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Cronache

Blitz al Parco Verde, Meloni: la bonifica è cominciata

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Uno schieramento di forze così, a Caivano, nessuno se lo ricorda. Ma i criminali e gli spacciatori del Parco Verde probabilmente se l’aspettavano. Dopo la visita della premier Giorgia Meloni lo Stato mostra i muscoli nell’hinterland a Nord di Napoli, teatro dello stupro di due bambine di 10 e 13 anni. E lo fa con un blitz interforze senza precedenti, nel quale sono stati schierati 400 uomini, tra carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza, con un variegato apparato di supporto: dai cani agli elicotteri, dai vigili del fuoco – con le autoscale per irrompere dalle finestre – alla polizia metropolitana. Una dimostrazione di forza che precede il cosiddetto “pacchetto Caivano”, in procinto di essere presentato dal Consiglio dei Ministri: un giro di vite sui reati che coinvolgono i minorenni e che prevede, se sarà possibile, una stretta all’accesso degli under 18 ai siti pornografici.

Non solo. Contro la dispersione scolastica sono in arrivo più sanzioni per i genitori che non mandano i figli a scuola. Ci sarà anche una sorta di daspo con il quale disporre l’allontanamento dei minori tra 14 e 18 anni protagonisti di reati, mentre 30 milioni andranno in interventi infrastrutturali o di riqualificazione. “Oggi è iniziata l’operazione di bonifica del Parco Verde di Caivano”, ha detto la premier sui social annunciando l’inizio “di quel lungo percorso che il Governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza”. L’operazione, ha assicurato Meloni, getterà “le basi per la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio” affinché in Italia, “non ci siano più zone franche”. All’alba le forze dell’ordine hanno letteralmente passato al setaccio il dedalo di strade del Parco Verde, laddove, per anni, la legalità è stata una chimera.

Un quartiere che la pressione delle forze dell’ordine da diversi giorni ha come cristallizzato in una bolla, ma la calma è solo apparente: la scorsa notte, a Caivano, un 43enne con precedenti è stato gambizzato per strada. Il bilancio finale della maxi-operazione è di tre persone denunciate per contrabbando di cinque chili di sigarette e di vario materiale sequestrato. Denaro, circa 44mila euro in contanti, confezionati in buste e ritenuti frutto di attività illecite; due ordigni esplosivi, tra cui uno improvvisato (Ied); 170 proiettili di vario calibro, anche da guerra, precisamente per Kalashnikov; una mazza da baseball, un coltello a serramanico e un arco. Riguardo alla droga, sono stati sequestrati cinque bilancini di precisione, 408 grammi di hashish, 375 di marijuana e 28 di cocaina. Perquisito un appartamento disabitato che i pusher avevano trasformato in una piazza di spaccio, dove stati rinvenuti materiale per confezionare la droga, una pistola replica e munizioni. Nel cuore del Parco Verde è stato anche trovato, e smantellato dalla Polizia metropolitana e dalla polizia di Stato, un altarino della camorra, che era già stato rimosso tre anni fa ma poi è stato ricostruito. L’edicola votiva rappresentava il volto di un pregiudicato ed era il simbolo del potere del clan.

Così come, forse, il possesso di animali esotici: sequestrati alcuni scoiattoli di Prevost e 50 gabbie con uova di uccelli esotici (oltre a dei cuccioli di pastore tedesco). Non sono mancati i controlli agli automobilisti, con contravvenzioni e sequestri di auto. “Il governo Meloni è determinato a riaffermare la sicurezza e la legalità su tutto il territorio nazionale, a partire dalle aree da troppo tempo in sofferenza”, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Soddisfatto anche il vicepremier Matteo Salvini: “Bene così, le persone perbene a Caivano come ovunque chiedono e meritano rispetto, legalità, sicurezza”. Plauso arriva dalle forze di maggioranza, mentre Bonelli dei Verdi parla di “ennesima operazione di propaganda”, anche perchè “la camorra ha avuto tutto il tempo di far sparire quello che non doveva essere trovato”. Secondo Marta Bonafoni, del Partito democratico, la sfida da vincere a Caivano è quella di evitare che “al welfare statale si sostituisca quello criminale”, mentre Sandro Ruotolo, sempre del Pd, osserva che contro la dispersione scolastica non servono sanzioni a i genitori ma più assistenti sociali.

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Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Cronache

Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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