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I legali della famiglia Esposito, Angelo e Sergio Pisani: la Cassazione ha riconosciuto le intenzioni del criminale De Santis ma…

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Ciro Esposito raccontò la verità prima di addormentarsi per sempre e l’assassino meritava una pena pari al suo vile gesto criminale, sparare senza pietà ad altezza uomo per uccidere senza pietà non meritava gli sconti di pena che ha riucevuto da un sistema giudiziario dal volto fin troppo umano con una belva assetata di sangue. “La Corte di Cassazione – dichiarano gli avvocati Angelo e Sergio Pisani – conferma la nostra prima ed unica tesi difensiva che aveva trovato adeguata giustizia nel processo di primo grado ma poi incompressibili motivazioni e una riduzione di pena per l’assassino di Esposito da parte della corte d’appello di Roma.

Il Palazzaccio. La sede della Suprema Corte di Cassazione in piazza Cavour

Non ci può esser alcuna soddisfazione in situazioni come questa – ripete Angelo Pisani . dove è stato colpito a morte un giovane tifoso, la città di Napoli e lo sport tutto. Ma speriamo – continua –  in un futuro senza violenza e prendiamo atto di questa sentenza perché nelle giuste motivazioni sia esempio per tutti e soprattutto per i più giovani. Noi siamo al fianco della mamma e il papà di Ciro Esposito, una vittima innocente sacrificatosi per salvare altre persone in pericolo-  Ci siamo sempre battuti per difenderne la memoria e la verità dei fatti e finalmente anche la suprema Corte – conclude Sergio Pisani –  pur non potendo correggere la pena inflitta al De Sanctis dichiara che si trattò di omicidio volontario e riconosce l’intenzione criminale di Gastone altro che tentativo di legittima difesa”.

Daniele De Santis sparò per uccidere Ciro Esposito ma resta la condanna risibile a 16 anni di carcere che non sconterà mai, così ha deciso la Cassazione

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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