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Napoli

Comune di Napoli, sì alla manovra di assestamento dopo 14 ore

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Il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato la manovra di assestamento. Il testo e’ passato a maggioranza, con 21 voti favorevoli e 3 astenuti. Ad astenersi sono stati i componenti del gruppo di maggioranza Agora’ che ieri in aula hanno dato un ultimatum al sindaco de Magistris chiedendo un cambio di passo senza il quale sono pronti da settembre a sentirsi liberi di votare soltanto i provvedimenti che condivideranno e riterranno utili. Uno strappo che renderebbe i numeri in aula di de Magistris vicini alla soglia minima che e’ 21. Il si’ e’ arrivato al termine di una seduta durata quasi 14 ore in cui l’aula ha discusso 22 delibere di variazioni di bilancio prima di approdare all’esame della manovra. A illustrare gli aspetti principali del documento contabile e’ stato l’assessore al Bilancio, Enrico Panini. “Si tratta – ha detto – di una manovra sicuramente piu’ leggera rispetto alle precedenti, che prevede risorse per 16 milioni, ottenuti grazie a maggiori entrate dalla Tari, dalla tariffa sulla pubblicita’ e dalla tassa di soggiorno che verranno impiegati per garantire maggiori servizi per welfare, ambiente e scuole”. Tra i punti “principali” della manovra un ruolo rilevante per il recupero del disavanzo entro il 2021 lo riveste il patrimonio. Tra le novita’ spiccano le risorse da destinare all’introduzione dell’interpretariato Lis (linguaggio dei segni) in Consiglio comunale. Panini ha “confermato un utilizzo contenuto del fondo di riserva che non ha richiesto aggiustamenti, anche in relazione alla situazione delle partecipate, rispetto a quanto contenuto nel bilancio di previsione”. L’assessore ha altresi’ ricordato che il Comune resta un ente in piano di riequilibrio pluriennale e che il piano approvato nel novembre 2018 e’ al vaglio degli organi di controllo. Preoccupazione e’ stata espressa dal consigliere del M5s, Matteo Brambilla, in relazione alla necessita’ di attendere il giudizio sul piano di riequilibrio da parte degli organi di controllo ritenuto essere “una spada di Damocle sul futuro della citta’” ed anche dal consigliere della Lega, Vincenzo Moretto, “rispetto alle criticita’ che ancora si registrano sulle dismissioni immobiliari e sul fronte della riscossione, diminuita addirittura del 33 per cento, e sulla capacita’ di incassare le sanzioni”. Approvate anche due mozioni. La prima, presentata dal consigliere dei Verdi Marco Gaudini, impegna sindaco e Giunta a prevedere le risorse necessarie per dotare l’Unità operativa Tutela ambientale di mezzi adeguati per lo svolgimento delle molteplici attivita’, approvata all’unanimità, e la seconda, della consigliera Galiero (Napoli Sinistra in Comune), approvata a maggioranza, che impegna l’amministrazione a recepire i suggerimenti dei revisori e a monitorare il flusso di cassa per consentire il regolare andamento della spesa corrente e il completamento degli investimenti in corso e ad adottare tutte le misure utili a favorire la capacita’ di riscossione delle entrate correnti.

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Cronache

Soldi falsi, ai 4 indagati sequestrati anche tre case e due magazzini

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Sequestro preventivo di beni per un milione di euro emesso dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere e di falsificazione e spendita di banconote contraffatte, già destinatari, di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.

Il provvedimento di sequestro scaturisce da accertamenti economico-patrimoniali che hanno fatto emergere significative incongruenze in un ampio arco temporale, compreso tra il 2004 e il 2022, fra i beni nella disponibilità degli indagati e dei rispettivi nuclei familiari e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte.
Tale circostanza, sintomatica di un’illecita accumulazione patrimoniale protratta nel tempo, è alla base del sequestro preventivo per sproporzione eseguito dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza, avente ad oggetto tre abitazioni ad uso civile e due magazzini siti in Napoli nonché i rapporti bancari e finanziari risultati nella disponibilità degli indagati, anche per interposta persona. È stato inoltre sequestrato un immobile ubicato nel quartiere Pendino di Napoli, costituente la base operativa del sodalizio nonché il luogo utilizzato dagli indagati per lo smercio delle banconote contraffatte.
Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta a circa 1 milione di euro. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i relativi destinatari sono persone
sottoposta ad indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Fiumi di euro falsi da Napoli anche in altri paesi d’Europa, decine di indagati e arresti in Italia e all’estero

Alla banda di falsari clan Mazzarella chiedeva pizzo “a piacere”

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