Collegati con noi

Cronache

Carceri, il sindacato Osapp: la politica ha abbandonato i problemi delle carceri

Pubblicato

del

La politica rivolga il suo sguardo verso il mondo penitenziario e non rinvii oltre la decisione su soluzioni strutturali e migliorative per le carceri, ormai da troppo tempo in difficolta’. A chiederlo, in una nota, e’ il vice segretario regionale Osapp Campania Luigi Castaldo che cosi’ interviene sulla querelle scoppiata di recente tra il garante dei detenuti della Campania e i sindacati. “Le realta’ penitenziarie campane e in esse la vita detentiva dei ristretti, – continua Castaldo – non sono correttamente percepite dal mondo politico”. La situazione in Campania e’ gravissima, sottolinea il sindacalista: “Si stima un sovraffollamento del 133.9%. La percentuale peggiore – fa sapere Castaldo – si registra a Poggioreale (157%), poi Pozzuoli (151%) e Secondigliano (144%). La regione Campania e’ la seconda in Italia – dopo la Lombardia – per numero di detenuti, con 7830 a fronte di una capienza di 6477 unita’. Il 12% circa di questi sono stranieri. In regime di 416 bis (condannati per associazione di stampo mafiosa) si trovano 965 detenuti”. “A tutto questo si va ad affiancare – aggiunge – il deficit di figure professionali educativo pedagogiche, nonche’ psicologico-sanitarie, numeri che oscillano di anno in anno in funzione della repressione e dell’andamento economico della Nazione, poiche’ laddove c’e’ poverta’ c’e’ terreno fertile per le mafie”. “Poi, – evidenzia Castaldo – ci ritroviamo di fronte a interpretazioni e scontri tra le parti, come il garante opposto ai sindacati, oppure di fronte alla generalizzazione del contesto penitenziario addebitando e additando il personale di Polizia Penitenziaria come torturatori, il tutto a discapito di una societa’ sana, come e’ accaduto a San Gimignano, Santa Maria Capua Vetere e Torino”. “Si pensi alla mole di eventi critici, – ricorda il sindacalista dell’Osapp – spesso difficilmente gestibili che determinano ripercussioni giuridiche su tutti i partecipanti attivi all’evento, sia per la violenza sia per i danni che ne derivano, ma l’anello debole del contesto e’ il poliziotto penitenziario, ultimo elemento esecutivo di un sistema penitenziario obsoleto e mal gestito che spesso e’ costretto a subire uno scompenso tra diritti e doveri”. “Problematiche segnalate e denunciate a tutte le figure competenti dal sindacato – ricorda il vice segretario regionale dell’Osapp – e che nel tempo peggiorano poiche’ irrisolte, vedasi mezzi obsoleti, vestiario insufficiente, molte caserme inidonee, nonche’ mancanza di risorse umane e strumentali”. Ciononostante, “oggi dobbiamo continuare nella nostra azione di tutela e messa in sicurezza di tutti quei colleghi che lavorano in prima linea subendo psicologicamente e fisicamente le conseguenze di un sistema penitenziario che soffre della sordita’ di una Politica distratta e poco attenta a cio’ che la Polizia Penitenziaria rappresenta, augurandoci che non si tratti di un atteggiamento voluto: le promesse politiche, infatti, sono state tante, ma concretamente nessun palese miglioramento e’ stato riscontrato dal Corpo di Polizia Penitenziaria”, conclude Castaldo.

Advertisement

Cronache

Blitz della Finanza a Pompei: sequestrati elicotteri usati per voli turistici senza autorizzazioni

Pubblicato

del

La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un sequestro preventivo nei confronti di otto elicotteri riconducibili a quattro soggetti residenti a Pompei, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Torre Annunziata. Le indagini hanno rivelato che, fino a novembre 2024, gli indagati avrebbero svolto attività di air taxi e voli panoramici senza le necessarie autorizzazioni, configurando l’impiego abusivo di aeromobili a scopo di lucro.

Lanci di petali e voli tra ostacoli

Tra gli episodi più eclatanti finiti sotto la lente degli investigatori figura il lancio di petali di rose in volo dopo un matrimonio, un’attività non solo scenografica ma anche potenzialmente pericolosa. Gli elicotteri, secondo gli inquirenti, non risultavano sottoposti ad ispezioni periodiche e le procedure di manutenzione non rispettavano gli standard europei previsti per i mezzi adibiti a scopi commerciali.

Turisti con bagagli sui comandi di volo

Ancora più gravi le irregolarità riscontrate a bordo: in diversi casi i piloti avrebbero trasportato turisti con i bagagli appoggiati sui comandi di volo o non correttamente stivati. Inoltre, le aree di decollo e atterraggio erano spesso collocate in prossimità di ostacoli pericolosi, come scuole, ferrovie e tratte autostradali, con gravi rischi per la sicurezza pubblica.

Tre elicotteri già sequestrati

Le operazioni di sequestro sono ancora in corso. Al momento, sono tre gli elicotteri già posti sotto sequestro, mentre proseguono le attività di accertamento e perquisizione nei confronti degli indagati e delle società riconducibili a loro.

