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Goleada al Sassuolo, Bologna torna in corsa per l’Europa

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Il Sassuolo sogna il colpaccio salvezza ma, alla distanza, crolla al cospetto di un Bologna che torna a correre per l’Europa. I felsinei agganciano l’Atalanta a quota 36 punti e spezzano una striscia di quattro partite senza vittorie che li avevano portati dal quarto posto all’ottavo: e c’è una partita da recuperare, proprio con l’Atalanta. Il Bologna, con Thiago Motta che si tiene da utilizzare a partita in corso diversi calibri pesanti, cresce alla distanza come già avvenuto a San Siro: la strategia funziona. Finisce in goleada, dopo che i rossoblù erano andati sotto 2 volte, per le reti di Thorsverdt e Volpato. A rispondere, un’autorete di Viti (tiro di Zirkzee) e Fabbian, prima del crescendo rossiniano firmato Ferguson e Saelemaekers con quest’ultimo alla prima rete in rossoblù.

Il Sassuolo si presenta al Dall’Ara in crisi, reduce da due sconfitte consecutive, con un solo punto di margine sulla zona retrocessione e pure in emergenza: senza Berardi, Defrel, Obiang, Toljan, il neo acquisto Kumbulla e lo squalificato Henrique, con il 2005 Lipani alla prima da titolare in media. Thiago Motta riparte dagli undici che hanno strappato il pari a San Siro con il Milan, con i giovani Fabbian e Urbanski a sostegno di Zirkzee in attacco e Orsolini e Saelemaekers pronti a subentrare come cambi di qualità. Il neo acquisto Odgaard nei panni di vice Zirkzee siede in panchina.

E’ il Sassuolo a prendere il comando delle operazioni all’inizio della partita. Il Bologna è incerto e dopo un primo minuto arriva la prima incomprensione nella costruzione dal basso tra Skorupski e Freuler; Volpato recupera ma calcia male. Al 13′ azione fotocopia: questa volta però Thorsverdt, in pressing sullo svizzero, recupera e appena dentro l’area di sinistro non perdona con una conclusione mancina. Sassuolo avanti ma lo schiaffo subìto sveglia il Bologna. Zirkzee si carica la squadra sulle spalle, ma al 19′ si divora il pari su assist di Urbanski, anche per una buona chiusura di Doig in area piccola che rimedia a un errore di lettura di Viti. Tre minuti dopo, l’olandese si inventa un’azione personale, ma la conclusione sfiora il palo e si spegne a lato, mentre al 24′ arriva il pari: corner di Urbanski, volèee di Zirkzee, che trova la deviazione decisiva di Viti per l’1-1. Il Bologna la riprende, ma dietro qualcosa non funziona, specie sulla fascia sinistra rossoblù, dove Urbanski e Kristiansen vengono presi d’infilata più di una volta. Succede anche al minuto 29, quando il Sassuolo torna davanti.

Volpato si prende la rivincita. Scartato due anni fa in un provino dal Bologna, il fantasista, schierato ala destra al posto di Berardi, riceve palla da Laurientè sul vertice destro dell’area: Freuler esce tardi e lui calcia a rientrare sul secondo palo, lasciando di sasso Skorupski. Al 13′ Motta, in tribuna squalificato, dà l’ordine di inserire i calibri pesanti: dentro Orsolini e Saelemaekers, con il numero 7 che ha un’occasione già 3 minuti dopo, ma trova attento Consigli. Sale l’onda rossoblù, che colleziona corner e occasioni con Saelemaekers, Calafiori e Ferguson, con Viti e Boloca a salvare gol fatti. Gol che arriva poi al minuto 28: cross di Kristiansen, si inserisce Fabbian, spostato mezzala dopo l’ingresso di Orsolini, che salta più alto di Viti e di testa inchioda Consigli e il Sassuolo sul 2-2. Il Bologna non si ferma più e diventa inarrestabile, anche perché i cambi di Dionisi offrono poco o nulla. Ferguson, con una botta di destro, su assist di Zirkzee firma il sorpasso, con Saelemaekers che chiude i giochi. Finisce in goleada, con un Bologna rilanciato nelle ambizioni ed un Sassuolo sempre più in crisi.

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Mbappé: Se sarò all’Olimpiade? Non dipende solo da me

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“Se parteciperò all’Olimpiade di Parigi? utti conoscono la situazione, non è una decisione che dipende da me. Qualunque cosa accada, sarò felice. Le Olimpiadi vanno oltre la mia presenza o meno. Spero che dimostreremo che la Francia è un paese di sport e che sappiamo accogliere il mondo. Non sarò mai lontano da qui”. Così Kylian Mbappé, premiato come ‘giocatore dell’anno’ in Ligue 1 tramite referendum fra i suoi colleghi di ogni squadra, ha risposto a chi gli ha chiesto se ci sarà ai Giochi di casa, come auspicato perfino dl Presidente francese Emmanuel Macron.

