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Cronache

Nonnina uccisa a Riccione, il nipote confessa: arrestato

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E’ stato il nipote, Alessio Berilli, ad uccidere Rosa Santucci 88 anni, originaria di Macerata Feltria (Pesaro-Urbino), ma residente a Riccione. L’uomo, 42 anni e’ stato arrestato questa sera dai carabinieri di Riccione dopo aver confessato nel corso di un lungo interrogatorio alla presenza del magistrato Luca Bertuzzi e dell’avvocato difensore Stefania Lisi. Le accuse sono di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e ora si trova agli arresti detenuto in ospedale a Rimini nel reparto di Psichiatria. Secondo quanto confessato dal 42enne, avrebbe aggredito la nonna durante un litigio conficcandole un dito in un occhio. L’anziana e’ quindi caduta a terra riportando un trauma cranico probabilmente fatale. La donna quando sono arrivati i paramedici del 118 e i carabinieri, questa mattina verso le 11.40 nell’appartamento della villetta bifamiliare di via Chieti a Riccione, era distesa a terra nel corridoio con una profonda ferita ad un occhio. Nessun segno di effrazione, ne’ arma, ne’ oggetto contundente sulla scena. La principale ipotesi degli investigatori, dopo il primo esame da parte del medico legale, era stata subito quella di omicidio sulla cui dinamica pero’ vi erano ancora dei lati da verificare. A cominciare dalle prime dichiarazioni rilasciate dal nipote della vittima. “Stavamo giocando poi lei si e’ sentita male ed e’ caduta”, aveva raccontato sulle prime ai carabinieri. Il suo racconto non sembrava credibile fino in fondo tanto che dopo un primo interrogatorio nel pomeriggio, l’uomo era stato trattenuto in caserma a Riccione dove nelle ore serali e’ stato nuovamente sentito dal magistrato e alla fine dichiarato in arresto. Sara’ comunque l’autopsia a chiarire meglio le cause della morte anche se non sara’ facile capire se Rosa Santucci fosse gia’ stata colpita fatalmente prima che il suo corpo toccasse terra. Cosi’ come e’ da chiarire il movente del litigio tra nonna e nipote e quindi dell’aggressione. Secondo quanto emerso, il nipote riteneva l’anziana responsabile dei propri malesseri, e dopo aver discusso con la nonna e averla spinta a terra, e’ corso da una vicina di casa per chiedere aiuto. La vicina ha poi chiamato il 118. I paramedici una volta sul posto e costatato il decesso hanno quindi allertato i carabinieri. “Una famiglia tranquilla, e lui il nipote non avrebbe fatto male ad una mosca. Cio’ che e’ accaduto e’ una tragedia per una famiglia onesta e ben voluta”. E’ il commento di un vicino di casa della famiglia di Rosa Santucci, un’anziana molto attiva in parrocchia e nel vicinato. Nessuno poco prima del fatto ha raccontato di aver sentito urla o la donna litigare con qualcuno. La pensionata divideva l’appartamento col nipote e la villetta a schiera con altri parenti, tanto che non rimaneva molto tempo da sola. “In questo momento di profonda tristezza, il mio primo pensiero e’ stato per la famiglia che ha perso una persona tanto cara in circostanze cosi’ tragiche” – ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi.

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Cronache

Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Cronache

Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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