Collegati con noi

Cronache

Il becchino canterino e il pestaggio dentro il cimitero di Poggioreale

Pubblicato

del

È sempre lui. Si chiama Salvatore Palumbo. È un becchino o schiattamuorto (così si dice a Napoli) con la passione della canzone. Lo chiamano o meglio si fa appellare col soprannome di Totore ‘o cardillo (il cardellino, ndr). Un anno fa fu beccato  che cantava a squarciagola dentro un carro funebre. Attaccato sui social davanti a certe scene disgustose, lui si difese dicendo che viveva un incubo. “Ho sbagliato, chiedo scusa e mi vergogno. Ma davvero ho sentito cose che non erano assolutamente vere”. Salvatore si è detto turbato. In questi giorni, quando il video in cui canta con la bara alle spalle e’ diventato virale sui social, ha dovuto cancellarsi da Facebook.

“Lo ripeto ho sbagliato, ma ho sentito tantissime cose non vere sul mio conto che hanno ferito me e la mia famiglia. La prima e’ che quella bara che si vede nel video non era piena. Non c’era nessun morto in quel carro funebre. Doveva essere uno scherzo, un gioco di cui ora mi pento, che mi ha creato tantissimi problemi” racconta turbato Salvatore Palumbo. Manco il tempo di raccontare il suo turbamento che s’è rifatto beccare mentre prende della frutta lungo una strada. Quella frutta è stata tecnicamente trafugata da una appezzamento di terra, forse in Lucania, dove il buon Palumbo s’era recato per portare qualche salma.  Almeno questo è quello che Palumbo che si fa riprendere mentre lo fa, ci fa capire. Ah, la canzone e la raccolta di frutta in campagna, pare di capire, siano frutto della stesso viaggio col carro funebre. Il buon Totore il Cardillo forse accompagnava un vecchietto in Basilicata. E forse chi ha reso pubblico anche questo video è lo stesso che Totore non ama.

Ora ci ricasca. Salvatore Palumbo è il protagonista di una rissa davantial forno crematorio di Poggioreale. Un pestaggio vergognoso, una spedizione punitiva, frutto della presunta rivalità tra due imprese ma anche dal fatto che Palumbo sarebbe stato ripreso da un dipendente di un’altra ditta di onoranze funebri perché riprendeva col cellulare all’interno del forno crematorio. Tutto è immortalato. Se ne occupa la magistratura. Questa volta non se ne esce con le scuse.

Advertisement

Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

Pubblicato

del

Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

Continua a leggere

Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

Pubblicato

del

False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

Continua a leggere

Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

Pubblicato

del

E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto