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Cronache

Catania, 5 morti in incidenti stradali in poche ore. Un poliziotto travolto mentre soccorreva un automobilista in difficoltà sulla A18

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Erano arrivati con la volante sulla A18 Catania-Messina per soccorrere un automobilista in difficoltà ma sono stati travolti anche  loro in un incidente stradale nel quale tre persone sono morte e almeno altre due sarebbero rimaste ferite. L’incidente all’altezza del centro abitato di Scaletta Zanclea, coinvolti un Tir e un’automobile oltre alla pattuglia della polizia stradale. Una delle vittime è uno dei poliziotti giunti in soccorso. Lo ha reso noto la Polizia stradale di Messina: l’agente sarebbe stato investito in pieno.  Sul posto sono ancora in corso i rilievi per stabilire l’esatta dinamica del sinistro. Il tratto dell’A18 dove si è verificato l’incidente è stato chiuso per alcune ore in direzione Messina, uscita obbligatoria a Roccalumera.

L’agente Angelo Spadaro in servizio a Giardini Naxos era apprezzato da tutti per le sue doti umane, per la sua bontà: era sempre disponibile verso gli altri, così lo descrivono a Santa Teresa di Riva, la sua cittadina dove gli abitanti sono sotto choc per la perdita.

Ma non è l’unico incidente stradale mortale che ha funestato la zona in queste ore. Un diciannovenne e un suo cugino di 16 anni sono morti in un incidente stradale avvenuto in una zona di periferia di Catania, in via palermo. Secondo una prima ricostruzione, i due giovani erano a bordo di uno scooter Honda che si è scontrato con un’auto Lancia Lybra il cui guidatore è rimasto illeso. Le cause dello scontro sono ancora da accertare.

Il maggiorenne, che era alla guida dello scooter, è morto sul colpo, mentre il 16enne è spirato dopo il trasporto nell’ospedale Garibaldi. I due mezzi sono stati sequestrati.
La procura, che ha delegato rilievi e indagini alla polizia municipale, ha aperto un’inchiesta e disposto la restituzione delle salme ai familiari.

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Muore a tre mesi da tesi, 2mila firme per laurea in sua memoria

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Ha raggiunto oltre 2mila firme in pochi giorni la petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org per chiedere la laurea alla memoria a Vincenzo Pio Ferrara, studente prematuramente scomparso iscritto al terzo anno del corso di laurea in Infermieristica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. “Il giovane Vincenzo Pio – si legge nella petizione lanciata da Teresa Bianco – studente lavoratore aveva solo 25 anni quando la sua vita si è fermata”. A fine maggio 2023, nel corso di uno screening di sorveglianza, gli è stata diagnosticata una leucocitosi mieloide.

“Ha affrontato la malattia – continua il testo della petizione – con grande coraggio convinto: ha continuato a studiare e durante i lunghi ricoveri ha messo la sua esperienza e competenza a servizio degli altri degenti che l’hanno accompagnato durante questo doloroso percorso. Ha, infatti, con tutte le difficoltà del caso sostenuto durante quest’ultimo anno altri tre esami. Ha lottato fino alla fine contro un male, ma alla fine non ce l’ha fatta. È morto così, a tre esami dalla laurea magistrale dopo aver intrapreso un difficile percorso, senza riuscire a concluderlo”. Tra i moltissimi i commenti di sostegno tra i firmatari della petizione, quello di sua sorella Annarita: “Tra un ciclo di chemioterapia e un altro, non si è mai dato per vinto perché lui voleva laurearsi con ogni fibra del suo cuore. Vincenzo merita questa laurea non soltanto banalmente per commemorare il suo ricordo, ma perché questa laurea era già sua, perché questa laurea sarebbe stata solo il coronamento di una carriera di studio fatta di perseveranza, vocazione, dedizione e sacrifici”.

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Convalidato sequestro di 64,7 milioni a GS del gruppo Carrefour

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E’ stato convalidato il sequestro preventivo d’urgenza, eseguito lo scorso 15 aprile dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, di 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano su una presunta frode fiscale. Lo ha deciso, nei giorni scorsi, il gip Luca Milano che ha fissato per il prossimo 17 maggio l’udienza per discutere sulla misura del divieto per un anno di pubblicizzare beni e servizi chiesta dal pm Paolo Storari nei confronti della società della grande distribuzione.

L’inchiesta è una di quelle coordinate dalla Procura di Milano sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”: un presunto sistema, come è emerso anche nei casi Dhl, Gls, Uber, Brt, Geodis ed Esselunga, attraverso il quale grandi aziende si garantiscono “tariffe altamente competitive” sul mercato “appaltando manodopera” in modo irregolare per servizi di logistica e “movimentazione merci”. In particolare, ricostruendo “la ‘filiera della manodopera’, è stato rilevato che i rapporti di lavoro” con GS “sono stati ‘schermati’ da società ‘filtro’ che, a loro volta, si sono avvalse di diverse cooperative (i cosiddetti ‘serbatoi’), le quali avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale” ai lavoratori.

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Quindicenne scomparsa, telefonata alla madre: ‘Sto bene’

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Avrebbe telefonato ieri sera alla madre, affermando di stare bene e promettendo di rientrare a casa tra qualche giorno, la ragazzina di 15 anni di cui è stata denunciata la scomparsa il 24 aprile scorso, a Camposampiero (Padova). La quindicenne, di origine macedone, è ricercata dopo essersi allontanata per andare a scuola, mercoledì scorso. La denuncia è stata formalizzata dalla madre ai Carabinieri, che conducono le indagini. Un primo messaggio era stato ricevuto giorni fa dall’utenza telefonica della figlia con una scritta in maiuscolo in cui diceva di essere viva. Lo zaino di scuola è stato rinvenuto nel retro del condominio dove vive.

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