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Cronache

Calcio violento, picchiati a Frattamaggiore i calciatori del Mondragone: la squadra casertana si rifiuta di tornare in campo

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Un’aggressione violenta, documentata anche con la foto di uno dei calciatori che ha subito di più con una borsa di ghiaccio sul volto. Infine la decisione di non scendere in campo per il secondo tempo. Sarebbe accaduto – il condizionale è d’obbligo visto che foto e commenti sono spariti da Facebook – a Frattamaggiore nell’intervallo di Frattese- Mondragone, a prenderle i calciatori della squadra casertana che si sono rifiutati di scendere in campo dopo le mazzate.

“La nostra squadra è stata vittima di una brutale e vile aggressione nello spazio antistante gli spogliatoi da oltre 50 persone non identificate, scrivono i dirigenti dell’ASD Mondragone. I calciatori che hanno subito maggiori danni sono stati Luigi Cioce, 20 anni, e Simone Mazzone, 18 anni. Il Mondragone dopo la violenta aggressione subita ha deciso di rifiutarsi di scendere in campo nella ripresa. Una vergogna vera quella che si è consumata questo pomeriggio a Frattamaggiore”.

E pensare che sembrava tutto avviato a un bel pomeriggio di calcio e sport, con i dirigenti dl Mondragone, a scrivere su Facebook che avevano avuto una bella accoglienza, poi la situazione è precipitata quando sull’1-0 la squadra di casa si è ritrovata in dieci uomini. E la Frattese? La squadra di casa poco fa ha scritto su Facebook: “Partita definitivamente sospesa a Frattamaggiore, il Mondragone si è rifiutato di disputare il secondo tempo”.

Il fatto singolare è che foto e commenti sono improvvisamente spariti dal Facebook della squadra di Mondragone.

In serata è arrivato il commento del presidente del Mondragone Calcio, Fabio Del Prete, che ha condannato quanto accaduto:”I ragazzi mi hanno riferito quanto successo durante l’intervallo, stavo in tribuna. Quando sono sceso le due squadre stavano negli spogliatoi. Oggi viviamo una bruttissima pagina di sport. Ho appreso dal capitano e dalla squadra della paura di scendere in campo. Mi spiace per lo sport, facciamo tanti sacrifici e per l’accoglienza. Queste cose non fanno bene a nessuno. Quanto successo oggi non si sposa con la nostra filosofia di sport”. Il capitano Carlo Colella ha messo nero su bianco consegnando all’arbitro il reclamo scritto motivando la decisione del mancato ingresso nel rettangolo di gioco: ”La squadra Asd Mondragone si rifiuta di scendere in campo perché durante l’intervallo siamo stati aggrediti da staff, dirigenti e calciatori. Assurdo che ci attendevano fuori dagli spogliatoi durante l’intervallo 50 persone non in distinta minacciandoci e aggredendoci con calci e pugni. Noi giocatori abbiamo avuto paura di continuare la gara per la tutela della nostra integrità fisica. I giocatori Cioce e Mazzone hanno subito forti contusioni in seguito all’aggressione con calci e pugni”.

La versione della Frattese, invece, è ben diversa. Per la squadra napoletana “All’ingresso dell’area antistante gli spogliatoi, sotto gli occhi di arbitro, assistenti, commissario di campo e autorità di pubblica sicurezza, si accendeva un diverbio verbale, acceso ma non violento, a seguito del quale il calciatore del Mondragone Baratto veniva espulso. Nonostante il nervosismo, è bene precisare, nell’occasione non si è reso necessario l’intervento di nessuna autorità presente, tantomeno di Croce Rossa e del personale medico-sanitario. Nessun calciatore o dirigente della società ha aggredito fisicamente gli avversari, per i quali questa società nutre profonda stima e rispetto, come testimoniano le rispettive accoglienze riservate dai Presidenti di Frattese e Mondragone, Rocco D’Errico e Fabio Del Prete”. Ed ancora: “È per questi motivi che la decisione di abbandonare la gara – presa tra l’altro contro la volontà di direttore di gara e commissario di campo, i quali ritenevano ci fossero tutti i presupposti per continuare la partita – da parte del Mondragone ci ha lasciati stupiti e con un profondo senso di sconfitta. Foto social che millantano presunte aggressioni fisiche, dichiarazioni pesanti e gravemente lesive dell’immagine di una intera società, ci fanno male e ci lasciano interdetti”. 

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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