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Cronache

“Caro killer ti scrivo”, e così l’assassino Igor incontrerà pure le amiche di penna in cella

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“Caro assassino ti scrivo”. Dalla sua cella spagnola, nel carcere di massima sicurezza di Zuera, Norbert Feher, meglio noto come Igor il ‘russo’, è riuscito a farsi degli amici. Anzi amiche, se non addirittura fan, come succedeva anche a Renato Vallanzasca. Il killer già condannato all’ergastolo in Italia per gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri, e arrestato in Spagna per aver ammazzato altre tre persone, da diversi mesi riceve lettere da una donna, Rebeca Sanchez, madrilena e figlia di un militare, che presto potrà anche fargli visita. L’amicizia epistolare, forse propiziata da quel fascino oscuro che a volte suscitano assassini e criminali vari, e’ passata ovviamente sotto la lente d’ingrandimento della direzione del carcere, che fatti i dovuti controlli, concedera’ al killer serbo di incontrare la sua ‘amica di penna’ nelle prossime settimane. La signora Sanchez, pero’, non e’ l’unica a desiderare di conoscere meglio Igor, perche’ c’e’ anche un’altra donna con cui il serbo si scrive da alcuni mesi e che potrebbe avere l’autorizzazione per incontrarlo. Una doccia fredda per Francesca Verri, figlia di Valerio, la guardia ecologica volontaria uccisa da Igor l’8 aprile del 2017: “Non e’ giusto, mi sembra una cosa fuori dal mondo – ha commentato perplessa – non capisco di cosa debbano parlare e mi chiedo per quale motivo qualcuno senta il bisogno di incontrare un uomo del genere”.

In realta’ non e’ certo la prima volta che carcerati ‘illustri’ ricevono lettere da ammiratrici curiose o da donne che vorrebbero spingersi oltre e conoscerli. A Raffaele Sollecito, prima condannato e poi assolto in via definitiva per l’omicidio di Meredith Kercher, diverse ragazze scrivevano mandandogli affettuosi e intensi abbracci. Per non parlare di Pietro Maso, che nel 1991 uccise i genitori con tre amici per avere l’eredita’: a lui giunsero lettere da ragazzine adolescenti da ogni parte d’Italia, alcune perfino con frasi di ammirazione e di apprezzamento per il coraggio e il sangue freddo mostrati durante l’esecuzione dei due poveri genitori. Dopo solo una settimana di carcere, le prime missive arrivarono anche a Ferdinando Carretta, che confesso’ di aver ucciso genitori e fratello nel 1998. I motivi sono diversi, ma sullo sfondo rimane il fascino del criminale. Nel caso di Renato Vallanzasca, ‘il bel Rene”, i biglietti e gli scritti delle sue ammiratrici furono talmente tanti che la moglie, ora ex, li raccolse in un libro dal titolo: “Lettera a Renato”.

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Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Cronache

Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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