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Corona Virus

Campania zona rossa, ecco tutto quello che potete fare e quello che non dovete fare pena multa o denuncia

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Vivere in zona rossa. Non è il lockdown di marzo ma qualcosa che gli assomiglia. Proviamo a capire che cosa si può fare, quali regole si devono osservare e che cosa non si deve fare per evitare di essere sanzionati con multe salate o denunciati. Da qualche tempo la zona rossa già è in funzione in Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta e Bolzano. Le stesse regole della zona rossa di queste regioni e provincia di Bolzano da domani, a partire dalla mezzanotte, saranno in vigore in Campania e Toscana. Rispetto alle regole della zona gialla i cambiamenti sono molti. La prima regola da capire è che senza una valida ragione, un comprovato motivo, bisogna restare a case. Si può uscire ma è obbligatorio rispettare molte  regole. Proviamo  a passarle in rassegna. E voi provate ad immagazzinarle e a non dimenticarle.

  • SPOSTAMENTI Sono vietati tranne per ragioni di necessità, come lavoro, studio, salute o per vedere i figli di genitori separati. Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso.
  • COPRIFUOCO Scatta alle 22 e dura fino alle 5 del mattino. Sono consentiti gli spostamenti con autocertificazione per lavoro, salute, studio e necessità.
  • AUTOCERTIFICAZIONE. Scaricatela dal sito e portatela sempre con voi. Se non l’avete le forze dell’ordine in caso di controllo ve la forniranno. È sempre necessaria. La multa per chi si sposta senza valido motivo di lavoro, salute, studio o necessità è di 400 euro.
  • CONCORSI È sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’ esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, nonché a esclusione dei concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale.
  • PASSEGGIATE Sono considerate attività motoria, quindi consentite nei pressi della propria abitazione e da soli. PROVINCE Con il passaggio alla zona rossa cade il limite agli spostamenti provinciali, perché superato dal divieto a uscire. Si può superare il confine del proprio Comune per un servizio altrimenti non disponibile.
  • CARCERE Gli spostamenti per fare visita alle persone detenute sono sempre vietati, non potendo ritenere che tali spostamenti siano giustificati da ragioni di necessità o da motivi di salute. In tali casi i colloqui possono perciò svolgersi esclusivamente in modalità a distanza.
  • ALBERGHI. Le strutture ricettive restano aperte. È consentita l’ attività di ristorazione senza limiti di orario per i soli clienti pernottanti. Molti sceglieranno di chiudere per mancanza di clienti o perchè ci sono pochi clienti. Ma non devono chiudere.
  • ASILI Nidi e scuole dell’ infanzia in Italia sono aperti mentre in Campania sono chiusi fino al 14 novembre.
  • SCUOLE Nelle regioni in zona rossa elementari e prima media sono in presenza e le superiori seguono la didattica a distanza, ma in Campania una nuova ordinanza potrebbe prorogare la didattica a distanza.
  • UNIVERSITÀ Possono svolgersi in presenza le sole attività formative e curricolari degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio nonché quelle dei laboratori.
  • ASPORTO/A DOMICILIO Nelle aree rosse è la sola attività possibile per ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie. L’acquisto di cibo da asporto è permesso fino alle 22. Per la consegna di alimenti a domicilio non c’è limite di orario.
  • AUTOBUS La capienza massima per il trasporto pubblico locale ovvero bus, tram, metro, funicolari e treni locali è del 50%.
  • AUTOSTRADE Restano aperti senza limiti di orario gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande delle aree di servizio in autostrada, così come negli ospedali e negli aeroporti.
  • BAR Nelle zone rosse sono aperti solo per i servizi da asporto o di consegna a domicilio.
  • BICICLETTA Si può utilizzare come mezzo di trasporto per andare al lavoro o a fare la spesa o come attività motoria se vicino casa.
  • CANI Accompagnare il proprio cane per le esigenze fisiologiche è una necessità, quindi non ha limiti di orario.
  • CENTRI COMMERCIALI Sono aperti solo per alimentari, tabacchi, edicole, farmacie e parafarmacie.
  • CERIMONIE Sono vietate, come tutte le altre feste. Così come sono proibiti convegni, conferenze, congressi, spettacoli.
  • CONDOMINI Anche in zona rossa sono possibili (ma fortemente sconsigliate) le assemblee in presenza.
  • JOGGING La corsetta sportiva è consentita nei pressi della propria abitazione e in forma individuale.
  • MANIFESTAZIONI Vietati i cortei e tutte le manifestazioni pubbliche.
  • MERCATINI NATALIZI Cancellati, come tutte le sagre e fiere.
  • MESSE Sono consentite nella chiesa più vicina alla propria residenza e nel rispetto dei protocolli di sicurezza allegati al Dpcm (da 1 a 7, a seconda della confessione religiosa). Per i riti cattolici non è previsto lo scambio del segno di pace ed è vietato il coro.
  • MUSEI Sono chiusi.
  • NEGOZI Sono aperti solo alimentari, edicole, farmacie, tabacchi, barbieri e parrucchieri
  • PALESTRE E PISCINE L’ attività è sospesa.
  • PARRUCCHIERI Sono aperti su prenotazione, così come i barbieri. Chiusi i centri estetici.
  • RISTORANTI Funzionano solo con servizio di asporto (si può entrare per ordinare ma è vietato consumare sul posto o in strada) o di consegna a domicilio.
  • SCOMMESSE Sono sospese le attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò.
  • SECONDE CASE E BARCHE Possono essere raggiunte, come le barche e i camper in rimessaggi o porti al di fuori del proprio Comune, solo per interventi di manutenzione indispensabili o per porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili.
  • SPORT Semaforo rosso per l’ attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’ attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare dilettantistiche, e le competizioni.

