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Cronache

“Caputo è un malvagio”, violentò e uccise la piccola Fortuna. È scritto in sentenza di condanna

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Dalle motivazioni depositate del processo di appello per l’omicidio di Fortuna Loffredo, emerge la “inequivocabile colpevolezza” di Raimondo Caputo sia in relazione agli abusi sessuali che all’omicidio della bambina che fu spinta giù dall’ottavo piano di un palazzo del parco Verde a Caivano, nel Napoletano. “Il complesso probatorio costituito dalle dichiarazioni rese nell’incidente probatorio dalle minori risulta coerente e convergente” consente di accertare in modo chiaro la colpevolezza del Caputo. È il passaggio chiave delle di motivazioni con le quali i giudici della terza sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli (presidente Vincenzo Mastursi) spiegano perché hanno confermato la condanna all’ergastolo di Raimondo Caputo, personaggio “dalla insomdabile malvagità”, per la morte di Fortuna.

Le minori a cui i giudici fanno riferimento sono le figlie della ex compagna di Caputo, Marianna Fabozzi, che seppur tra mille difficoltà e intoppi iniziali hanno poi consegnato alla magistratura la devastante verità che ha scandito la drammatica infanzia di Chicca e di una delle tre bimbe che hanno poi testimoniato, pure lei vittima di abusi sessuali da parte di Caputo. Un racconto che i giudici definiscono caratterizzato da “sinceritá e attendibilità”.
Le minori a cui i giudici fanno riferimento sono le figlie della ex compagna di Caputo, Marianna Fabozzi, che seppur tra mille difficoltà e intoppi iniziali hanno poi consegnato alla magistratura la devastante verità che ha scandito la drammatica infanzia di Chicca e di una delle tre bimbe che hanno poi testimoniato, pure lei vittima di abusi sessuali da parte di Caputo. Un racconto che i giudici definiscono caratterizzato da “sinceritá e attendibilità”.

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Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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