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Telefono Azzurro,+2,5% segnalazioni di casi pedofilia

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Aumentano le richieste di aiuto per abusi sessuali su bambini che arrivano a Telefono Azzurro. Nel 2023 la linea d’ascolto del 114 Emergenza Infanzia ha registrato un aumento del 2,5% di casi gestiti rispetto all’anno precedente. Sono stati in totale 164, con una media di oltre 13 al mese. Un dato nettamente più alto rispetto ai 110 del 2018 (+49%). I numeri sono stati resi noti oggi in occasione dell’evento “La dignità dei bambini nel mondo digitale” promosso dalla Fondazione S.O.S. Telefono Azzurro ETS in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e Fondazione Child, in vista della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia. Un incontro per approfondire le conseguenze dello sfruttamento sessuale sui bambini e adolescenti, con uno sguardo rivolto al panorama internazionale e alle insidie del web. In quasi tre casi su 10 di abusi gestiti da Telefono Azzurro si tratta di situazioni che sorgono e persistono online. Nove volte su 10 i minori risultano coinvolti nel ruolo di vittime, nel 6% di autori e nel 4% in quello di testimoni. Nel 61% dei casi si tratta di bambine. Il primato delle richieste d’aiuto è del Veneto (18%), seguito da Lazio (16%) e Lombardia (16%).

“La pedofilia rappresenta una sfida per tutti noi. È al centro della nostra attenzione fin dall’inizio e abbiamo visto cambiare questo fenomeno” ha affermato il presidente della Fondazione Sos Telefono Azzurro, Ernesto Caffo. “Con l’avvento della tecnologia digitale, gli abusi hanno assunto nuove forme e si sono diffusi su scala globale” ha aggiunto, spiegando che «occorre sviluppare reti di relazione, servono sinergie trasversali». Si stima che circa un bambino su cinque in Europa sia vittima di qualche forma di violenza sessuale e che in circa l’80% dei casi ad abusare è qualcuno che il bambino conosce. Anche l’adescamento di minori a fini sessuali è in crescita a livello mondiale. Dai dati della National Society for the Prevention of Cruelty to Children (NSPCC) emerge che negli ultimi quattro anni sono aumentati dell’80% i crimini di grooming online.

“Nel 2023 viene registrato il record di immagini con abusi sessuali a danni di bambine e bambini. C’è un problema che, nonostante tutti gli sforzi, non si riesce a fermare” ha sottolineato Maria Teresa Bellucci, vice ministro del Lavoro e delle politiche sociali. “Dobbiamo fare sempre meglio. Lo Stato deve esserci” ha aggiunto Bellucci, assicurando: “mai più zone franche della violenza”. Mentre il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in un messaggio, ha confermato “l’impegno trasversale delle istituzioni a rendere la rete un luogo maggiormente sicuro in cui i minori possano navigare in modo protetto”. Sulla stessa scia la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli: “È importante – ha detto – tenere alta l’attenzione e continuare a lavorare per la prevenzione e per sensibilizzare i minori e le loro famiglie sui rischi a cui sono esposti in rete”. Secondo la ministra della Famiglia Eugenia Roccella, invece, serve “una riflessione alta e approfondita sulle nuove tecnologie, sulle ricadute etiche e antropologiche che hanno e avranno nella nostra vita”.

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Bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia

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Tragedia questa sera a Palazzolo Vercellese, piccolo Comune di un migliaio di abitanti in provincia di Vercelli, dove un bimbo di cinque mesi ha perso la vita dopo essere stato azzannato da un cane di grossa taglia, sembra un pitbull, di proprieta’ dei suoi genitori, una giovane coppia da poco trasferitasi in paese. Secondo quanto si e’ appreso il bimbo si trovava in casa con la nonna. Il fatto e’ avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi. Sul posto e’ intervenuto il 118 di Alessandria con l’elisoccorso, ma per il piccolo non c’e’ stato nulla da fare.

La tragedia è avvenuta in una zona del paese vicino all’ex asilo. A quanto si apprende il bimbo sarebbe stato in braccio alla nonna, mentre la donna passeggiava nel giardino. I genitori, invece, erano usciti a fare la spesa. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Vercelli. Il pitbull è stato sequestrato dai militari dell’Arma forestale in attesa degli accertamenti. A quanto pare non c’erano mai stati segnalazioni di aggressività del cane. I genitori, trentenni, hanno portato il bimbo in fin di vita direttamente all’elisoccorso che era atterrato nel campo sportivo del paese.

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Tentata estorsione al consigliere regionale Giovanni Zannini, arrestato Tiberio Francesco La Torre

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“Ho fatto io mio dovere. Speravo che condotte del genere non si verificassero più. Ringrazio la DDA di Napoli e i Carabinieri per l’intervento tempestivo e dirimente”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Giovanni Zannini, vittima di un tentativo di estorsione che oggi hanno condotto in carcere Tiberio Francesco La Torre, cugino dell’ex capoclan e collaboratore di giustizia Augusto La Torre, a cui la DDA di Napoli (sostituto procuratore Roberto Patscot, procuratore aggiunto Michele Del Prete) contesta i reati di tentata estorsione ed estorsione aggravate dal metodo mafioso.

“In quattro giorni – continua Zannini – hanno arrestato il La Torre dimostrando che lo Stato c’è ed è forte. Sono circa 6 mesi che vivo sotto minaccia. La settimana scorsa si è superato ogni limite. Invito tutti a denunciare e a vincere ogni paura”. L’arresto di La Torre – viene spiegato nella nota – si fonda sulla denuncia sporta dal consigliere regionale Giovanni Zannini (al quale La Torre voleva estorcere 50mila euro) e dall’imprenditore Alfredo Campoli (al quale il La Torre ha estorto circa 22 mila euro pretendendo che la consegna avvenisse presso una cappella del locale cimitero).

La Torre – si legge nel comunicato – si è presentato a casa di Zannini più volte senza che nessuno gli aprisse la porta. La famiglia del consigliere regionale è stata anche costretta a chiudersi in casa. Zannini si è quindi recato dai carabinieri “ottenendo l’immediato e risolutivo intervento”. Poi le denunce, poi l’intervento della DDA e poi l’arresto.

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Mostra pistola e parte colpo, morto il vigile 22enne

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E’ morto l’agente di polizia locale di 22 anni di Mortara (Pavia) che oggi pomeriggio era rimasto gravemente ferito da un colpo partito dalla sua pistola, mentre si trovava nelle mani di una sua amica. Il dramma è accaduto in una villetta di Gropello Cairoli (Pavia), in Lomellina. Il vigile è stato subito soccorso dal 118 e trasportato in ambulanza al Policlinico San Matteo di Pavia. Una volta arrivato in ospedale, già in gravissime condizioni, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico nel disperato tentativo di salvargli la vita. Purtroppo gli sforzi dei medici sono stati vani. Il 22enne è morto in sala operatoria.

I carabinieri di Pavia e Vigevano (Pavia) hanno avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica del fatto. Secondo una prima ricostruzione il giovane ha mostrato la sua pistola d’ordinanza all’ amica. Mentre la ragazza stava maneggiando l’arma, è partito il colpo che ha raggiunto il vigile all’altezza del petto.

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