(La foto in evidenza ha solo uno scopo illustrativo ed è stata realizzata con sistemi di intelligenza artificiale)

Continua a leggere

Cronache

Nuovo stop alla Funicolare Centrale, va sostituita di nuovo la fune: disagi per utenti e turisti

Pubblicato

del

Settembre 2022: Anm sostituisce la fune di trazione della funicolare Centrale, operazione che richiese la chiusura dell’impianto per un solo giorno. Il cavo, in acciaio, lungo 1,5 chilometri e del peso di 13 tonnellate, era stato installato nell’ambito della manutenzione straordinaria ventennale eseguita da Leitner. Tutto regolare, con un intervento rapido che sembrava garantire sicurezza e durata.

Un nuovo problema dopo due anni e mezzo

Sono passati poco più di due anni e mezzo e la funicolare ha nuovamente chiuso per motivi tecnici. Alle 7 del mattino, gli utenti hanno trovato le porte delle stazioni chiuse con un cartello che parlava di «verifiche tecniche inderogabili fino a cessate esigenze». Nessuna spiegazione precisa, né tempistiche sul ripristino. Chi si trovava all’Augusteo ha dovuto ripiegare sulla metropolitana, mentre altri hanno usato la funicolare di Chiaia o affrontato a piedi i 500 scalini del Petraio.

Il silenzio di Anm e la reazione della politica

Per ore, nessuna comunicazione ufficiale da Anm. Solo nel pomeriggio, intorno alle 16, è arrivata una nota: «Durante le operazioni di manutenzione ordinaria si è rilevata la necessità di approfondire alcuni aspetti tecnici dell’impianto». Non un cenno alla fune, elemento invece al centro del confronto con Ansfisa, l’agenzia del ministero dei Trasporti per la sicurezza degli impianti a fune.

La fune da sostituire: spunta un’anomalia

Secondo quanto trapelato da fonti sindacali, durante gli esami strumentali sono emerse possibili criticità nella fune installata nel 2022. Nessun rischio imminente, ma la decisione è stata quella di sostituirla per precauzione, forse anche sull’onda emotiva della recente tragedia della funivia del Faito. L’origine del deterioramento così rapido non è ancora chiara.

Riapertura prevista il 30 aprile

La funicolare resterà chiusa fino a mercoledì 30 aprile. Tempi lunghi, probabilmente legati all’arrivo del nuovo cavo da fuori Italia. Intanto, per alleviare i disagi, la funicolare di Montesanto prolungherà gli orari di esercizio: venerdì e sabato fino alle 2, domenica fino a mezzanotte e trenta.

Anche la Linea 6 in tilt

Nella stessa giornata, disagi anche sulla linea 6 della metropolitana, chiusa per oltre un’ora a causa di una verifica urgente al software di gestione.

Continua a leggere

Cronache

La rivoluzione di Eugenia Carfora, la preside che ha trasformato Caivano

Pubblicato

del

Nessun ragazzo è perduto. Il cambiamento è sempre possibile. Vietato arrendersi. Sono le tre regole non scritte che guidano da anni il lavoro instancabile di Eugenia Carfora (foto Imagoeconomica in evidenza), dirigente dell’Istituto superiore “Francesco Morano” di Caivano, nel cuore del Parco Verde, una delle realtà più difficili della provincia di Napoli. Da quando è arrivata, nel 2007, ha fatto della scuola un presidio di legalità, bellezza e speranza.

La sfida iniziata dai banchi

All’arrivo della preside, il “Morano” era una scuola dimenticata, con uscite di sicurezza ostruite, aule fatiscenti e strutture abbandonate. Eugenia Carfora ha ripulito muri e coscienze, ha coinvolto genitori, professori e studenti in una grande operazione di rigenerazione. Oggi l’istituto è un modello: ha una palestra funzionale, un orto per l’indirizzo agrario, laboratori moderni per informatica e meccatronica, una cucina per l’alberghiero. E soprattutto ha ritrovato la dignità.

Una serie tv per raccontare la sua storia

La sua vicenda sarà al centro di una serie tv Rai1 intitolata “La preside”, diretta da Luca Miniero e interpretata da Luisa Ranieri, che ha conosciuto personalmente la dirigente. «Non pensavo di dovermi esporre così per salvare un ragazzo o dire che la scuola è bella», ha commentato Carfora, commossa ma determinata. La fiction punta a raccontare la forza della scuola pubblica e il valore della cultura in territori difficili.

Una vocazione totale

Instancabile, sempre presente, la preside Carfora vive la scuola come una missione assoluta. «Sono malata di scuola», ammette. Anche a scapito della famiglia: «Ho un marito meraviglioso che è una mia vittima. Non sono stata una buona madre, ma i miei figli oggi sono come me». Non si è mai fermata davanti alle difficoltà: ha affrontato i pregiudizi, è andata a cercare i ragazzi casa per casa, ha sognato l’impossibile.

“Mi voglio spegnere tra i miei ragazzi”

«Mi offende sentir dire “poveri ragazzi” — spiega — perché in quell’espressione c’è già la resa. Io credo che ognuno di loro possa farcela». E quando pensa alla fine, confessa: «Non vorrei morire nel mio letto, ma fra i ragazzi, qui a scuola».

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto