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Antonio Conte e il Napoli alla stagione del bis: tradizione vincente da confermare

Dopo il primo anno trionfale, Antonio Conte si prepara al secondo anno sulla panchina del Napoli. Obiettivo: confermare i successi e puntare alla Champions League.

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Cinquanta minuti di ripetute sotto il sole dell’Abruzzo, poi il gesto simbolico: una stretta di mano a ogni calciatore stremato, sdraiato sull’erba. Antonio Conte ha già scolpito la sua impronta sul Napoli, con il consueto mix di rigore e motivazione. Bastone e carota, come nel suo recente libro, diventano la sintesi del suo metodo. L’obiettivo? Replicare quanto di buono fatto nella prima stagione. Anzi, superarsi.

Un bis che fa storia

Conte è uomo da impatto immediato, ma il secondo anno racconta spesso una storia ancora più solida. Lo ha fatto alla Juventus, vincendo scudetto e Supercoppa nel 2012-13, costruendo una corazzata. Lo ha fatto anche a Milano, portando l’Inter allo scudetto nel secondo anno. E persino al Chelsea: stagione meno brillante in Premier ma con la conquista della FA Cup, sua prima coppa nazionale da allenatore.

Esperienze, successi e separazioni

Ogni secondo anno di Conte è stato segnato da un trofeo, ma anche da addii improvvisi. Dopo il trionfo con l’Inter, lasciò per divergenze con la società. Idem al Chelsea, idem al Tottenham, dove il secondo anno si concluse tra problemi personali e crisi di risultati. Ma ovunque abbia lasciato, l’impronta era chiara: Conte migliora, valorizza, vince.

L’anno bis a Napoli

Ora la sfida si chiama Champions League. Il Napoli vi ritorna dopo un biennio di alti e bassi, e per De Laurentiis è tempo di puntare in alto. Conte lo sa e non si nasconde: sarà difficile, ma la tradizione del suo secondo anno fa ben sperare. In Italia lo scudetto si è fatto imprevedibile – negli ultimi sei anni, quattro squadre diverse hanno vinto il titolo – ma il Napoli vuole esserci ancora.

Tra coppe e continuità

Coppa Italia e Supercoppa vanno onorate, come richiesto dal presidente. E anche se il calendario sarà fittissimo, un trofeo nella stagione del bis sarebbe il segnale perfetto: continuità e ambizione. Per Conte sarebbe l’ennesima conferma della sua formula vincente, per il Napoli un modo per allungare la scia di successi.

Il mantra resta uno: “Amma faticà… Again”

Lo ha detto con il suo solito piglio: si riparte dal lavoro, dalla fatica. Perché dopo le nuvole d’oro dello scudetto, servono piedi per terra e spalle larghe. La città è con lui, i numeri sono dalla sua parte. E ora si ricomincia: Conte e Napoli, stagione due.

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Napoli, doppio colpo dalla Spagna: arrivano Juanlu Sanchez e Miguel Gutierrez

Juanlu Sanchez e Miguel Gutierrez sono i nuovi terzini del Napoli: il club accelera sul mercato per soddisfare Conte. Raspadori verso l’Atletico Madrid.

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Napoli torna agli spagnoli. E lo fa con un doppio innesto di qualità: Juanlu Sanchez (nella foto sotto) e Miguel Gutierrez (nella foto in evidenza), uno per fascia, pronti a mettersi al servizio di Antonio Conte. L’accelerazione improvvisa ha sbloccato una fase di apparente impasse: il club azzurro cambia marcia sul mercato e si prepara a completare il pacchetto difensivo.

Juanlu Sanchez

Juanlu ha scelto Napoli

Il primo ad arrivare sarà Juanlu Sanchez. Il terzino destro del Siviglia, nonostante gli interessamenti di Wolverhampton e Everton, ha deciso: “Preferisco Napoli”. Decisivo l’incontro con i dirigenti andalusi e i suoi agenti, che ha spinto il Siviglia ad accettare l’offerta partenopea: 17 milioni di parte fissa, senza bonus e senza percentuali sulla futura rivendita. Mancano solo gli ultimi dettagli sulle modalità di pagamento, ma l’accordo è definito.

