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Inzaghi punta l’Udinese, l’Inter fa le prove di fuga

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Una difesa da inventare contro una squadra che ha già espugnato San Siro. L’Inter domani ospita l’Udinese al Meazza (dove i friulani hanno già vinto in questa stagione battendo il Milan), con la voglia di fuga in testa e una retroguardia in allarme dopo gli ultimi infortunati. Non mancano infatti i dubbi di formazione per il tecnico interista Simone Inzaghi, alle prese con le assenze di De Vrij, Dumfries e Pavard (gli olandesi si rivedranno a fine dicembre, mentre il francese punta al rientro la prossima settimana contro la Lazio) insieme alle non perfette condizioni di Bastoni (provato comunque tra i titolari) e di Cuadrado. Tante le opzioni per Inzaghi, anche se l’impressione è che se gli ultimi due fossero disponibili per partire titolari allora la scelta ricadrebbe su di loro. Tra le altre ipotesi, c’è quella di lanciare dal 1′ Bisseck e Carlos Augusto in difesa insieme ad Acerbi, con Darmian esterno alto. Oppure, in alternativa, adattare il mancino brasiliano sulla destra con Darmian e Bisseck in difesa con Acerbi.

Una situazione delicata, anche considerando che proprio sulla retroguardia l’Inter ha finora basato tante delle sue fortune in campionato. Quella nerazzurra è infatti la difesa meno battuta, con sole sette reti subite in 14 giornate: poco meglio di Juventus (9) ma soprattutto meno della metà dei gol incassati da Milan e Lazio (15). Per il resto, Inzaghi sembra intenzionato a scegliere i titolari negli altri ruoli tra centrocampo e attacco, seppur Frattesi sia candidato per una maglia dal 1′ in un ballottaggio con Mkhitaryan accanto a Calhanoglu e Barella.

Proprio il centrocampista sardo vuole festeggiare al meglio, dopo essersi sbloccato con il gol al Napoli. Come svelato dalla moglie Federica Schievenin, la coppia è infatti in attesa del quarto figlio, il primo maschietto dopo tre figlie. La moglie lo ha reso noto con un post su Instagram, in cui ha anche voluto raccontare le difficoltà vissute negli ultimi mesi dalla coppia. “Siete arrivati insieme ed è stata un’emozione immensa – ha scritto su Instagram -. Durante questo viaggio il più piccolo ci ha lasciato, per noi che avevamo già vissuto questo dolore atroce, pochi mesi fa, è stato riaprire una ferita. Sono stati mesi difficili, anzi un anno difficilissimo, con tuo papà vicino è stato tutto un po’ più semplice. Ora esplodiamo di gioia sapendo che tu stai bene e non vediamo l’ora di vederti. Ti stiamo aspettando piccolo Barella”, ha concluso.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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