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Cronache

Carabiniera ferita nel corso di una rapina alle Poste: è ricoverata in ospedale a Nuoro, non è grave

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È stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Francesco di Nuoro la carabiniera ferita nel corso di una rapina a Fonni. La giovane era alla guida dell’auto di servizio per un normale servizio di controllo. Da quanto si apprende, la pattuglia è stata colta di sorpresa dai rapinatori che, per coprirsi la fuga dopo il colpo all’ufficio postale hanno esploso diverso colpi di arma da fuoco. Uno ha colpito alla gamba la militare. Immediati sono scattati i soccorsi del 118 e il trasporto in ospedale. Nel frattempo è caccia all’uomo nel Nuorese per intercettare i rapinatori in fuga. La giovane – 25 anni – è stata ferita poco sopra la caviglia. Il proiettile ha bucato la portiera dell’auto dei carabinieri. Illeso l’altro militare che era in pattuglia con la Carabiniera ferita.

Hanno usato armi automatiche i rapinatori. Una raffica ha raggiunto l’auto dei militari in servizio di pattugliamento. E’ stata recuperata dai carabinieri l’auto usata dai rapinatori per fuggire dopo il colpo alle poste. I banditi hanno utilizzato la vettura di un dipendente dell’ufficio che poi è stata abbandonata a qualche chilometro di distanza dal paese dove, con tutta probabilità, li aspettava un’altra auto con la quale hanno proseguito la fuga. Da quanto si apprende quando il commando ha fatto irruzione nell’ufficio postale non era presente alcun cliente. Dopo essersi impadroniti del denaro, i banditi sono usciti ma hanno trovato sulla loro strada la pattuglia dei carabinieri. Per coprirsi la fuga, hanno sparato una raffica di arma da fuoco automatica che ha investito la fiancata sinistra del fuoristrada dei militari. Un proiettile ha raggiunto al polpaccio destro la Carabiniera. Sono ancora in corso le operazioni per quantificare il bottino della

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Muore a tre mesi da tesi, 2mila firme per laurea in sua memoria

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Ha raggiunto oltre 2mila firme in pochi giorni la petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org per chiedere la laurea alla memoria a Vincenzo Pio Ferrara, studente prematuramente scomparso iscritto al terzo anno del corso di laurea in Infermieristica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. “Il giovane Vincenzo Pio – si legge nella petizione lanciata da Teresa Bianco – studente lavoratore aveva solo 25 anni quando la sua vita si è fermata”. A fine maggio 2023, nel corso di uno screening di sorveglianza, gli è stata diagnosticata una leucocitosi mieloide.

“Ha affrontato la malattia – continua il testo della petizione – con grande coraggio convinto: ha continuato a studiare e durante i lunghi ricoveri ha messo la sua esperienza e competenza a servizio degli altri degenti che l’hanno accompagnato durante questo doloroso percorso. Ha, infatti, con tutte le difficoltà del caso sostenuto durante quest’ultimo anno altri tre esami. Ha lottato fino alla fine contro un male, ma alla fine non ce l’ha fatta. È morto così, a tre esami dalla laurea magistrale dopo aver intrapreso un difficile percorso, senza riuscire a concluderlo”. Tra i moltissimi i commenti di sostegno tra i firmatari della petizione, quello di sua sorella Annarita: “Tra un ciclo di chemioterapia e un altro, non si è mai dato per vinto perché lui voleva laurearsi con ogni fibra del suo cuore. Vincenzo merita questa laurea non soltanto banalmente per commemorare il suo ricordo, ma perché questa laurea era già sua, perché questa laurea sarebbe stata solo il coronamento di una carriera di studio fatta di perseveranza, vocazione, dedizione e sacrifici”.

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Convalidato sequestro di 64,7 milioni a GS del gruppo Carrefour

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E’ stato convalidato il sequestro preventivo d’urgenza, eseguito lo scorso 15 aprile dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, di 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano su una presunta frode fiscale. Lo ha deciso, nei giorni scorsi, il gip Luca Milano che ha fissato per il prossimo 17 maggio l’udienza per discutere sulla misura del divieto per un anno di pubblicizzare beni e servizi chiesta dal pm Paolo Storari nei confronti della società della grande distribuzione.

L’inchiesta è una di quelle coordinate dalla Procura di Milano sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”: un presunto sistema, come è emerso anche nei casi Dhl, Gls, Uber, Brt, Geodis ed Esselunga, attraverso il quale grandi aziende si garantiscono “tariffe altamente competitive” sul mercato “appaltando manodopera” in modo irregolare per servizi di logistica e “movimentazione merci”. In particolare, ricostruendo “la ‘filiera della manodopera’, è stato rilevato che i rapporti di lavoro” con GS “sono stati ‘schermati’ da società ‘filtro’ che, a loro volta, si sono avvalse di diverse cooperative (i cosiddetti ‘serbatoi’), le quali avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale” ai lavoratori.

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Quindicenne scomparsa, telefonata alla madre: ‘Sto bene’

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Avrebbe telefonato ieri sera alla madre, affermando di stare bene e promettendo di rientrare a casa tra qualche giorno, la ragazzina di 15 anni di cui è stata denunciata la scomparsa il 24 aprile scorso, a Camposampiero (Padova). La quindicenne, di origine macedone, è ricercata dopo essersi allontanata per andare a scuola, mercoledì scorso. La denuncia è stata formalizzata dalla madre ai Carabinieri, che conducono le indagini. Un primo messaggio era stato ricevuto giorni fa dall’utenza telefonica della figlia con una scritta in maiuscolo in cui diceva di essere viva. Lo zaino di scuola è stato rinvenuto nel retro del condominio dove vive.

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