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AstraZeneca ammette: vaccino contro Covid-19 può causare trombosi

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L’azienda biofarmaceutica internazionale AstraZeneca ha ammesso per la prima volta che uno degli effetti collaterali del suo vaccino contro il Covid-19 può essere la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). Lo ha scritto il Telegraph, citando documenti di tribunale. È stata presentata un’azione legale collettiva contro l’azienda perché il vaccino, sviluppato insieme all’Università di Oxford, ha causato danni gravi o fatali a diversi pazienti, si legge nel comunicato.

“Il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts). Le cause sono sconosciute”, si legge in un estratto di un documento fornito dall’azienda a un tribunale lo scorso febbraio. Secondo i media, sono state presentate 51 richieste di risarcimento all’Alta Corte di Londra, in cui le vittime e le loro famiglie chiedono danni per circa 125 milioni di dollari. La sindrome da trombosi con trombocitopenia causa coaguli di sangue e un basso numero di piastrine, ha spiegato il quotidiano.

La prima richiesta, spiega l’articolo, è stata presentata l’anno scorso da Jamie Scott, che, dopo la somministrazione del vaccino nell’aprile 2021, ha sviluppato un coagulo di sangue e un’emorragia cerebrale, che avrebbe causato danni permanenti al cervello. Viene citato anche il caso della famiglia di Francesca Tuscano, una donna italiana morta nell’aprile 2021 dopo essere stata vaccinata contro il coronavirus. La famiglia della 32enne si è rivolta a un medico legale e a un ematologo, che hanno stabilito che “la morte della paziente può essere attribuita agli effetti collaterali della somministrazione del vaccino Covid-19”. La donna è deceduta per trombosi vascolare cerebrale il giorno successivo alla somministrazione del farmaco di AstraZeneca.

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Covid, ancora calo dei casi e dei decessi

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Continua il calo dei nuovi casi di Covid in Italia e sono in netta diminuzione i decessi. Nella settimana compresa tra il 18 e il 24 aprile 2024 – secondo il bollettino del ministero della Salute – si registrano 528 nuovi casi positivi con una variazione di -1,9% rispetto alla settimana precedente (538); 7 i deceduti con una variazione di -22,2% rispetto ai 9 della settimana precedente. Sono stati 100.622 i tamponi effettuati con una variazione di -6,4% rispetto alla settimana precedente (107.539) mentre il tasso di positività è invariato e si ferma allo 0,5%. Il tasso di occupazione in area medica al 24 aprile è pari allo 0,9% (570 ricoverati), rispetto all’1,1% (700 ricoverati) del 17 aprile. Il tasso di occupazione in terapia intensiva al 24 aprile è pari allo 0,2% (19 ricoverati), rispetto allo 0,3% (22 ricoverati) del 17 aprile.

