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Cronache

Colpi di pistola contro casa del cronista del Gazzettino di Padova Ario Gervasutti, famiglia illesa ma terrorizzata

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Cinque colpi di pistola  contro la casa del giornalista del Gazzettino Ario Gervasutti, nella zona di Chiesanuova. Siamo a Padova, nord est Italia. “Sono stato svegliato di soprassalto con mia moglie e i miei due figli”, racconta Gervasutti, ex direttore del Giornale di Vicenza. Era circa l’1 e 45, quando l’uomo, ancora sotto choc, ha chiamato il 112. “Non ho idea di chi possa aver compiuto un gesto simile. Non ho ricevuto minacce di recente”.  Sul posto per le indagini sono arrivati i carabinieri. La casa del giornalista, una villetta bifamiliare della periferia di Padova, è stata centrata da tre dei cinque colpi esplosi. I proiettili si sono conficcati nella parete di una camera da letto, dove dormiva uno dei figli. Illeso, per fortuna.

Giornalista minacciato. Colpi di pistola contro casa di Ario Gervasutti, cronista del Gazzettino di Padova

I proiettili hanno bucato le tapparelle, infranto il vetro e si sono conficcati sul muro. Altri due spari hanno raggiunto il muro esterno. Per tutta la notte sono stati effettuati rilievi della Scientifica, è stata chiusa la strada e sono partite le indagini. Il giornalista  ha detto di essere “sconvolto” e che non riesce a capire perché “non ho ricevuto minacce ma non escludo che l’episodio sia legato alla mia attività professionale”. Come dire, tutto può essere. Al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi: potrebbe trattarsi anche del gesto di un folle. Gervasutti, 55 anni, friulano di Palmanova, ha iniziato giovanissimo proprio al Gazzettino, per poi lavorare a Milano. Rientrato in Veneto, ha guidato per sette anni il Giornale di Vicenza prima di tornare nel 2016 all’ufficio centrale del Gazzettino. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha detto che “è un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma, acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni e idee. La mia piena e completa solidarietà al cronista Ario Gervasutti e naturalmente alla sua famiglia”.  “Mi auguro che i responsabili siamo presto assicurati alla giustizia – conclude Zaia – Sono intollerabili fatti del genere, che purtroppo riportano alla mente anni bui della nostra Repubblica. A Gervasutti e alla sua famiglia la vicinanza mia e delle istituzioni del Veneto”. Solidarietà anche dal vicepremier e titolare del Viminale Matteo Salvini, che ha espresso l’impegno a fare chiarezza sull’accaduto e individuare i responsabili. Fnsi, sindacato e ordine dei giornalisti del Veneto, oltre al comitato di redazione del Gazzettino, si stringono attorno al collega e alla sua famiglia e confidano nel lavoro delle forze dell’ordine per individuare al più presto i responsabili.

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Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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