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Il Manchester City di Pep Guardiola seppellisce sotto 6 gol il Chelsea di Maurizio Sarri

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Una lezione, da quel Pep Guardiola che stima cosi’ tanto, che Maurizio Sarri forse non dimentichera’ mai. Il Manchester City asfalta il Chelsea con un risultato ‘tennistico’, un 6-0 che seppellisce i sogni di gloria dei Blues guidati dal presunto ‘maestro’ venuto dall’Italia e rilancia i Citizens in vetta alla pari con il Liverpool. Sarri l’ha presa talmente male che a fine partita si e’ infilato immediatamente nel tunnel che porta agli spogliatoi, senza attendere Guardiola per stringergli la mano, come si usa fra i manager del calcio inglese. A ricevere un abbraccio dal tecnico del City, rimasto sorpreso dall’atteggiamento del collega, e’ stato cosi’ Gianfranco Zola, l’ex idolo che ora fa il vice allenatore. Contro un Chelsea che sembrava una squadra di allievi contro una di ‘grandi’, il City ha impiegato soltanto 25 minuti per chiudere il match, andando sul 4-0 con due reti di Aguero (sulla seconda e’ stato imperdonabile l’errore di Barkley) e una a testa per Sterling e Gundogan. Nella ripresa ancora Aguero, su rigore (per lui hat trick con relativo pallone portato a casa), e Sterling hanno dato al risultato sembianze piu’ da Wimbledon che da Premier League. E’ stata un’umiliazione totale, una disfatta che il Chelsea non subiva da 28 anni, da quando perse 7-0 contro il Nottingham Forest ma quelli erano altri tempi. Adesso e’ l’era di Roman Abramovich e di Marina Granovskaia, coppia patronale e dirigenziale venuta dalla Russia che non tollerera’ altre brutte figure. Sarri, divenuto oggi su media e social targati Gb il profeta del ‘sorry ball’, non ha alibi, per togliergli l’ultimo e’ stato accontentato a gennaio con l’acquisto di Higuain e la sua esperienza londinese potrebbe avere vita breve, anche se adesso c’e’ una sfida di Europa League in programma giovedi’ e quindi non c’e’ il tempo di cambiare. Ma l’addio a fine stagione se manchera’ la zona Champions e’ gia’ certo: il tecnico umiliato oggi da Guardiola si dia quindi una regolata, e cerchi di evitare altri Ko cosi’ pesanti. “In settimana la sensazione era buona, ma il gol preso dopo tre minuti ci ha messo in difficolta’. Poi certo abbiamo fatto una serie di errori contro gli avversari sbagliati”. Maurizio Sarri non nasconde l’amarezza per la debacle del suo Chelsea col City: il Manchester di Pep Guardiola ha sconfitto i Blues 6-0, un risultato negativo storico per la squadra londinese. “Loro sono straordinari, fanno un gioco di livello altissimo – ha detto l’ex tecnico del Napoli ai microfoni di Sky -. Noi dovevamo solo rimanere dentro al match, cosi’ si poteva dargli un andamento diverso. Invece c’e’ stato il black out e siamo andati in totale confusione”. Quanto ai timori che un ko del genere possa avere sul futuro di Sarri sulla panchina del Chelsea, il toscano non si sbilancia. “Se chiama il presidente Abramovich sono contento visto che non chiama mai… Non so cosa aspettarmi”. E del match, oltre al punteggio tennistico, non e’ passato inosservato il mancato saluto di Sarri a Guardiola al fischio finale. “Non mi ha visto, capisco la situazione, ho un bellissimo rapporto con lui” chiarisce lo spagnolo a cui fa eco Sarri: “Non l’ho visto e sono uscito, non c’e’ niente da spiegare”.

 

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L’America’s Cup 2027 a Napoli: “Città fantastica, luogo magico”

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Tutto inizia con una telefonata partita dalla Presidenza del Consiglio a Roma nell’ottobre 2024 e diretta ad Auckland, in Nuova Zelanda: “Cosa bisogna fare per portare la Coppa America in Italia?”. All’altro capo del filo Grant Dalton e Leslie Ryan, rispettivamente CEO ed Event Director dell’America’s Cup. Le risposte sono immediate, precise: un dossier dettagliato, garanzie economiche, spazi adeguati. A sorpresa, Napoli batte Atene e conquista l’evento.

Il momento decisivo? Lo racconta il sindaco Gaetano Manfredi: “Quando vidi brillare i loro occhi a Posillipo guardando Bagnoli, capii che era fatta”.

