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Attacco con coltello in Germania, 3 morti e quattro feriti gravi. Assassino in fuga

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La Germania ripiomba nell’incubo degli attentati. Un uomo armato di coltello ha aggredito diversi partecipanti alle celebrazioni per il 650esimo anniversario della fondazione della città di Solingen, nella Germania occidentale, uccidendo tre persone e ferendone altre 4. Poi si è dato alla fuga mentre la polizia ha dato il via a una imponente caccia all’uomo. Secondo le prima informazioni, l’aggressione è avvenuta intorno alle 21.45: alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto un uomo, che sembrava arabo, impugnare il coltello e colpire a caso alcuni passanti a Fronhof, una piazza del mercato nel centro di Solingen dove c’è un palco per la musica dal vivo, allestito in occasione del Festival.

Tre le persone morte sul colpo mentre altre 4 sono in gravissime condizioni, scrivono i media tedeschi e internazionali. L’agenzia tedesca Dpa afferma che la zona dell’attentato è stata subito circoscritta e che diversi agenti di polizia sono attualmente sul posto, pesantemente armati con circa 40 veicoli speciali provenienti da tutta la Renania Settentrionale-Vestfalia. Numerose ambulanze sono state mobilitate mentre le autorità hanno chiesto ai partecipanti al Festival di abbandonare subito l’area e ai residenti è stato imposto di rimanere nelle proprie case ed evitare il centro città. Ad aiutare nella caccia all’uomo è stato disposto anche un elicottero che sta sorvolando la zona mentre sono stati chiusi i principali incroci. Le prime testimonianze raccolte dai media locali parlano di shock fra i presenti.

Philipp Müller, uno dei co-organizzatori del festival, ha spiegato che i servizi di soccorso sono intervenuti e che si teme per la vita dei 9 feriti. Migliaia di visitatori hanno seguito la richiesta di lasciare la piazza con calma e senza lasciarsi prendere dal panico. “La gente è scioccata, ma pacifica”, ha detto Müller. Un giornalista del Solinger Tageblatt ha descritto un'”atmosfera inquietante”. Sotto shock anche il sindaco di Solingen, Tim Kurzbach. “Volevamo tutti celebrare insieme l’anniversario della nostra città e ora dobbiamo piangere morti e feriti. Ho le lacrime agli occhi quando penso a coloro che abbiamo perso. Prego per tutti coloro che stanno ancora lottando per la propria vita”, ha scritto il sindaco su Facebook. Il Festival, che ha preso il via oggi, doveva concludersi domenica, ma gli eventi risultano tutti annullati.

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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