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Big Tech alla prova dei conti, i timori degli investitori

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Big Tech si presenta alla prova dei conti. Nei prossimi giorni Google, Microsoft, Meta e Amazon alzeranno il velo sui risultati del primo trimestre, considerati termometro dell’economia. Le tensioni sul settore bancario nel periodo gennaio-marzo non hanno fermato la corsa dei colossi tecnologici, che hanno superato senza scossoni anche l’incertezza sui piani della Fed per stabilizzare l’inflazione e i timori di recessione. Meta, Nvidia, Microsoft e Google hanno iniziato l’anno in rialzo a Wall Street e, di recente, hanno accelerato la corsa tornando a essere un ‘paradiso’ per gli investitori. Ma il vento in poppa di cui hanno goduto finora potrebbe rallentare trascinandosi dietro l’intero mercato finanziario.

I loro conti del primo trimestre, e soprattutto le stime guardando avanti, saranno determinanti per gli investitori per cogliere segnali su una possibile recessione americana e su come i colossi sono posizionati per affrontarla. Per gli analisti una recessione è ormai inevitabile e la Silicon Valley è considerata un termometro per lo stato di salute dell’economia a stelle e strisce dove l’inflazione, seppur in frenata, si mantiene ben al di sopra del target del 2%.

Nell’esame dei conti l’altro elemento di forte interesse degli investitori è la corsa all’intelligenza artificiale. Con il suo investimento di OpenAI, la società che produce ChatGPT, Microsoft appare in pole position, ma gli altri colossi si stanno affrettando a cercare di recuperare il terreno perso. Nonostante gli allarmi sulle possibili conseguenze dell’IA lanciati da Elon Musk e dall’amministratore delegato di Google Sundar Pichai, gli investimenti nel settore sono in forte aumento e la corsa è attesa accelerare ulteriormente. Le trimestrali saranno anche l’occasione per un bilancio dei tagli finora effettuati. Migliaia di posti di lavoro sono stati spazzati via da Big Tech e l’obiettivo è ora cercare di capire se i tagli sono sufficienti o meno, soprattutto in un contesto di possibile recessione.

I colossi della Silicon Valley hanno assunto a dismisura durante la pandemia per far fronte al boom della domanda. La fine dei lockdown e le riaperture però hanno invertito il trend causando una pioggia di licenziamenti per cercare di contenere i costi. L’aggressiva campagna di rialzi dei tassi di interesse ha fatto il resto: Wall Street ha iniziato a premiare dallo scorso anno le aziende che davano la priorità a distribuire risorse agli azionisti piuttosto che a quelle impegnate a spendere. Un atteggiamento che, con una possibile recessione alle porte, difficilmente cambierà.

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Esteri

Si è suicidata Virginia Giuffre, aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea

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Si è suicidata Virginia Giuffre (nella foto col suo avvocato), che aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea. Lo rende noto la famiglia della donna. La 41enne americana si è tolta la vita nella sua casa in Australia. “Si è suicidata nella sua fattoria dopo essere stata vittima per tutta la vita di abusi e traffico sessuali”, hanno dichiarato i parenti. La Giuffre aveva accusato il defunto miliardario statunitense caduto in disgrazia Epstein di averla usata come schiava sessuale.

Il principe britannico Andrea da parte sua ha ripetutamente negato le accuse di averla abusata quando aveva 17 anni ed è riuscito a evitare il processo pagando un risarcimento multimilionario. “Alla fine il peso degli abusi è così pesante che per Virginia è diventato insopportabile gestirlo”, ha aggiunto la famiglia della donna ricordandone “l’incredibile coraggio e il suo spirito amorevole”. Giuffre lascia tre figli: Christian, Noah ed Emily. Il suo avvocato Sigrid McCawley ha affermato che Giuffre era stata una “cara amica” e una paladina per le altre vittime: “Il suo coraggio mi ha spinto a lottare con più forza, e la sua forza era impressionante”.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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