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Cronache

Anziana muore sbranata dai suoi cani nel Modenese

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Uccisa il giorno di Natale dai morsi dei suoi rottweiler, che su Facebook lei stessa definiva affettuosamente ‘i miei due cuori’. Fatali sono stati quei pochi minuti in cui la donna, Iolanda Besutti, imprenditrice in pensione di 68 anni, è uscita da casa, siamo a Concordia sulla Secchia, nel Modenese, mentre all’interno il marito e la figlia continuavano ad occuparsi dei preparativi per l’imminente pranzo, culmine delle festività di questi giorni.

Pochi minuti, pare una decina in tutto, e la tragedia si è consumata con una dinamica che forse nessuno riuscirà mai a ricostruire nella sua interezza. Se ne stanno occupando i carabinieri ed è proprio mentre gli accertamenti del caso dipanavano i primissimi dubbi sulla tragedia natalizia che, dal passato, peraltro recente, è riemerso un altro caso di cronaca che vede al centro proprio gli stessi rottweiler, i cui nomi sarebbero Tor e Birra (hanno 2 e 6 anni): lo scorso 16 febbraio i due cani avevano aggredito un giardiniere di 59 anni che stava potando una siepe nei pressi della stessa casa di campagna. L’uomo aveva riportato gravi ferite alle braccia e alle gambe, tant’è che si erano resi necessari interventi chirurgici complessi a seguito dell’accaduto.

Ieri verso l’ora di pranzo per Iolanda Besutti il destino ha riservato un finale diverso. Pare che la prima a rendersi conto dell’aggressione subita dalla donna sia stata la figlia alla quale la 68enne avrebbe fatto in tempo a dire “non respiro”. L’immediato intervento dei sanitari sul posto, allertati proprio dai famigliari della pensionata, non è stato sufficiente a salvare la vita della donna; i morsi alle braccia, alla testa e al collo non hanno lasciato alcuna possibilità di sopravvivenza: Iolanda Besutti all’ospedale è arrivata morta. I due rottweiler sono stati affidati al canile, poi si deciderà del loro destino. Difficile, come si diceva, dare una spiegazione di quello che potrebbe essere avvenuto ieri, anche perché chi conosceva bene l’ex imprenditrice riferisce dell’amore che la donna provava per i suoi animali di cui la 68enne lasciava puntualmente tracce proprio sui profili social. Gli stessi che oggi ospitano l’incredulità di conoscenti e amici, insieme alla più comune delle domande di fronte ad episodi di questo tipo: “Ma cani del genere sono pericolosi o no?”.

Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) quando la notizia ha cominciato a diffondersi ha preso la parola attraverso una nota: “Noi crediamo sia importante non gettare la croce in maniera frettolosa addosso ai cani e comunque come associazione qualora fosse necessario siamo pronti a garantire il recupero di questi due animali”. Proprio la provincia di Modena nel 2021 è stata teatro di una vicenda che in parte ricorda quanto accaduto a Concordia ieri. Il 12 ottobre di un anno fa, una 89enne, Carla Gorzanelli, entrò per errore in un cortile privato, venendo assalita e uccisa dai morsi di due cani Amstaff. Anche in quella occasione le profonde ferite non lasciarono scampo alla donna.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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Cronache

“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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