Inevitabile, visto che già annunciato che lascerà il Psg, anche la domanda su quale sarà la sua prossima squadra. “0Nella vita bisogna prendersi il tempo per tutto – la risposta di Mbappé -, l’unica cosa da sapere è che lascio il Psg. Il resto forse non è il momento per scoprirlo”. “È difficile, molto più di quanto possa sembrare – ha aggiunto riferendosi al suo addio al Psg -. È un capitolo della mia vita che si chiude, ma la Ligue 1 ha ancora un posto importante nella mia vita. Ho cercato di essere il degno rappresentante di questo campionato. Parto a testa alta, ma non avrei mai potuto farcela senza il Monaco e ovviamente il Psg dove tutti hanno avuto fiducia in me”.

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Tar conferma multa a Tim e Dazn per intesa su diritti calcio

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Restano confermate le sanzioni inflitte a metà dello scorso anno dall’Antitrust a Tim e Dazn per alcune clausole del loro accordo sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. L’ha deciso il Tar del Lazio con una lunga e complessa sentenza con la quale ha giudicato i ricorsi proposti da Dazn Ltd, Dazn Media Services, Telecom Italia, Fastweb e Sky Italia.

In base ai ricavi che sarebbero derivati a Tim e Dazn dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione sportiva 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim con 760.776,82 e Dazn con 7.240.250,84 euro. Per l’Antitrust, l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con i concorrenti, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive nel mercato di settore. E Tim, quindi, avrebbe commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti. Sky e Fastweb intervenivano in giudizio con proprie impugnative formulando specifiche censure di segno opposto a quelle spiegate da Dazn e Tim.

Il Tar, respingendo in premessa la censura di tardivo avvio del procedimento istruttorio, ha in primo luogo ribadito come “l’intesa sia stata correttamente qualificata dall’Autorità come ‘restrittiva per oggetto’, atteso che lo scopo precipuo dell’accordo era pacificamente quello di escludere una serie di concorrenti sia dal mercato della pay tv sia da quello delle telecomunicazioni”, osservando in più come “l’Agcm abbia comunque fornito piena prova degli effetti (quanto meno potenziali) di natura anticoncorrenziale dell’intesa”.

Conseguentemente “appare evidente che la strategia commerciale” puntasse “al fine di aumentare la clientela Tim: difatti, rendendo difficoltosa la fruizione dei contenuti Dazn svincolata dai servizi Tim, l’utente sarebbe stato indotto a rivolgersi prioritariamente a tale operatore, soprattutto considerando che l’offerta prevedeva, con un’unica bolletta, una serie di servizi (c.d. triple play) a prezzi inferiori rispetto a quelli di regola praticati separatamente sul mercato”. In merito poi alla censura di mancata applicazione delle esenzioni previste dal Vber, il Regolamento europeo sugli ‘accordi verticali’, “va rilevato come correttamente l’Agcm qualificava l’intesa esaminata come orizzontale, operando sia Dazn sia Tim nel mercato della fornitura dei servizi audiovisivi”; e tale circostanza risulta dirimente per escluderne l’applicabilità.

Quanto ai ricorsi proposti da Sky e Fastweb – società entrambe partecipanti al procedimento istruttorio anche in qualità di ‘soggetti segnalanti l’illecito’ – il Tar, premettendo come palese il fatto che “le censure rivolte avverso la valutazione dell’accordo del 3 agosto 2022 risultino infondate, atteso che sembrano ignorare un dato di fatto incontestabile, ossia la legittima assegnazione dei diritti tv a Dazn”, ha ritenuto che “emerge con evidenza la contraddittorietà (quale figura sintomatica dell’eccesso di potere) del provvedimento impugnato, atteso l’insanabile e inspiegabile contrasto tra la comunicazione delle risultanze istruttorie e la decisione finale”. Ecco che allora i giudici hanno ritenuto che “alla luce della parziale fondatezza delle censure spiegate da Sky e Fastweb, vanno accolti i loro ricorsi, con obbligo dell’Autorità di riavviare il procedimento istruttorio”.

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Al Hilal vince il campionato in Arabia, CR7 senza titoli

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L’Al Hilal ha conquistato il quarto titolo della Saudi Pro League in cinque anni, negando ancora una volta alla superstar portoghese Cristiano Ronaldo dell’Al Nassr la possibilità di vincere il trofeo. L’Al Hilal, che ha ingaggiato Neymar la scorsa estate ma che da ottobre è privo del brasiliano infortunato, si è imposto per 4-1 sull’Al-Hazem. Ancora imbattuto in 31 partite di campionato, l’Al Hilal ha ora 12 punti di vantaggio sull’Al Nassr a tre turni dalla fine.

Per CR7 è la seconda stagione in Arabia Saudita senza vincere il campionato. Dopo il clamoroso trasferimento del portoghese nel regno, altri grandi nomi del calcio hanno firmato contratti importanti con diversi club del Paese, tra cui Neymar, Karim Benzema, Sadio Mané, N’Golo Kanté e Riyad Mahrez. I membri delle “Big Four” saudite – Al Hilal, Al Nassr, Al Ittihad, il club di Benzema, e Al Ahli, la squadra di Mahrez – appartengono tutti al Public Investment Fund (PIF), un fondo sovrano che sta lavorando per diversificare l’economia saudita. L’Al Hilal e l’Al Nassr si incontreranno nuovamente nella finale della Coppa del Re il 31 maggio.

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