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Aritmia cardiaca, Aguero deve fermarsi: la salute prima di tutto

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Cinque presenze ed un gol, dopo il passaggio della scorsa estate dal Manchester City al Barcellona. Cosi’ Sergio Aguero, 33 anni, ha concluso la carriera, fermato da un problema cardiaco, scoperto “un mese fa”. Ad ufficializzare l’addio e’ stato lo stesso attaccante argentino, in lacrime, durante una conferenza stampa organizzata sul prato del Camp Neu, con il conforto del presidente Joan Laporta. Altri sui colleghi non sono stati altrettanto fortunati ed hanno perso la vita giocando, come Morosini, o in una stanza d’albergo, come Astori. Oppure sono passati da un intervento al cuore per poi ricominciare: fu il caso di Nwankwo Kanu. Che la vita di professionisti super controllati riservi un lato imponderabile l’ha mostrato una volta di piu’ la vicenda di Christian Eriksen, stramazzato in campo durante la partita inaugurale dell’Europeo e salvato dalla presenza del defibrillatore. “Sono qui per dirvi che smetto di giocare – ha esordito Aguero, incapace di controllare la commozione – Ho deciso di lasciare il calcio professionistico” seguendo il consiglio dei medici, “secondo i quali la scelta migliore da fare era quella di fermarmi. Sono orgoglioso della mia carriera. Non so cosa mi aspetta ora nella vita, ma so che molte persone mi amano. E’ un momento durissimo pero’ la salute viene prima di ogni cosa”. “Mi consola il pensiero che l’ultimo gol l’ho segnato al Real Madrid” ha poi aggiunto, finalmente accennando un sorriso. Il 30 ottobre era uscito dal campo al 40′ del primo tempo della sfida con l’Alaves, dopo aver accusato difficolta’ respiratorie e vertigini. Gli accertamenti avevano rivelato un’aritmia cardiaca ed il giocatore era stato messo a riposo per tre mesi.

Il giorno dopo il club aveva comunicato che il ‘Kun’ stava seguendo una “procedura terapeutica” e che, a seconda dei risultati, sarebbero stati valutati i tempi di recupero. Ma il problema cardiaco si e’ dimostrato piu’ grave del previsto. Vincitore della Copa America 2021, grande amico di Lionel Messi e genero per quattro anni di Diego Maradona (aveva sposato la figlia Giannina), Aguero sara’ quindi privato del quarto Mondiale, in Qatar. A portarlo in Europa e’ l’Atle’tico Madrid nel 2003, dopo che si e’ messo in luce all’Independiente. Restera’ cinque stagioni ai ‘colchoneros’, vincendo l’Europa League nel 2010. Vola in Inghilterra ed in breve entra nel mito del Manchester City in cui rimarra’ per 10 anni (2011-2021). Per i Citizens ha segnato uno dei gol piu’ famosi della Premier League, quello che frutto’ il titolo nel 2012 (con Roberto Mancini in panchina), nell’ultima giornata contro il Queens Park Rangers. La partita al 94′ era sul 2-2, risultato che condannava il City al secondo posto dietro i grandi rivali del Manchester United. Ma Aguero si avventa su un pallone perso da Balotelli e realizza il 3-2 che significa vittoria e primo titolo di campione d’Inghilterra dal 1968. Resta il piu’ prolifico marcatore straniero della Premier League con 184 gol. Con la maglia del City ha segnato in tutto 260 reti, vincendo 15 titoli, comprese cinque Premier. In nazionale ha collezionato 101 presenze e 42 reti.

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Futuro da scrivere, Allegri ora pensa a non perdere

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La Juventus continua a non vincere ma la concorrenza non ne approfitta, così i bianconeri sono sempre più vicini all’obiettivo Champions, più facile da quando i posti disponibili sono diventati 5. La squadra di Massimiliano Allegri è al lavoro alla Continassa con la consapevolezza di poter chiudere la questione già domenica sera all’Olimpico: se Vlahovic e compagni dovessero battere la Roma avrebbero il pass in tasca senza preoccuparsi della concorrenza. In alternativa, bisognerà collezionare cinque dei 12 punti a disposizione nelle ultime quattro giornate, sempre che l’Atalanta sesta in classifica (e prima esclusa, ma la Dea può cercare l’altra strada per la Champions vincendo l’Europa League) non commetta passi falsi.

