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Cronache

 A 84 anni la seconda laurea, ora pensa alla terza

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A 84 anni è stata proclamata dottoressa in Giurisprudenza con voto 90 su 110 e il plauso della commissione. Festa oggi per Maria Edda Cavuoto di Montesarchio, in provincia di Benevento, laureatasi presso l’Università Federico II di Napoli con una tesi in diritto ecclesiastico dal titolo ‘La libertà di coscienza’. Ad accompagnarla la figlia Amelia, il genero e la nipote. Il momento della proclamazione è stato accompagnato dall’applauso degli altri laureandi e delle loro famiglie.

“Non è stata più difficile della prima laurea – ha detto Maria Edda, lasciando l’aula – quando le cose si fanno con piacere non sono difficili e il diritto ecclesiastico mi ha sempre appassionato”. La neo dottoressa è già laureata in Lettere, titolo grazie al quale è stata insegnante di materie umanistiche alle scuole medie. Maria Edda – che nel corso della sua vita è stata anche tenente della Croce rossa – non ha alcuna intenzione di fermarsi è già pensa alla prossima laurea, probabilmente in Scienze politiche.

“La politica mi è sempre piaciuta – ha raccontato – e al mio paese sono stata consigliere comunale”. Il traguardo di oggi significa il coronamento di un sogno. Da ragazza infatti avrebbe voluto iscriversi a Giurisprudenza con l’obiettivo di diventare magistrato ma allora – come ha raccontato la figlia – “i tempi non lo permettevano”.

E così quando ha potuto Maria Edda ha ripreso in mano i libri, si è iscritta alla facoltà ed ha affrontato i 21 esami che la separavano dal titolo in dottoressa in Giurisprudenza che tanto aveva desiderato. Nemmeno la pandemia da covid l’ha fermata. Ha aspettato che gli esami tornassero in presenza perché, sebbene gliene mancassero soltanto due alla laurea, non li ha voluti sostenere online: lei li voleva discutere guardando negli occhi i docenti senza mezzi di intermediazione. E oggi ha raggiunto il suo obiettivo, che tuttavia non sarà festeggiato con la tradizionale festa di laurea perchè – ha spiegato la figlia Amelia – “per lei oggi è una cosa normale, non pensa di aver fatto nulla di eccezionale”.

A seguirla nel suo percorso di preparazione della tesi è stata la professoressa Maria D’Arienzo cha ha sottolineato “la dedizione e l’impegno” della sua studentessa. “Accompagnarla nel percorso di tesi – ha affermato la docente – è stato stimolante e arricchente dal punto di vista professionale e umano. Per noi della cattedra è stata un dono perché ha portato energia positiva, confermando che l’università è un luogo di culturae di confronto e non soltanto di formazione per la professionalizzazione”.

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La Procura di Milano chiede di processare la ministra Santanchè per truffa

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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.

La richiesta di processo segue la chiusura delle indagini su questa tranche del “pacchetto Visibilia” che era arrivata il 22 marzo. Così come l’avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla senatrice di FdI e ministra del Turismo, il compagno Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid.

L’aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori.

A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”, come Federica Bottiglione, l’ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. Nel mirino dei pm pure le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto a quelle dello stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per ‘note spese'”. L’unico a farsi interrogare dopo la chiusura indagini è stato Concordia. La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio, assieme ad altre 16 persone e tre società, nella seconda tranche del “pacchetto Visibilia”, anche questa già chiusa e per la quale nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

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Ancora frane e pioggia, ma il maltempo ha le ore contate

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Ultime e ore di pioggia e maltempo sulla penisola, nel weekend torna la primavera con il sole e temperature primaverili. La pioggia ha, infatti, continuato imperversare nel Nord Italia, soprattutto sui settori alpini e sul Friuli Venezia Giulia. In Liguria la frana di un enorme masso – causata dalle forti precipitazioni di ieri – ha portato alla chiusura della strada statale 532 di Sestri Levante con notevoli disagi per lavoratori e studenti pendolari. In Lombardia, il Centro funzionale monitoraggio rischi, ha diramato un’allerta codice giallo per il rischio idrogeologico, a causa dei “rovesci sparsi e locali temporali dapprima a ridosso dei settori prealpini e successivamente anche su parte della pianura”. Situazione simile anche al Centro, con forti precipitazioni nella mattinata su Umbria, Toscana e Lazio.

Il pomeriggio, tuttavia, ha visto le precipitazioni spostarsi sulle regioni adriatiche – Marche, Abruzzo e Puglia – con anche occasionali grandinate che si sono alternate a sporadiche schiarite. Al Sud, invece, la pioggia ha colpito soprattutto la Campania, la Calabria Tirrenica e la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno visto un tempo in gran parte soleggiato. Saranno proprio le isole, nel fine settimana, a beneficiare maggiormente del ritorno del bel tempo. Le temperature massime, infatti, toccheranno i 30 gradi in Sardegna e i 28 in Sicilia.

Sul resto della penisola – nonostante un notevole miglioramento delle condizioni metereologiche – le temperature faticheranno a salire sopra i 22-23 gradi. In particolare, nella giornata di sabato, il sole splenderà sia al Nord che al Sud. Al Centro, invece, il bel tempo sarà prevalente, ma con alcuni possibili rannuvolamenti sulle regioni adriatiche nel corso della mattinata. Nella giornata di domenica il clima si manterrà gradevolmente primaverile e soleggiato in tutta Italia. Le uniche zone interessate da possibili rannuvolamenti e occasionali precipitazioni saranno i settori alpini e la Toscana settentrionale. Tra mercoledì e martedì della prossima settimana torneranno, invece, le piogge al Centro-Nord e progressivamente nel meridione con un leggero calo termico. Solo in prossimità del weekend del 11-12 maggio si potrebbe vedere una stabilizzazione del meteo con un sensibile aumento delle temperature.

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Donna muore dopo intervento al San Martino, indaga procura

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donna in ospedale

La procura di Genova indaga per la morte di una donna di 71 anni dopo un intervento all’ospedale San Martino. Il sostituto procuratore Giancarlo Vona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e nelle prossime ore verrà disposta l’autopsia per chiarire cosa sia successo. La donna doveva essere operata per l’asportazione di una neoformazione pelvica.

L’intervento è stato eseguito il 29 aprile nel reparto di ginecologia. Nel corso dell’operazione le sue condizioni sono precipitate ed è stata trasferita d’urgenza in Rianimazione, dove poi è morta. È stata la stessa direzione sanitaria a segnalare il decesso in procura. “C’è una indagine in corso – fanno sapere dall’ospedale – e non possiamo dire nulla. Per questa ragione siamo a disposizione delle autorità competenti”.

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