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La battaglia per l’eredità di Maradona, la società dell’avvocato Morla che gestisce il marchio

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Il ricordo di Diego Maradona è vivissimo, le polemiche fra le varie componenti della famiglia di Maradona non si placano. La sorella del Pibe, Ana, replica alle figlie del campione, Dalma e Giannina, accusandole di aver abbandonato il padre negli ultimi tempi. “Io non ho mai chiesto denaro, altrimenti a quest’ora avrei un condizionatore in casa, invece dei debiti – ha detto Ana Maradona all’emittente Canal 13 -. I miei figli e quelli delle mie sorelle non hanno mai vissuto grazie a Diego. Lui era generoso, ci regalava qualcosa, ma non lo usavamo per vivere. Quindi quelle persone (Dalma e Giannina n.d.r.) stiano zitte e si dimentichino di noi”. “Noi si’ che siamo addolorate – ha detto ancora la sorella di Maradona -, e i soldi non ci interessano perchè, come ho gia’ detto, non abbiamo vissuto grazie a lui. Invece loro senza di lui sarebbero state il nulla, se fossero state figlie di un Juan Perez chi avrebbe saputo di loro? Comunque sono Dalma e Giannina ad essere contro di noi, noi non abbiamo nulla contro di loro”. Secondo la donna, la cosa peggiore è stata che “Diego era stato abbandonato dalle figlie, quando sono venute a vederlo? Mai, e questo possiamo provarlo”.

L’altro capitolo della saga Maradona è quella dell’eredità. E’ stata Jana Maradona, figlia dell’ex fuoriclasse e di Valeria Sabalain, la prima persona ad avviare la procedura per l’eredita’ del padre morto il 25 novembre scorso. Secondo quanto riportano alcuni media locali, e’ cominciato l’iter presso la Camera Civile Nazionale, con numero di protocollo 62.692/20. A presentare richiesta e’ stata appunto Jana, negli ultimi tempi piu’ vicina al padre rispetto alle due figlie che Diego ha avuto dall’ex moglie Claudia Villafane, e che si e’ mossa alla scadenza dei nove giorni dal decesso che sono il termine prima del quale, in Argentina, non si possono fare rivendicazioni. Secondo il ‘Clarin’ nei prossimi giorni si faranno avanti anche Dalma e Giannina, mentre Diego junior starebbe per arrivare in Argentina, proveniente da Napoli. Ora pero’ bisognera’ prima di tutto determinare l’entita’ reale del patrimonio lasciato da Maradona, e quanto spetta a ciascuno dei figli. Tra i quali, quelli riconosciuti, c’e’ anche quel Diego Fernando al quale El Pibe era particolarmente legato e che ha solo sette anni. Il figlio avuto da Veronica Ojeda.  Il vero problema e’ che ai figli legittimi andranno probabilmente aggiunti quelli che Maradona non ha riconosciuto, visto che in Argentina ci sono alcuni casi pendenti presso i tribunali (uno a La Plata) e ci sono poi i tre figli che l’ex campione avrebbe avuto da due diverse donne a Cuba.

Qualcuno scrive anche di una coppia di gemelli nati dopo un flirt con una donna in Spagna. Insomma, un rebus a complicare il quale c’e’ la presenza dell’avvocato Matias Morla, molto vicino a Maradona negli ultimi tempi ma ‘nemico’ giurato di Dalma e Giannina, che ora avrebbe deciso di tutelare gli interessi nel procedimento ereditario dei presunti figli illegittimi. Tra i beni che in teoria dovrebbero dividersi gli eredi si è scoperto esserci anche un container spedito mesi fa da Dubai (dove Maradona ha allenato e vissuto dal 2011 al 2018) e sigillato nella località di Beccar, all’interno di un magazzino delle autorita’ doganali. Li’, giacciono la bellezza di 200 oggetti che sono gia’ stati catalogati in un inventario registrato da uno studio notarile. Fra questi ci sono, oltre a indumenti personali dell’ex fuoriclasse, oggetti autografati e magliette firmate da campioni come Pele’, Ronaldo, Messi, Ronaldinho, Cristiano Ronaldo, Kane e Aguero, strumenti musicali donati da famosi artisti, il pallone di platino con cui Maradona venne omaggiato dalla Fifa, una medaglia commemorativa consegnatagli durante i Mondiali di Russia 2018, due lussuose poltrone donate dagli emiri e una lettera personale inviata e firmata da Fidel Castro. Tutte cose che, se messe all’asta, farebbero la felicita’ dei collezionisti, e frutterebbero cifre molto interessanti.

Sullo sfondo di questa battaglia per l’eredità di Maradona, per l’attribuzione di denaro e beni materiali quasi scompare la figura del famoso avvocato Morla e della sua corte dei miracoli. Gente che ha gestito Diego Maradona negli ultimi anni, ne ha seguito e determinato scelte, l’ha curato e l’ha accompagnato fino alla tomba. Assieme a questo Morla c’è anche un napoletano dal passato burrascoso, transitato per la Calabria dove ufficialmente faceva il pizzaiolo, oggi residente a Dubai (dove per anni è rimasto Diego). Si chiama Stefano Ceci.