Allegri, però, preferisce non fare nessun tipo di calcolo, anche perché il rendimento della sua Juve non lo permette. Le sole due vittorie in campionato dal 27 gennaio ad oggi rappresentano un bottino troppo misero per basare la corsa Champions sulle “disgrazie” altrui, così a Roma l’obiettivo è la vittoria. E c’è da superare il tabù trasferte, dal momento che i bianconeri non trovano i tre punti lontano dallo Stadium addirittura dal 21 gennaio scorso. Alla Continassa, poi, si cerca di prendere confidenza con l’Olimpico, considerando che sempre dalla Capitale passerà l’altro obiettivo stagionale: il prossimo 15 maggio sarà quello il teatro della finalissima di coppa Italia contro l’Atalanta di Gasperini.

L’appuntamento farà da spartiacque tra le sfide di campionato contro Roma e Salernitana prima e contro Bologna e Monza poi, a quel punto sarà tempo di discussioni sul destino di Allegri. “In questo momento il mio futuro è quello di 20 giorni, da ora a fine stagione, perché abbiamo due obiettivi da raggiungere” diceva il tecnico dopo aver pareggiato contro il Milan. Nel frattempo continuano a rimbalzare voci di divorzio con il tecnico toscano con un anno d’anticipo rispetto al termine del contratto e di un approdo sotto la Mole di Thiago Motta, autore del ‘miracolo’ Bologna, ma ai vertici della società non si vuole sbilanciare ancora nessuno. Sarà un maggio bollente tra campo e futuro in casa Juve, mentre nel quartier generale proseguono i lavori in vista della trasferta contro i giallorossi. Yildiz ha trascorso l’antivigilia seguendo un programma personalizzato, ma dovrebbe riaggregarsi al resto dei compagni giusto in tempo per la rifinitura: lo staff medico è fiducioso, il gioiellino turco non dovrebbe aver problemi a partire con la squadra per la Capitale. Chi, invece, rimarrà sicuramente a Torino è Alex Sandro, frenato da un sovraccarico muscolare al soleo della gamba destra.

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Tonali stop anche in Inghilterra, ma da agosto in campo

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Niente prolungamento di squalifica per Sandro Tonali, che potrà tornare a giocare a fine agosto, come inizialmente stabilito dalla Federcalcio italiana. La FA, la federcalcio inglese, ha dunque deciso di non allungare la sospensione del centrocampista italiano, limitandosi a comminargli uno stop di due mesi con la condizionale per la violazione delle regole anti-scommesse. Una sospensione che Tonali non dovrà scontare se non commetterà nuovamente il reato in questione.

Le autorità inglesi avevano aperto un procedimento a carico del nazionale italiano per una serie di scommesse illecite, all’incirca 50, effettuate tra il 12 agosto, ovvero il giorno del suo debutto in Premier League con la maglia del Newcastle, e il 12 ottobre, quando gli inquirenti italiani lo avevano interrogato a Coverciano, dove si trovava in ritiro con la nazionale. Oltre allo stop di due mesi, che verrà cancellato al termine del prossimo campionato se il reato non verrà commesso di nuovo, la Fa ha inflitto al centrocampista una multa di circa 25mila euro. Una sanzione tutto sommato leggera, favorita dalla confessione dello stesso Tonali che di fatto si era auto-denunciato alla procura sportiva inglese una volta emersa la violazione.

Una ricostruzione dei fatti confermata dalla stessa Fa nel notificare le motivazioni della sentenza: “Tonali ha sempre collaborato con le indagini e ha fornito anche il suo cellulare in modo da dare alla FA tutti gli elementi per trarre le proprie conclusioni. La federazione inglese ha basato la propria indagine sull’autodenuncia di Tonali, segnalando come attenuanti l’esistenza di una squalifica già in essere, quella stabilita dalla Figc, per violazioni che – se commesse in Inghilterra – avrebbero portato ad una squalifica massima di 6 mesi”. Nel corso della sua auto-denuncia, l’ex Milan aveva confessato di aver scommesso anche su quattro partite del suo Newcastle, puntando sempre sulla vittoria, e di aver sempre giocato non per vincere o guadagnare denaro, bensì perché affetto da ludopatia.

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Mercato: su Conte ora c’è il Chelsea, Milan ecco Martinez

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Sono sempre gli allenatori i protagonisti, almeno per ora, del calciomercato in Italia. Ha tenuto banco, per giorni, la questione di LOPETEGUI al Milan, con tanto di hashtag dei tifosi rossoneri contrari all’arrivo dell’ex ct della Spagna. Il quale ha fatto sapere di essere molto contrariato per l’accaduto e ora riflette sulla proposta del Manchester United, mentre al Milan salgono le quotazioni di MARTINEZ, attuale ct del Portogallo, FONSECA e DE ZERBI, che però ha una clausola rescissoria di 14 milioni con il Brighton. E a proposito di club inglesi: il Chelsea avrebbe deciso di esonerare Pochettino a fine stagione, e la prima scelta del patron del club, Todd Boehly, sarebbe CONTE.

Ci sarebbero già stato contatti con l’entourage dell’ex ct azzurro, che con il Chelsea ha vinto il titolo della Premier League nel 2017. Se il ritorno del tecnico leccese ai Blues si concretizzasse, potrebbe tornare a Londra per rimanerci LUKAKU, molto stimato da Conte. Il quale è nei piani anche del Napoli, che però ora potrebbe orientarsi su altri, in primis PIOLI, stimato da De Laurentiis.

Sulla scena è tornato anche MOURINHO, con uno spot in cui allude a Londra, forse non solo come sede della finale di Champions ma anche per un suo possibile futuro (il West Ham cerca un manager per la prossima stagione). A Bologna si registra il crescente interessamento del Tottenham per CALAFIORI e si cerca di risolvere i rebus THIAGO MOTTA, sempre in pole per la Juventus se andrà via ALLEGRI, e ZIRKZEE, per il quale si è rifatta sotto la Juventus. I bianconeri, con il ds Giuntoli, guardano anche a ZHEGORVA, 25enne esterno offensivo della nazionale kossovaro che gioca in Francia nel Lilla. Fonti vicine al giocatore riferiscono dell’interesse della Roma per CHIESA, mentre in casa Lazio si tenterà l’approccio con il Monza per COLPANI. IMMOBILE potrebbe rimanere a Formello, mentre al Milan, che per la difesa segue DIEGO CARLOS dell’Aston Villa (BUONGIORNO del Torino costa troppo), c’è Ibrahimovic che in prima persona sta cercando di risolvere la grana CAMARDA, giovanissimo bomber che ha appena compiuto 16 anni e quindi deve firmare il primo contratto.

L’agente Beppe Riso ha fatto delle richieste che il Milan ritiene troppo elevate, ‘Ibra’ si è arrabbiato, il Borussia Dortmund segue la questione a fari spenti ma con grande interesse. Il Napoli, che cederà OSIMHEN (il Paris SG è la destinazione più probabile), si sta invece muovendo per prendere DAVID dal Lilla e FERGUSON dal Bologna, Quest’ultimo però potrebbe rimanere dov’è perché vorrebbe giocare la Champions. KVARATSKHELIA avrà un adeguamento dell’ingaggio, pare a 4 milioni all’anno, così da poter respingere le lusinghe del Barcellona, al quale è stato proposto VERRATTI, già stanco del calcio del Qatar. Si è mossa anche l’Inter, che ha chiesto al Frosinone informazioni su BRESCIANINI.

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