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Stop al cibo falso e alle agromafie, a Napoli regalano un Kg di kiwi di Scampia a chi firmerà la petizione Coldiretti

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Eccellenze agroalimentari, biodiversità e percorsi di educazione alimentare per i bambini. E poi impegno, informazione per la trasparenza del cibo che finisce sulle nostre tavole. È la sintesi dell’iniziativa di Coldiretti che questa mattina, domenica 10 marzi, tiene banco a Napoli, nella bella piazza Dante, in occasione dell’inaugurazione del mercato bisettimanale di Campagna Amica. Un chilo di kiwi sarà offerto in omaggio a cittadini e turisti per sostenere la petizione #StopCiboFalso #EatOriginal, che chiede di estendere all’Unione Europea l’obbligo di origine in etichetta. Sotto i #gazebo gialli, nel cuore del centro antico della città, ci saranno i giovani agricoltori. All’ombra del padre della lingua italiana ci saranno con i prodotti a km zero di tutta la regione, tra cui i “Sigilli di Campagna Amica”, simbolo della biodiversità contadina.

Il kiwi, frutto di stagione e antiossidante naturale, proprio nel territorio napoletano raggiunge un altissimo livello di qualità. I kiwi partenopei hanno straordinarie qualità zuccherine, che li rendono molto ricercati in tutta Italia, in particolare al Nord. Tra le migliori aree per la coltivazione del kiwi c’è proprio la zona vesuviana e flegrea. I frutti verdi di Scampia ne sono un esempio e un’eccellenza in terreni dove l’agricoltura è stata costretta ad arretrare dall’invasione del cemento, ma non è scomparsa. A pochi metri dalle famigerate “Vele” gli agricoltori di Campagna Amica coltivano kiwi con certificazione biologica. In Campania negli ultimi cinque anni si registra un incremento costante delle superfici coltivate con il “Kiwi Actnidia”, per cui sicuramente la scelta migliore è quella di comprare kiwi a km zero dagli agricoltori. Oltre all’omaggio del kiwi ci sarà uno spazio dedicato ai bambini, che potranno apprendere i segreti della stagionalità e assistere allo spettacolo “Pulcinella custode dei sapori”, a cura del maestro burattinaio Giò Ferraiolo. Ci sarà anche Mister K, che guiderà i più piccoli alla scoperta delle proprietà straordinarie del kiwi e della stagionalità di frutta e verdura. Ci sarà anche l’english food lab, per imparare i nomi  della frutta di stagione anche in inglese, e il gioco “i legumi della biodiversità”.

“I giovani agricoltori – spiega Veronica Barbati, delegata nazionale e regionale di Coldiretti Giovani Impresa – guardano al presente e al futuro, perché attraverso la raccolta firme a favore di questa petizione oltre ad arginare la diffusione sulle nostre tavole di alimenti di bassa qualità e origine incerta che mettono a rischio la salute, come hanno dimostrato gli scandali alimentari globali dell’ultimo decennio, possiamo garantire lavoro ai giovani e un’agricoltura sostenibile che ha nella biodiversità il suo punto di forza” spiega la Barbati, sottolineando l’impegno Coldiretti nella tutela non già e non solo delle filiera economica contadina quanto piuttosto per la salute dei consumatori.

Veronica Barbati. Da sempre impegnata nella guerra alle agromafie e al cibo falso

“L’etichetta di origine obbligatoria – spiega Barbati – permette di contrastare le agromafie e le grandi multinazionali del cibo che hanno interesse a occultare l’origine delle materie prime. Il nostro Paese ha fatto dell’eccellenza del proprio patrimonio agroalimentare un punto di forza in Europa e nel mondo. L’indicazione obbligatoria di origine permette di riconoscere il vero made in Italy e tutelare il lavoro e i prodotti di qualità dei nostri agricoltori”.

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Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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