Diego Maradona con il suo avocato Matias Morla

Da un primo esame sull’eredita immateriale di Maradona (il nome, un nome che è un marchio globale), sembra confermato che tutti i diritti dei brand Maradona, da “El 10” a “La Mano de Dios” fino a “Diegol”, una sessantina in totale, appartengono a una società (Sattvica) di proprietà di Matias Morla. Chi è costui? È stato l’avvocato di Maradona. In qualche modo il suo ingresso nelle grazie di Maradona sancì l’allontanamento di un altro avvocato, il napoletano Angelo Pisani, amico di Diego Armando Maradona. Pisani, il legale che battagliava per conto di Maradona contro le pretese milionarie del fisco italiano, in questi giorni oltre a ricordare l’amicizia personale col campione ha accusato le persone dell’entourage che circondava Diego di “averlo fatto morire”. Parole forti. Di cui si capirà poi il senso già che c’è una inchiesta in Argentina per omicidio colposo  e possibili rogatorie internazionali in Italia e a Dubai.

Morla, assieme al cognato Maximiliano Pomargo, vice presidente della società, sarebbe titolare del marchio Maradona. Nei documenti ufficiali il nome di Diego Maradona non comparirebbe mai. Dunque potenzialmente nessun erede legittimo o presunto del campione potrebbe accampare diritti su qualunque cosa si faccia che porta il nome di Diego: dalla maglietta celebrativa del Napoli, ai gadget regalati dalla Gazzetta dello Sport, all’uso dell’immagine e del nome di Maradona nell’ultimo film di Paolo Sorrentino, ai contratti firmati con sponsor, alle consulenze internazionali per acquisto di beni da Paesi dell’America Latina e a centomila altre iniziative. Sono soldi. Molti soldi. Montagne di dollari ed euro. È questa la vera eredità del Pibe. Chi sta incassando oggi questi soldi al posto di Diego? Seguire la scia dei soldi porta al vero padrone dell’eredità di Diego Armando Maradona.

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Zelensky ringrazia il Senato americano: un aiuto vitale

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Senato americano per aver approvato 61 miliardi di dollari in aiuti militari ed economici al suo Paese. “Sono grato al Senato degli Stati Uniti per aver approvato un aiuto vitale per l’Ucraina”, ha scritto Zelensky sui social media poco dopo l’ok al massiccio pacchetto di aiuti per Kiev.

“Ringrazio il leader della maggioranza Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questa legislazione bipartisan, così come tutti i senatori degli Stati Uniti su entrambi i lati della navata che hanno votato a favore”, ha continuato il presidente ucraino. “Apprezzo ugualmente il sostegno del presidente Biden e non vedo l’ora che il disegno di legge venga firmato presto e che il prossimo pacchetto di aiuti militari corrisponda alla risolutezza che vedo sempre nei nostri negoziati”, ha aggiunto Zelensky. “Le capacità a lungo raggio, l’artiglieria e la difesa aerea dell’Ucraina sono strumenti fondamentali per ripristinare prima la pace giusta”, secondo il presidente. Gli Stati Uniti sono stati il principale sostenitore militare di Kiev nella sua guerra contro la Russia, ma il nuovo pacchetto di aiuti che include forniture militari vitali era rimasto bloccato per mesi al Congresso americano. L’esercito ucraino si trova ad affrontare una grave carenza di armi e di nuove reclute, mentre Mosca esercita una pressione costante da est.

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Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cina: infondate le accuse Usa di supporto militare a Mosca

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La Cina ha definito “infondate le accuse degli Usa sul sostegno militare” di Pechino alla Russia, impegnata nella sua guerra contro l’Ucraina. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nell’imminenza della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, “hanno presentato una legge sugli aiuti su larga scala per l’Ucraina, lanciando allo stesso tempo accuse infondate contro il normale commercio tra Cina e Russia. Questo tipo di approccio è estremamente ipocrita e del tutto irresponsabile, e la Cina vi si oppone con fermezza”. Sulla questione ucraina, “la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e giusta, ha sostenuto attivamente i colloqui di pace e ha spinto per la soluzione politica”, ha rincarato Wang, per il quale Pechino “implementa costantemente le normative sull’esportazione di beni a duplice uso.

La Cina non è né artefice né parte della crisi ucraina e non ha mai gettato benzina sul fuoco e per questo con accetteremo che altri scarichino la responsabilità o diano la colpa a noi”. Negli ultimi anni, in particolare dall’aggressione di Mosca all’Ucraina di febbraio 2022, Cina e Russia hanno intensificato la cooperazione economica e i contatti diplomatici, portando la loro partnership strategica a livelli elevati, mai raggiunti prima. Pechino ha rivendicato un ruolo neutrale nel conflitto ucraino, ma evitato condanne di Mosca e ha offerto sostegno diplomatico ed economico, facendo schizzare l’interscambio commerciale nel 2023 al record di 240 miliardi di dollari.

Prima dell’imminente visita in Cina del 24-26 aprile, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Pechino sta indirettamente alimentando la guerra in Ucraina con la fornitura di componenti a Mosca usati per espandere le sue capacità militari. “Quando si tratta della base industriale della difesa russa, il principale contributore in questo momento è la Cina”, ha detto Blinken venerdì, dopo l’incontro ministeriale del G7 a Capri, aggiungendo che ciò “permette alla Russia di continuare l’aggressione contro l’Ucraina”.

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