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Influenza e Covid, attesa crescita con ritorno a scuola

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La riapertura delle scuole dopo le festività natalizie potrebbe dare un’ulteriore spinta alle infezioni respiratorie: influenza, soprattutto, ma anche Covid-19 e virus respiratorio sinciziale. È il timore espresso da più parti e confermato anche dalla Società Italiana di Pediatria. “Con il rientro dei bambini a scuola ci aspettiamo un aumento dei casi di influenza anche se – c’è da dire – durante il periodo delle vacanze non si è osservato un calo dei contagi, probabilmente per le occasioni di vita sociale durante le festività.

Inoltre, siamo nel momento del clou del virus respiratorio sinciziale”, dice Rino Agostiniani, consigliere nazionale della Società Italiana di Pediatria, che sottolinea che “è importante che i bambini che hanno sintomi influenzali rimangano a casa”. “Ho scritto al ministro della Salute con l’obiettivo di accedere un faro su una malattia che provoca, soprattutto tra i neonati, gravi patologie, anche mortali: la bronchiolite.

La Commissione europea ha autorizzato il vaccino Nirsevimab che ha già passato severissime e rigidissime misure di controllo da parte di Ema. Questo farmaco potrebbe essere uno strumento fondamentale per la lotta alla bronchiolite ed è arrivato il momento che venga adottato anche nel nostro Paese, quanto prima”, ha intanto fatto sapere Orfeo Mazzella, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali al Senato, citando il caso di una neonata di tre mese morta a fine anno probabilmente proprio a causa di questo virus.

Intanto nelle ultime due settimane, in Italia, l’influenza e le sindromi simil-influenzali hanno fatto registrare numeri da record: due milioni di persone messe a letto solo nelle ultime due settimane dell’anno, con tassi elevati soprattutto nei bambini più piccoli “che sono quelli nel corso degli ultimi anni non hanno sviluppato un patrimonio immunitario per difendersi dall’infezione”, spiega Agostiniani. Covid-19, al contrario, nell’ultima rilevazione del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità ha mostrato un lieve rallentamento.

Tuttavia, nel mondo sembra che i contagi abbiano ripreso a salire: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle ultime 4 settimane ci sono stati 850mila casi di Covid nel mondo, con un aumento del 52% rispetto al mese precedente. I numeri reali, tuttavia, potrebbero essere molto più alti.

“Sappiamo che in tutto il mondo le segnalazioni sono diminuite, i centri di sorveglianza sono diminuiti, i centri di vaccinazione sono stati smantellati o chiusi. Questo fornisce un quadro incompleto della situazione e purtroppo dobbiamo aspettarci più casi di quelli che abbiamo dichiarato ufficialmente”, ha detto Christian Lindmeier dell’Oms.

Che la situazione stia peggiorando si intuisce anche dai ricoveri: tra il 13 novembre e il 10 dicembre, nei Paesi che segnalano sistematicamente i dati all’Oms e che sono ormai meno di 60, sono stati registrati più di 118 mila nuovi ricoveri per Covid e più di 1.600 nuovi ricoveri in terapia intensiva, con un aumento rispettivamente del 23% e del 51%.

La ripresa dei contagi potrebbe essere legata alla nuova JN.1 del virus Sars-CoV-2. I dati che arrivano dagli Stati Uniti sembrano confermarlo. Secondo le ultime stime dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) nell’ultima settimana JN.1 è arrivata al 61,6% di prevalenza. JN.1, che ormai è dominante anche in Italia, discende dalla variante BA.2.86 (Pirola) ed è stata isolata proprio negli Stati Uniti lo scorso settembre. Per i Cdc “al momento non vi è alcuna indicazione di un aumento della gravità da JN.1”. Tuttavia, è possibile che “questa variante possa determinare un aumento delle infezioni”.

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