Conte nei confronti di Di Maio. “Una cosa e’ certa: non ci riusciranno. I loro sono solo sterili tentativi di chi ha timore di finire nell’oblio”.

Ad Avellino, Conte affronta anche la delicata questione dei curdi in Siria, vittime dei bombardamenti della Turchia. “Serve una decisione collegiale. L’Italia in Europa e’ capofila per una decisione forte”, ribadisce, con riferimento all’opzione della moratoria nella vendita di armi alla Turchia. “Adotteremo tutte le misure, ma deve essere una decisione unitaria, altrimenti se e’ unilaterale da parte di un singolo Stato non e’ efficace. Il governo italiano dice: se un Paese stabilisce moratoria cosa cambia per il popolo curdo? L’Italia ha gia’ deciso, se siamo capofila in Europa non vuol dire che vogliamo vendere armi alla Turchia”. Il primo appuntamento di Conte nella cittadina campana e’ nel conservatorio ‘Domenico Cimarosa’ per una visita nella struttura ricostruita dopo il terremoto del 1980, grazie a una donazione degli Stati Uniti. Ad accogliere il premier, il presidente del conservatorio Luca Cipriano, docenti e una delegazione di alunni di nazionalita’ cinese. La visita si e’ conclusa con un saggio dell’orchestra giovanile del conservatorio.

Il presidente del Consiglio ha preso in mano la bacchetta da direttore d’orchestra per avviare l’esecuzione di un brano di George Gershwin lasciando poi il posto al direttore Maggio. Dopo il concerto il premier ha avuto un incontro di circa venti minuti con i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. “E’ stato un incontro molto positivo – ha spiegato il segretario Cisl, Mario Melchionna – lo abbiamo informato delle tante vertenze, a cominciare dalle aziende dell’indotto Whirlpool, dell’ex Irisbus, della Novolegno gruppo Fantoni, passando per le problematiche delle aree interne. Ci ha ascoltato con grande attenzione e si e’ detto disponibile ad aprire un tavolo con i ministri dello Sviluppo Economico, Patuanelli, e del Mezzogiorno, Provenzano”.

Ai segretari della triplice, Conte ha chiesto un dossier dettagliato sui problemi economici e sociali dell’Irpinia. Il premier si e’ poi trasferito nel vicino teatro Gesualdo per una ‘lectio magistralis’ sul ruolo dei cattolici nella costruzione della Carta Costituzionale, per celebrare la figura di Fiorentino Sullo.

 

Advertisement

In Evidenza

Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

Pubblicato

del

“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

Continua a leggere

In Evidenza

Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

Pubblicato

del

Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

Continua a leggere

In Evidenza

Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

Pubblicato

del

Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto