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Champions, Mazzarri: pronti tra 2 mesi, ora penso al campionato

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“Avevo chiesto ai ragazzi di essere solidi in difesa, sapevamo di poter anche perdere e passare comunque il turno ma mi interessava tornare a essere solidi e stasera ho visto una prima buona risposta”. Così il tecnico del Napoli Walter Mazzarri celebra il successo 2-0 sul Braga e il passaggio agli ottavi di Champions League.

“Il Braga – ha detto – è difficile da affrontare e non abbiamo concesso quasi niente, per continuare a tornare come l’anno scorso bisogna continuare a fare passi avanti nell’essere solidi e corti. Sabato con il Cagliari voglio vedere continuità di queste prestazioni, sappiamo le difficoltà che ci saranno contro i sardi. Non diamo niente di scontato perché sappiamo che ogni squadra aggredisce. In Champions vedremo come saremo tra due mesi, quando saremo più forgiati ed equilibrati”.

Il tecnico del Napoli sottolinea che “sarò bravo – spiega Mazzarri – se faccio capire bene ai ragazzi come affrontare questa stagione, perché essere campione in carica rende difficili le sfide con tutti. Inconsciamente i ragazzi non abituati a vincere pensano ora che ci pensa poi il compagno in campo, invece devono vedere il pericolo tutti e recuperare palle, e oggi si sono iniziate a fare queste cose. Ora c’è il campionato. La sfida con il Cagliari e vediamo se questo processo possiamo completarlo. Non siamo stati perfetti, rispetto al passato soprattutto prima di chiudere la partita qualche occasione l’abbiamo concessa, ma stasera sui traversoni finalmente marcavamo in area, prima invece ogni cross era un problema. Sono ottimista perché i ragazzi cercano di venirmi dietro”.

Mazzarri parla anche delle sostituzioni: “Juan Jesus – ha detto – mi ha chiesto cambio, non lo avrei tolto ma credo sia solo un affaticamento. Oggi è stato importante poter anche fare cambi perché si gioca spesso, torniamo in campo sabato ed è bene per tanti poter tirare un po’ il fiato”. Il tecnico del Braga, che andrà in Europa League da terzo nel girone, Artur Jorge spiega che “abbiamo perso perché il Napoli ha giocato molto bene, soprattutto nel primo tempo. L’autogol subito all’inizio ci ha danneggiato ma abbiamo giocato il nostro match e usciamo a testa alta. Resta un Braga che ha dovuto lottare contro squadre forti come Real Madrid e Napoli e avevamo voluto ottenere punti ma è andata così”.

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Da punti a imbattibilità, Inter a caccia di nuovi record

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La seconda stella è già sul petto, ma l’Inter non ha intenzione di fermarsi. Smaltita la sbornia dei festeggiamenti dello scorso weekend per la conquista del ventesimo scudetto, i nerazzurri sono pronti per tornare in campo domani in casa del Sassuolo. Una sfida che vale sicuramente più per i neroverdi a caccia di punti salvezza, ma gli uomini di Simone Inzaghi hanno ancora diversi record a portata di mano e non vogliono lasciarseli scappare. Dai punti nel girone di ritorno (vincendo tutte e quattro le ultime partite supererebbe i 52 della Juventus 2015/16) ai punti in trasferta (-5 dal primato di 49 del Milan 2020/21 e della stessa Inter 2006/07), passando per il maggior numero di vittorie in trasferta (ne basta una per superare le 16 del Milan 2020/21) e le zero sconfitte lontano da casa (come Inter 2006/07, Fiorentina 1968/69, Perugia 1978/79, Millan 1987/88 e 1992/93 e Juventus 2011/12), non mancano infatti i record che Lautaro Martinez e compagni possono ancora centrare e che potrebbero dare qualche motivazione in più nelle ultime gare visto l’obiettivo già ottenuto.

Non solo, perché i nerazzurri puntano anche al maggior distacco dalla seconda (oggi +19 sul Milan, il record è il +22 fatto segnare dall’Inter nel 2006/07) così come il minor numero di reti subite nell’intero campionato (ne ha incassate 19, un solo gol in meno della Juventus 2011/12 e 2015/16). Nonostante i primati ancora alla portata, non mancheranno le novità di formazioni per Inzaghi. A partire da Sommer che, seppur guarito dalla febbre che lo ha colpito questa settimana, è probabile che lasci il posto ad Audero tra i pali. La difesa sarà confermata con Pavard e Bastoni ai lati di De Vrij, mentre sulle fasce Dumfries dovrebbe partire titolare a destra e Carlos Augusto a sinistra con Dimarco in panchina. A centrocampo, Frattesi e Mkhitaryan si muoveranno accanto ad Asllani, che prenderà il posto di Calhanoglu davanti alla difesa. Infine in attacco Lautaro sarà titolare mentre Thuram dovrebbe partire dalla panchina, con Sanchez favorito su Arnautovic per una maglia dal 1′.

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Tennis: Roma in ansia per Sinner, e Alcaraz non ci sarà

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L’ansia per Jannik Sinner, la rinuncia di Carlos Alcaraz, i forti dubbi su Daniil Medvedev e i punti interrogativi per Novak Djokovic e Rafa Nadal. Non è spensierato l’avvicinamento dei big del tennis, e dei loro tifosi, agli Internazionali d’Italia della prossima settimana. La tempesta perfetta che si è abbattuta sul Masters 1000 di Madrid, che tra defezioni, ritiri e sconfitte legati a problemi fisici ha perso per strada i primi quattro giocatori al mondo, rischia di avere riflessi sul torneo romano e in prospettiva anche sul secondo slam stagionale, il Roland Garros, che comincerà il 26 maggio. Gli occhi sono tutti puntati su Sinner, in attesa del suo arrivo nella Capitale previsto per domenica, al termine dei tre giorni di riposo e terapie cui il campione azzurro si sta sottoponendo per superare il dolore all’anca che lo ha indotto a fermarsi nel torneo madrileno. Lunedì ci sono i sorteggi dei tabelloni, maschile e femminile, e il timore è che alcune caselle importanti restino vuote.

Per l’altoatesino non viene valutata questa eventualità, anche se la prudenza è d’obbligo, mentre ha già alzato bandiera bianca Alcaraz, annunciando sui social che non farà gli Internazionali di Roma: “Ho sentito dolore dopo aver giocato a Madrid, fastidio al braccio – le parole del n.3 al mondo su Instagram -. Dagli esami è emerso un edema muscolare, conseguenza del mio ultimo infortunio, e purtroppo non potrò giocare a Roma. Ho bisogno di riposo per recuperare e giocare al 100% senza dolore. Mi dispiace molto”. Domenica prossima il murciano – eliminato a Madrid dal russo Andrey Rublev, che domenica giocherà per il titolo dopo aver sconfitto in due set lo statunitense Taylor Fritz in semifinale – compirà 21 anni e avrà tempo per rifarsi, al contrario del connazionale Nadal, che ancora non ha deciso su Roma, uno dei suoi tornei preferiti. Le quattro partite che ha giocato a Madrid sono un segnale positivo, ma lo stesso maiorchino dopo la sconfitta con il ceco Liri Lehecka ha detto di poter solo sperare di esserci, a Roma.

Intanto, il campione uscente Daniil Medvedev attende gli esiti degli esami per capire l’entità dell’infortunio muscolare che lo ha obbligato ieri a fermarsi durante il match con Lehecka a Madrid. Difficile che il n.4 al mondo possa giocare al Foro Italico, mentre al momento niente lascia pensare che manchi il n.1, Novak Djokovic, che da una ventina di giorni si allena senza pressione dopo l’uscita di scena a Montecarlo. Anche lui ama molto Roma.

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Tra film scudetto e mercato, Napoli prepara match con l’Udinese

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Una metà dei napoletani pensa allo scudetto dello scorso anno e lo rivive attraverso il film “Sarò con te”, che domani approderà nelle sale. L’altra metà pensa al nuovo Napoli, a partire dai due argomenti che tengono banco tra i tifosi, che non vedono l’ora di archiviare una stagione deludente: chi sarà il nuovo allenatore e chi sarà il bomber al posto di Osimhen? Per il resto la città pensa poco a questa squadra, che lunedì torna però in campo e ha ancora quattro partite da disputare a cominciare dalla sfida dura sul campo dell’Udinese. Calzona cerca nelle sue ultime settimane la concentrazione del gruppo, visto senza troppa allegria alla prima del film che racconta il passato.

Il Napoli è nono in classifica, fuori da tutto, ma secondo l’allenatore, e non solo, ha il dovere di dimostrare che vuole riprendere la rincorsa, sperando magari in una miracolosa rimonta. Calzona vuole vedere la squadra finalmente funzionare e ha lavorato molto in settimana sull’assetto della difesa che ha preso quest’anno 43 gol finora in 34 partite di campionato, il peggior reparto delle prime dieci in classifica. Il tecnico ci ha lavorato molto ma non è riuscito a ottenere quegli automatismi che devono essere naturali e che invece sono mancati, anche da parte delle ‘stelle’ azzurre, a cominciare da di Di Lorenzo che continua a vivere una stagione difficile. Oggi si è allenato a parte Juan Jesus che è quindi in dubbio per la trasferta a Udine, con Ostigard pronto a sostituirlo nella difesa centrale al fianco di Rrahmani.

A centrocampo mancherà invece sicuramente l’infortunato Zielinski, con Calzona che in questi giorni sta valutando Traoré, anche se al momento sembra favorito Cajuste che il club azzurro vuole trovi davvero un ruolo: Traoré è infatti in prestito e a fine stagione tornerà al Bournemouth, mentre Cajuste è stato acquistato a gennaio e la società vuole valorizzarlo, puntando anche su di lui per costruire la nuova squadra, visto che anche per Zielinski sarà l’estate dell’addio. Davanti ci sarà il trio che sa dare spettacolo ma segna meno quest’anno. Osimhen ha giocato solo 22 partite tra campionato e Champions in azzurro, fermato prima dall’infortunio e poi dalla Coppa d’Africa: ora il bomber è a 16 gol fatti e vuole arrivare almeno a 20 per salutare Napoli come si deve.

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