Collegati con noi

Esteri

Zelensky: uccidere Putin? Abbiamo diritto a difenderci

Pubblicato

del

L’Ucraina coglierebbe l’occasione di uccidere il presidente russo Vladimir Putin, se ne avesse la possibilità. Volodymyr Zelensky ci va giù pesante nel giorno del decimo anniversario dell’Euromaidan, nota coma la rivoluzione della dignità in Ucraina. Quella rivolta, nota Zelensky, fu “la prima vittoria della guerra di oggi”. Il filo dunque va riannodato lì, quando il Paese si schierò a favore dell’Europa e della democrazia, rifiutando la sfera d’influenza di Mosca. E siccome la storia non si muove in modo lineare, ma circolare, a dicembre i leader europei dovranno decidere se aprire i negoziati di adesione con Kiev (e Chisinau).

Il sì non è scontato. Ecco perché il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha deciso di essere qui in quello che ha definito “un anniversario chiave per l’Europa”. Ma la celebrazione dell’Euromaidan avviene in un momento molto delicato per l’Ucraina. L’aura di Zelensky, a quasi due anni dall’inizio dell’invasione russa, inizia ad offuscarsi, sullo sfondo di una vittoria che pare meno alla portata di quanto promesso sinora, voci di profonde divisioni all’interno del cerchio magico presidenziale e una certa fatica da parte degli alleati a tenere il passo.

Il presidente ucraino si gioca tutto. In questo quadro si spiega l’attacco a Putin, lasciato intendere in un’intervista al tabloid britannico The Sun. “È la guerra e l’Ucraina ha ogni diritto di difendere la sua terra”, ha risposto a domanda precisa. D’altra parte, ha notato, il Cremlino ha organizzato “cinque o sei piani per farmi fuori”. Parole subito rimbalzate a Mosca. Gli ucraini “non hanno modo” di attentare alla vita del presidente Putin, ha ribattuto il portavoce Dmitry Peskov. L’ex delfino Dmitry Medvedev, dal canto suo, ha ribaltato la minaccia. “Con profezie così potenti è improbabile che questo sciocchino abbia la possibilità di vivere fino alla vecchiaia: i pensieri a volte si avverano”, ha commentato. Tornando alla girandola di visite degli ultimi giorni, il capo del Pentagono Lloyd Austin è venuto per rassicurare Zelensky dell’incrollabile sostegno americano, parole rafforzate da un altro pacchetto di aiuti da 100 milioni di dollari – pochini, per la verità, rispetto al compito immane che si trovano davanti le forze armate ucraine.

Anche il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, è giunto nella capitale ucraina “per valutare personalmente la situazione attuale e l’efficacia del sostegno della Germania”. Michel, come si diceva, si è invece concentrato sulle prospettive dell’apertura dei negoziati adesione. “Quello di dicembre sarà un Consiglio Europeo molto difficile, non lo nascondiamo: ma farò tutto il possibile per far sì che arrivi la luce verde”, ha detto al termine dell’incontro con Zelensky e la presidente moldava Maia Sandu al palazzo Mariinsky. “L’ingresso dell’Ucraina e della Moldavia è un nostro interesse strategico e manderebbe il messaggio che l’Ue è affidabile”. “Le prossime settimane saranno chiave, non ho paura dei russi ma ho paura dei numeri al Consiglio Europeo”, ha confessato la vice premier Olga Stefanishyna con delega all’allargamento commentando l’ipotesi di una fumata nera. Zelensky ha cercato di sdrammatizzare in conferenza stampa incalzato dalle domande. “Vedo molto ottimismo eh…”.

Poi però è entrato nel merito: “Vorrei che ci basassimo sui dati concreti, non ci aspettiamo regali e capiamo che si tratta di un processo di merito. Ma abbiamo rispettato le 7 raccomandazioni dell’Ue al 100% e questa decisione sarebbe importante per mobilitare il popolo ucraino e mostrerebbe che difendiamo i nostri valori con i fatti e non solo con le parole: se non saremo uniti daremo un’extra vittoria a Vladimir Putin”. Perché ormai non è più solo una questione interna all’Ue.

Advertisement

Economia

Corte russa sequestra 463 milioni beni a Unicredit Russia

Pubblicato

del

Una Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà di Unicredit in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. La decisione è stata presa su istanza della Ruskhimalyans, un’impresa per la produzione di gas liquido partecipata di Gazprom, nell’ambito di un contenzioso. Lo riferiscono le agenzie russe. La misura riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa.

Continua a leggere

Esteri

Seattle, uccide figlio di 9 mesi mentre dorme e incolpa i demoni

Pubblicato

del

Dion Lamont Montgomery, un uomo di 35 anni di Seattle, è stato arrestato e accusato di omicidio di primo grado per aver sparato al figlio di 9 mesi mentre stava dormendo. L’uomo e’ rinchiuso nel carcere di King County con una cauzione di 5 milioni di dollari. Montgomery ha detto che aveva assunto una droga che può causare allucinazioni, deliri ed estrema agitazione, e ha incolpato i demoni di quanto successo. Come riportano i media Usa, la polizia è stata chiamata per una sparatoria intorno alle 18.30 di mercoledi’ in un’abitazione del quartiere Magnolia, e una volta sul posto una donna ha detto loro che suo figlio era stato colpito. Il bambino è stato dichiarato morto sul posto, e dai documenti del tribunale emerge che dopo la sparatoria Montgomery ha sparato a due persone e poi e’ scappato, ma nessuno è rimasto ferito. L’uomo ha detto agli inquirenti di aver fatto uso di fenciclidina, una sostanza allucinogena di sintesi a base di piperidina, mentre la madre del bimbo (arrestata e poi rilasciata), ha dichiarato che si trovava in bagno quando ha sentito gli spari.

Continua a leggere

Esteri

Ucraina: immagini satellite confermano, distrutti 3 caccia russi

Pubblicato

del

Nuove immagini satellitari che mostrano le conseguenze di un attacco ucraino alla base aerea di Belbek, nella Crimea occupata, hanno confermato la distruzione di tre caccia russi, oltre ai danni subiti da un quarto velivolo da combattimento: le immagini, riporta Ukrinform, sono state pubblicate su X dal giornalista investigativo del New York Times, Christiaan Triebert. “Nelle immagini di Maxar, due MiG-31 e un Su-27 sono stati completamente distrutti e un MiG -29 è stato danneggiato nella base aerea di Belbek dell’Aeronautica russa nella Crimea occupata – ha scritto Triebert -. Anche un deposito di carburante vicino alla pista principale della base aerea è stato distrutto e i detriti hanno continuato a bruciare” dopo l’attacco avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto