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Luna difficile, arrivo con batticuore del lander Slim

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La Luna continua a essere un obiettivo difficile in questo inizio 2024. Dopo il rinvio delle missioni Artemis 2 e 3 della Nasa e il mancato allunaggio della missione privata americana Peregrine (andata poi distrutta nel suo rientro in atmosfera giovedì sera), anche la missione giapponese Slim tiene tutti col fiato sospeso. Il suo allunaggio al cardiopalmo è riuscito, consacrando il Giappone come la quinta potenza mondiale a centrare l’obiettivo dopo Stati Uniti, Unione Sovietica, Cina e India. Il lander, però, ha toccato il suolo finendo in una posizione sfavorevole che non permette il normale funzionamento dei pannelli solari.

Il veicolo gode ancora di buona salute e comunica regolarmente con la Terra, ma la sua vita sulla superficie lunare dipende ora dalla carica residua delle batterie: i tecnici dell’Agenzia spaziale giapponese Jaxa stanno cercando di risparmiarle, mentre sono impegnati a massimizzare il download dei dati scientifici raccolti. Non abbandonano comunque la speranza che le celle solari possano riprendere a funzionare, se i raggi solari dovessero raggiungerle nuovamente. Lo hanno detto i responsabili della Jaxa durante un’attesissima conferenza stampa, indetta due ore dopo l’allunaggio per confermarne la riuscita.

I dati della telemetria avevano fin da subito mostrato che il veicolo spaziale aveva toccato il suolo lunare dopo i 20 minuti di ‘terrore’ della discesa, ma i controlli per accertare le sue condizioni di salute hanno poi richiesto più tempo del previsto. Sul web erano iniziate a circolare voci di un possibile schianto, e mentre gli occhi di tutti erano puntati sulle antenne di Terra, che captavano i primi segnali del veicolo lunare, qualcuno sui social ironizzava sulla lunga attesa parlando di ‘Var spaziale’.

Dopo due ore la Jaxa ha confermato che l’allunaggio era riuscito così come la separazione dei due rover a bordo, Lev-1 e Lev-2. Serviranno invece settimane per analizzare i dati e accertare che l’allunaggio sia riuscito con la precisione richiesta, ovvero entro i 100 metri dal target prefissato vicino al cratere Shioli.

Quello sancirà la piena riuscita della missione lanciata lo scorso settembre. Negli stessi minuti in cui i tecnici della Jaxa illustravano i loro obiettivi, dall’altra parte dell’oceano i tecnici della Nasa e della compagnia Astrobotic facevano invece il punto sulla fine della missione Peregrine, lanciata l’8 gennaio per portare il primo lander privato a posarsi sulla Luna. Il veicolo, che aveva fin da subito mostrato problemi nel puntare il Sole per ricaricare le batterie, è stato poi compromesso da una perdita di propellente dovuta a una valvola difettosa.

Anche in questo caso, come per Slim, si è cercato di massimizzare l’autonomia delle batterie in modo da raccogliere quanti più dati possibili. Giovedì sera l’epilogo: alle 21.50 italiane si è definitivamente perso il segnale del lander, che ha completato il suo rientro controllato sull’oceano Pacifico meridionale alle 22.04. Il numero uno di Astrobotic, John Thornton, ha detto che sarà indetta una commissione di inchiesta per chiarire quanto accaduto. L’obiettivo della compagnia è prepararsi al meglio al lancio del prossimo lander Griffin, previsto per la fine del 2024. Intanto il 12 febbraio un’altra azienda si prepara a lanciare il suo lander per aggiudicarsi il primo allunaggio di un privato: è la Intuitive Machines con il suo Nova-C.

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Dramma ad Algeri, 5 bambini annegati in una gita scolastica

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Una gita scolastica in Algeria si è trasformata in dramma: cinque bambini sono morti annegati ad Algeri, mentre altri due sono ancora ricoverati in terapia intensiva. Lo riferisce un comunicato della protezione civile pubblicato nella tarda serata di ieri su Facebook. La stessa fonte ha indicato che le sue squadre sono intervenute intorno alle 19:30 ora locale (20:30 ora di Roma) per recuperare sei bambini sulla spiaggia del Parco Sablette, sulla baia di Algeri. La nota spiega che un bambino è stato recuperato morto sul posto, mentre altri sei sono stati trasferiti all’ospedale universitario Mustapha Pacha nel centro della città, dove quattro di loro sono morti dopo numerosi tentativi di rianimazione . Da parte sua, la radio ufficiale algerina ha riferito che i bambini provenivano dalla provincia di Médéa (100 chilometri a sud di Algeri). I Dati ufficiali della protezione civile algerina mostrano che l’anno scorso più di 200 persone sono annegate al mare, stagni e dighe.

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Morto a 2 mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale

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E’ morto dopo due mesi dall’intervento il primo uomo che si era sottoposto al trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato, l’ospedale ha dichiarato di non avere alcuna indicazione che la causa sia stata proprio il trapianto. Lo riferisce il Guardian. Richard “Rick” Slayman, 62 anni, era stato sottoposto all’impianto di rene di maiale nell’ospedale generale del Massachusetts. I chirurghi avevano affermato di ritenere che l’organo sarebbe durato almeno due anni. Ieri, la sua famiglia e l’ospedale hanno confermato la morte di Slayman.

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Esteri

Idf, avanti con operazione Rafah per portare ostaggi a casa

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“Le Forze di Difesa di Israele stanno continuando la loro operazione mirata contro Hamas a Rafah come parte degli sforzi per ottenere una duratura sconfitta di Hamas e per portare a casa tutti i nostri ostaggi”. Lo ha detto il portavoce dell’Idf, Rear Admiral Daniel Hagari, in un video diffuso sul canale Telegram dell’esercito israeliano. “La nostra guerra – ha aggiunto – è contro Hamas non contro la popolazione di Gaza”.

“Le nostre operazioni contro Hamas a Rafah restano limitate e dirette a progressi tattici, aggiustamenti tattici, progressi militari e ad evitare aree densamente popolate – ha sottolineato il portavoce dell’Idf -. Dall’inizio della nostra azione mirata contro Hamas a Rafah abbiamo eliminato dozzine di terroristi, scoperto tunnel e numerose armi. Prima delle nostre operazioni invitiamo i civili a spostarsi temporaneamente nelle aree umanitarie e ad allontanarsi dal fuoco incrociato in cui li mette Hamas”.

“Negli ultimi giorni – ha spiegato Rear Admiral Daniel Hagari – abbiamo facilitato l’ingresso di 200.000 litri di carburante dal valico di Kerem Shalom, abbiamo facilitato e coordinato l’apertura di un nuovo ospedale da campo a Gaza e ci stiamo adoperando per consentire il flusso di aiuti umanitari verso Rafah attraverso il valico di Salah Al-Din Road. Solo negli ultimi giorni, ci siamo ricordati del perché il nostro attacco contro Hamas sia vitale: Hamas ha lanciato missili da Rafah verso il valico di Kerem Shalom attraverso il quale Israele lascia entrare gli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. E venerdì notte, Hamas ha lanciato 9 missili da Rafah verso la città israeliana di Beer Sheva, colpendo un parco giochi per bambini. Continueremo a compiere la nostra missione per ottenere la sconfitta di Hamas e per riportare a casa i nostri ostaggi”.

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