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Cronache

Camorra, piazza spaccio contesa ad Acerra: 4 misure arresti per tentato omicidio

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 Al centro della contesa c’era una piazza di droga di Acerra, comune a nord di Napoli. Per questo in quattro hanno accerchiato il rivale e tentato di ucciderlo. Questa mattina la squadra mobile di Napoli, il nucleo investigativo carabinieri di Castello di Cisterna e il commissariato di Acerra hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della direzione distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro persone della zona di Acerra gravemente indiziate di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. L’indagine che ha portato al provvedimento restrittivo trae origine dal ferimento di un uomo avvenuto nello scorso mese di settembre ad Acerra. La vittima fu avvicinata dai suoi aggressori mentre camminava per una via del centro e, dopo una colluttazione con uno degli indagati, accerchiata dagli altri tre, violentemente percossa con calci e pugni e, infine, ferita con numerosi fendenti da arma da taglio alle braccia, al collo e al torace. L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nei pressi del luogo dell’agguato ha consentito agli investigatori di ricostruire la dinamica dell’aggressione. Lo sviluppo delle indagini ha consentito, poi, l’acquisizione di ulteriori fonti di prova, consentendo di raccogliere elementi nei confronti dei destinatari del provvedimento restrittivo. Le indagini hanno consentito, inoltre, di risalire anche al presunto movente dell’azione delittuosa, individuato nel contrasto insorto sul territorio di Acerra per la gestione di una piazza di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono stati per questo arrestati Giancarlo Avventurato, 35 anni, Vincenzo Avventurato, 30 anni, Emanuele D’Agostino, 26 anni e Emanuele Ricci, 28 anni.

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Lavoratore 21enne morto a Scafati in un incidente

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Lavorava in nero il 21enne Alessandro Panariello, che ieri è morto in un incidente avvenuto a Scafati, in provincia di Salerno, mentre lavorava in un palazzo in pieno centro. A denunciarlo sono gli avvocati Gennaro Caracciolo e Agostino Russo dello Studio Forensis, che assistono la famiglia del giovane lavoratore. Secondo le prime ricostruzioni Panariello è rimasto ucciso da una lastra d’acciaio caduta dalla carrucola che stava sollevando. “L’unica cosa della dinamica che abbiamo saputo – spiegano i legali – è che Panariello era giù e un altro lavoratore era su quando gli è caduta addosso la lastra, e che era ancora vivo mentre lo portavano in ospedale”.

“Siamo morti insieme al nostro Alessandro – fanno sapere tramite gli avvocati la madre Flora, il compagno di quest’ultima (il papà di Alessandro è morto da anni) e la fidanzata del 21enne, Annachiara – ma faremo di tutto affinché giustizia venga fatta; sporgeremo querela contro il datore di lavoro, anche perché il povero Alessandro non era regolare, nonostante avesse sempre chiesto di avere un contratto di lavoro. Ora la nostra vita è cambiata per sempre. Saremo destinati ad andare avanti con la morte nel cuore perché niente e nessuno potrà restuirci il nostro Alessandro”. Il 21enne aiutava economicamente, nonostante la sua giovane età, l’intera famiglia.

“Queste morti – dice l’avvocato Caracciolo – accadono perché non c’è la giusta cultura sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, non c’è la giusta cultura nelle aziende e non si provvede all’adozione dei giusti modelli di gestione e controllo delle procedure aziendali e quindi del modo di lavorare. Dunque non si fa nulla per prevenire tali situazioni; si tratta di un problema soprattutto culturale che nel sud Italia è ancora più pesante”.

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Cronache

Turista Usa denunciata a Capri per furto con destrezza

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Dopo aver acquistato un articolo, ha misurato un bracciale in ottone del valore di 500 euro e, approfittando della distrazione della commessa, lo ha fatto scivolare all’interno della sua borsa, per poi allontanarsi. E’ successo nei giorni scorsi in una boutique di Capri. La donna – una turista statunitense – è stata però identificata perchè, avendo effettuato il pagamento col sistema “tax free”, ha consegnato il suo documento all’esercente commerciale. Questo ha consentito agli agenti del locale commissariato di identificarla e, poco dopo, di rintracciarla in una struttura ricettiva dell’isola, dove è stata trovata in possesso del bracciale rubato. La turista è stata denunciata all’autorità giudiziaria per furto con destrezza.

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Cronache

Nappi, il Comune si preoccupi del degrado della Galleria Umberto

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“È assurdo e paradossale che davanti al degrado totale che attanaglia la Galleria Umberto I, ci si preoccupi prima di tutto di smantellare il salottino allestito per l’inaugurazione dello store Mondadori. Le irregolarità vanno sempre combattute e sanzionate, ma allo stesso modo mi chiedo: il Comune perché non interviene anche per riportare il decoro in uno dei luoghi simbolo della città? Perché continua a non vedere la sporcizia che interessa ogni angolo della struttura storica, l’accampamento di clochard, le facciate dei palazzi dai colori diversi, i vetri rotti e tutto ciò che mortifica e arreca danno all’immagine di Napoli  e dei napoletani?”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

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