Mack Dalton: “Napoli ha un appeal pazzesco”

A raccontare i retroscena dell’organizzazione è Mack Dalton, neozelandese trentenne, responsabile delle sponsorizzazioni e “apripista” della macchina America’s Cup. Vive a Napoli da maggio e ha scelto il Vomero come base operativa: «Non troppo turistico, accogliente, centrale rispetto al Castel dell’Ovo, al lungomare e a Bagnoli, dove nasceranno le basi».

Si è innamorato della città, ascolta Pino Daniele dal balcone e definisce Napoli in una parola: “Amazing”. Il traffico lo definisce “folle ma funzionale”, il tono della gente “vivace ma caloroso”. E del cibo dice: “Torneremo tutti più grassi”.

Bagnoli come Valencia: la sfida della rigenerazione

L’America’s Cup sarà ospitata a Bagnoli, trasformata in una cittadella della vela da mille persone. L’obiettivo? Far vivere l’evento dentro la città, non calarlo dall’alto. Proprio come successe a Valencia, ritenuta ancora oggi una delle edizioni più belle perché costruita da zero. “Quando finirà, un pezzo di cuore resterà qui”, confessa Dalton.

Lavoro e opportunità: caccia a tecnici ed esperti

Oltre allo spettacolo sportivo, l’America’s Cup porta lavoro. È partito un bando per ingegneri, esperti in meccanica, idraulica, meccatronica e robotica, ma anche per figure di collegamento sul territorio. La sinergia con il Comune e il Governo è totale. “Abbiamo avuto un’accoglienza straordinaria da Manfredi, Abodi e Sport e Salute”, spiega Dalton.

Le regate preliminari coinvolgeranno anche la provincia

Le prime regate preliminari nel 2026 potranno svolgersi anche in altre località della Campania, per valorizzare l’intero territorio. Intanto, a settembre 2025 arriveranno le prime 250 persone. Poi, sarà un crescendo. Velisti, famiglie, scuole, appartamenti: Napoli si prepara a vivere l’evento per un anno e mezzo.

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Calciomercato Napoli, assalto a Ndoye e sogno Nunez: il punto sulle trattative

Grealish verso Newcastle, salta il colpo glamour.

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Non è bastato l’intervento di Kevin De Bruyne per convincere Jack Grealish: l’esterno inglese, fuori dal progetto di Pep Guardiola, è praticamente un giocatore del Newcastle. Il Napoli si era informato, aveva sondato la situazione, ma fin dall’inizio le distanze economiche sono apparse incolmabili.

Ndoye resta il primo obiettivo: il Bologna resiste

Il vero nome caldo per l’estate azzurra è quello di Dan Ndoye. Il Bologna non fa sconti: 40 milioni la valutazione del ds Sartori, senza contropartite tecniche. Il Napoli non intende superare quota 35 milioni, ma la volontà del giocatore di accettare solo la destinazione partenopea spinge verso l’intesa. Le parti si parlano, ma servirà ancora tempo. Nel frattempo, il Napoli tiene viva anche la pista Beukema, pur senza priorità.

Manna lavora su più tavoli: occhi anche su Lucca e Juanlu

Il ds Giovanni Manna è al lavoro anche su altri fronti. Ha contattato l’Udinese per Lorenzo Lucca, cercando di far abbassare la richiesta da 30 milioni. In parallelo, prosegue il pressing per Juanlu del Siviglia, ma gli andalusi aspettano un rilancio oltre i 15 milioni già offerti. Più vicino invece il prestito di Rafa Marin al Villarreal: l’operazione, rinviata a gennaio, ora può chiudersi.

Nunez si propone: il Napoli vuole provarci

Il sogno si chiama Darwin Nunez. L’attaccante uruguaiano, pagato 100 milioni dal Liverpool, gradirebbe la destinazione Napoli. L’ostacolo è il prezzo: i Reds non vogliono scendere sotto i 50 milioni. Servirà un vertice diretto, senza intermediari. Ma il Napoli sa che l’opportunità è unica e proverà a capire fino a che punto può spingersi.

De Laurentiis ci prova per Lookman e Scalvini

C’è poi l’asse caldo con l’Atalanta, alimentato dal buon rapporto tra De Laurentiis e Percassi. I nomi in ballo sono quelli di Lookman e Scalvini, entrambi valutati molto. Dopo il mancato colpo Koopmeiners, De Laurentiis potrebbe tornare alla carica per uno dei due talenti nerazzurri.

Musah e Milan: pista fredda

Con il Milan è tutto fermo per Yunus Musah. Il Napoli non ha alcuna intenzione di trattare sulla base dei 25 milionichiesti dai rossoneri. Il dossier è stato momentaneamente accantonato.