Gutierrez verso la sinistra

Per Miguel Gutierrez, invece, serve una manovra simile con il Girona. Anche lui ha detto sì agli azzurri, rifiutando Marsiglia e Premier. Il prezzo si aggira sui 20 milioni, metà dei quali finirà al Real Madrid, suo club d’origine. Il Napoli ha la priorità e spinge per chiudere il prima possibile, consegnando così a Conte un terzino sinistro moderno e offensivo.

Centrocampo in attesa

Definite le corsie laterali, si guarda ora al centrocampo. Il nome caldo resta Miretti, mentre Musah resta sullo sfondo. Si fa strada anche Fabbian, profilo molto gradito al club: primi sondaggi con il Bologna, ma nessuna trattativa concreta al momento.

Raspadori verso Madrid

Capitolo cessioni. Resta viva la pista che porta Raspadori all’Atletico Madrid: il Napoli apre a una cessione da 35 milioni, cifra utile per reinvestire su un nuovo esterno offensivo. In parallelo, si monitora la situazione di Grealish, in trattativa con l’Everton, e quella di Kevin dello Shakhtar, talento classe 2002: un eventuale arrivo che potrebbe mettere in discussione il futuro di Spinazzola.

Uscite e movimenti secondari

La scelta di puntare forte su Juanlu è legata anche alla partenza imminente di Zanoli, conteso da Bologna e Udinese. Quest’ultima potrebbe chiedere un pacchetto con Cheddira, che intanto ha raggiunto il ritiro per coprire l’assenza di Simeone. In uscita anche Sgarbi (già a Pescara), Ambrosino (atteso alla Cremonese), Coli Saco e Obaretin (Empoli in pole).

Ultimi giorni caldi

La prossima settimana sarà cruciale per completare i movimenti e consegnare a Conte una rosa definitiva per l’inizio ufficiale della stagione. Il mercato azzurro, ora, è tornato a correre.

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McTominay candidato al Pallone d’Oro 2025: l’indiscrezione fa sognare Napoli

Scott McTominay nella lista dei candidati al Pallone d’Oro 2025: l’indiscrezione arriva dall’Inghilterra. Il centrocampista del Napoli decisivo nello scudetto azzurro.

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Questione di ore. France Football si appresta ad annunciare la lista definitiva dei finalisti per il Pallone d’Oro 2025, ma dall’Inghilterra rimbalza una notizia clamorosa: Scott McTominay è tra i candidati. Lo riporta “The Independent”, confermando un’indiscrezione che sta già facendo sognare Napoli e il suo popolo.

I numeri che contano

L’ex Manchester United ha chiuso la sua prima stagione in azzurro con 13 gol e 6 assist in 39 presenze, prestazioni che lo hanno reso protagonista assoluto del campionato. Ma soprattutto ha firmato il gol più importante: la rovesciata decisiva che ha consegnato lo scudetto al Napoli. Una prodezza che ha fatto il giro del mondo e che, insieme al premio di Player of the Year della Serie A, ha consacrato la sua stagione.

L’uomo delle partite che contano

McTominay non ha brillato solo per quantità e qualità, ma per tempismo e leadership: è stato l’uomo che ha sbloccato più partite nella stagione azzurra, ben otto. Da quando è arrivato in riva al Golfo, alla fine dell’estate 2024, ha scalato le gerarchie di Conte diventando insostituibile. Una presenza costante, decisiva in ogni fase di gioco.

Dall’ombra al mito

Con carattere, fisicità e sangue freddo, McTominay ha saputo imporsi anche senza il palcoscenico della Champions, dimostrando che il talento e l’impatto contano più del contesto. È il simbolo del calcio totale di Conte: efficace, generoso, letale. E ora il suo nome viaggia sulla scia dei grandi, al pari di Osimhen e Kvaratskhelia, ultimi azzurri a entrare nella top list del Pallone d’Oro.

Un riconoscimento storico

Per la Scozia sarebbe un ritorno dopo 61 anni: l’ultimo scozzese a vincere il Pallone d’Oro fu Denis Law nel 1964. Per il Napoli sarebbe invece un segnale fortissimo: anche senza le coppe, l’impatto di un suo giocatore è riuscito a farsi sentire a livello planetario. E per McTominay, già idolo dei tifosi azzurri, anche solo l’inserimento nella lista è una consacrazione.

Il futuro resta azzurro

Corteggiato da mezza Europa, il Napoli se lo tiene stretto. Perché Scott è un gol al novantesimo, una garanzia assoluta. E mentre i tifosi aspettano la conferma ufficiale, una cosa è certa: la rovesciata scudetto è già nella storia, ora potrebbe entrare anche nella leggenda del calcio mondiale.

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Napoli, boom per la nuova maglia: sold out tra Trentino e Abruzzo

La nuova maglia del Napoli è un successo travolgente: code nei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro, esauriti i prodotti in store e online. Una nuova cultura del tifo cresce con EA7.

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Dalle valli del Trentino alle colline abruzzesi, il Napoli veste d’azzurro ovunque. Nei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro è impossibile camminare per strada senza incontrare qualcuno con la nuova maglia del Napoli. Un fenomeno travolgente che va ben oltre lo scudetto cucito sul petto: è una nuova forma di tifo, una cultura che si rafforza. Il ritiro non è solo calcio, ma anche business e identità.

Boom di vendite, anche online

La prima maglia azzurra ha superato ogni aspettativa. Le vendite hanno mandato in tilt le piattaforme online nelle prime ore dal lancio, mentre nei due punti vendita di Castel di Sangro – stadio Patini e Palazzetto dello sport – si registrano file continue. Esaurita in poche ore anche la seconda maglia, quella bianca, ricca di simboli della città: ogni rifornimento finisce in tempi record.

La nuova cultura del tifo

Un tempo vedere tifosi italiani con la maglia ufficiale allo stadio era raro. Oggi, anche in Serie A, si assiste a un cambiamento radicale: come in Inghilterra o in Germania, le maglie ufficiali diventano simbolo di appartenenza. Il Napoli è tra i protagonisti di questa rivoluzione. L’accordo con EA7 e il percorso di autoproduzione delle divise, avviato con coraggio anni fa, oggi porta frutti concreti: qualità, originalità e identità.

Dietro il successo: Valentina De Laurentiis e Tommaso Bianchini

A guidare questa trasformazione c’è una coppia chiave: Valentina De Laurentiis, figlia del presidente, e Tommaso Bianchini, direttore generale dell’area business. Insieme hanno ripensato il modo in cui il Napoli comunica e vende la sua immagine. Bianchini ha portato metodi appresi nel mondo del basket, Valentina ha messo mano a ogni dettaglio operativo, anche durante i ritiri, dove è spesso presente nei magazzini per coordinare il lavoro.

Allenamento e merchandising: lo stile fa scuola

Anche la nuova training collection ha conquistato i tifosi: colori accesi, dettagli originali e un richiamo quasi “supereroistico”. Uno stile deciso, che punta al cuore degli appassionati. Il Napoli continua così a crescere non solo in campo ma anche nella percezione globale del suo brand.

Una maglia che racconta Napoli

Non è solo questione di estetica. Ogni maglia, ogni dettaglio, racconta una storia, quella di una città che ha ritrovato orgoglio e identità. E i numeri parlano chiaro: è boom ovunque, in ogni angolo d’Italia e del mondo. L’azzurro è diventato colore di tendenza. E non solo per chi ama il calcio.

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