Osimhen, ancora niente di fatto con l’Arabia

Intanto resta incerta la posizione di Victor Osimhen. Dopo il no all’Al-Hilal, Simone Inzaghi avrebbe contattato direttamente il nigeriano per convincerlo ad accettare la corte saudita. Il Galatasaray resta alla finestra, ma non è arrivata ancora alcuna risposta ufficiale dal bomber. Il Napoli ha fatto sapere che non farà sconti: 75 milioni o niente.

Raspadori non è in vendita, ma…

Giacomo Raspadori non è tra i cedibili per Antonio Conte, che lo considera una risorsa in vista del doppio impegno campionato-Champions. Tuttavia, se dovesse arrivare un’offerta da almeno 30 milioni, il club sarebbe disposto ad ascoltare, soprattutto se il giocatore stesso la ritenesse interessante.

Idee dall’Olanda e nodo Milinkovic-Savic

Continuano le piste olandesi: Paixao del Feyenoord e Noa Lang del PSV restano profili seguiti. Per la porta, se il Torino accetta l’offerta da 15 milioni per Milinkovic-Savic, si può chiudere in tempi rapidi. Ma i granata al momento restano fermi su una richiesta da 25 milioni.

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Mercato: Theo apre all’Al Hilal, per Jackson idea Napoli

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Intenzionato a fare più che bene anche in Europa, il Napoli continua la ricerca di un attaccante di peso che possa fungere da alternativa a Lukaku. L’obiettivo principale rimane NUNEZ del Liverpool (club con il quale il ds Manna parla anche di CHIESA), ma ora per i campioni d’Italia è spuntata l’ipotesi JACKSON, 24enne bomber che il Chelsea ha acquistato due anno fa dal Villarreal per 37 milioni ma che ora sarebbe disposto a cedere anche in prestito vista l’abbondanza di giocatori a disposizione del tecnico Maresca. Il Napoli continua anche a lavorare per prendere NDOYE dal Bologna, ma c’è ancora da discutere sulla quotazione che in Emilia viene data a questo calciatore.

A facilitare le cose potrebbe essere il fatto che nella rosa degli azzurri è appena tornato LINDSTROM, reduce dal prestito all’Everton, che non rientra nei piani di Conte ma piace molto al dg bolognese Sartori. In casa Milan tiene banco il caso THEO HERNANDEZ, rientrato temporaneamente per ascoltare ‘de visu’ le proposte dell’Al Hilal, che lo avrebbero convinto ad accettare il trasferimento in Arabia Saudita, se non fosse che ora il francese deve parlarne in famiglia. E a proposito di sauditi, i media locali riferiscono di una faraonica proposta del solito Al Hilal a OSIMHEN, già più volte cercato in passato, al quale sarebbe stato offerto un ingaggio da 40 milioni all’anno. Al Napoli andrebbero invece i 75 della clausola per i club esteri. Tornando al Milan, sta cercando di stringere i tempi per JAVI GUERRA e XHAKA, i due elementi indicati da Allegri per il centrocampo che ha perso Reijnders.

CAMARDA verrà ceduto in prestito, possibilmente a un club di Serie A dove possa giocare un buon numero di partite: l’Udinese (che ha ceduto BIJOL al Leeds e preso BERTOLA dallo Spezia), a cui il giovanissimo attaccante era stato offerto, ha detto di no, ora ci stanno pensando le neopromosse Cremonese e Pisa. E a proposito di matricole: il Sassuolo, saputo dell’interesse del Genoa per COLPANI sta cercando di stringere per questo giocatore che la Fiorentina non ha riscattato dal Monza. In Serie B ufficializzato l’arrivo di STROPPA sulla panchina del Venezia, che adesso punta a prendere ADORANTE dalla Juve Stabia. Nella squadra campana c’è anche FLORIANI MUSSOLINI che potrebbe tornare alla Lazio dopo l’ottima stagione disputata. In casa Roma è spuntato il nome dell’islandese HARALDSSON, 22enne centrocampista stimato dal neo ds dei giallorossi Massara.

Per LUCUMI il Bologna non molla e continua a chiedere 28 milioni. E’ sfumata la cessione di ANGELINO all’Al Hilal e ora a partire potrebbe essere NDICKA, offerto al Real Madrid da alcuni intermediari. SHOMURODOV avrebbe scelto il Rennes, mentre per DE CUYPER del Bruges c’è la concorrenza di un paio di club inglesi. Le ottime prove del centravanti della Germania U.21 WOLTEMADE nell’Europeo di categoria ne hanno fatto lievitare il prezzo ma la Roma, che seguiva questo giocatore, non intende partecipare ad un’asta. Intanto si stanno stringendo i tempi per la cessione di PAREDES al Boca Juniors, che dovrebbe fruttare al club giallorosso 3,5 milioni.

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