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Il Monza ne fa 3 alla Salernitana, Paulo Sousa rischia

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Del 3-0 che il Monza rifila alla Salernitana, come era successo nei precedenti due incontri tra A e B in Brianza, il momento evidenziato in giallo è quello di inizio ripresa: all’intervallo Sousa, che dal fondo della classifica accetta con “serenità” la condizione di allenatore a rischio, ne cambia tre e proprio dallo spicchio di stadio colorato di granata tra i cori intonati il “rispettate la nostra maglia” è quello più morbido e riferibile. A monte, un primo tempo disastroso dei campani, in difficoltà a centrocampo ed eccessivamente sbilanciati in avanti con la linea di difesa.

Sul campo, la Salernitana ci mette quel che ha e nella ripresa le occasioni arrivano anche, non fosse per quel Di Gregorio come sempre sopra le righe che chiude la porta dei suoi. Ma nel primo tempo l’equilibrio si rompe subito. Al 9′ Colpani trova ampi spazi per avanzare a centrocampo e punta l’ex Pirola, che forse si aspetta un movimento sul sinistro: il mancino di Palladino invece sterza e incrocia con il destro all’angolino lontano per l’1-0. Ancora Colpani dopo il quarto d’ora con Ochoa che la prende all’ultimo. L’autostrada che si trova davanti Gagliardini al 18′: discesa indisturbata fino in area, palla che finisce a Vignato che di sinistro la mette sotto le gambe di Ochoa. Prima da titolare e primo gol in A di Vignato. La reazione dei campani passa dal destro di Candreva al 20′ con girata sotto la traversa, poi è Ochoa a salvare dopo la discesa di Vignato, partito dalla linea di centrocampo. Il campo sembra suggerire ai padroni di casa che sia tutto semplice, così subentra l’egoismo del Monza, che spreca più occasioni sotto porta. Gli ospiti perseverano nel restare alti e solo la velocità di Gyomber, alla centesima in A, impedisce a Colombo di battere a rete dopo l’ennesima fuga in avanti. Stessa dinamica per la fuga in avanti di Ciurria e Gagliardini, con il tiro fuori misura dell’ex Inter.

Nella ripresa il Monza rallenta, la Salernitana si rimette a posto a centrocampo e con il ritmo che si abbassa e risponde con l’orgoglio. Prima Dia affonda, Di Gregorio gli dice di no di piede e sulla ribattuta la palla sbatte sulla traversa. Poi ancora Di Gregorio protagonista, quando Stewart affonda dalla sinistra d’attacco e deve superarsi su una palla sporca in area. Non è finita, perché anche Candreva ci prova con un destro dal vertice di sinistra che fa volare il 16 biancorosso. Pessina è murato in corner da buona posizione, ma poi si rifà dagli undici metri dopo che Pirola aveva stoppato di braccio il destro di Bondo. Ochoa toglie il 4-0 a Colombo con un grande intervento con la mano aperta e nel finale è la traversa a deviare alto la rovesciata in area di Gagliardini. I campani finiscono a rapporto sotto la curva, o almeno di quella che non lascia l’impianto brianzolo prima del triplice fischio. Tre pareggi, ma soprattutto 5 sconfitte e nessuna vittoria: il bilancio mette ora Sousa in forte rischio. “I tifosi hanno ragione”, spiega al triplice fischio il portoghese. “Hanno la libertà di esprimere i loro sentimenti, che sono poi anche i nostri. Vorremmo vincere ci dispiace non averli resi orgogliosi”.

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Il Bologna vince al Maradona contro un Napoli penoso, è terzo posto ‘quasi’ Champions

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Il Bologna è sempre più vicino all’impresa di conquistare un posto in Champions League. I felsinei vincono 2-0 in trasferta sul campo del NAPOLI e salgono momentaneamente al terzo posto in classifica con 67 punti, scavalcando di una lunghezza la Juventus, impegnata domani in casa con la già retrocessa Salernitana. I rossoblù potrebbero conquistare la matematica certezza di giocare l’anno prossimo la competizione europea più prestigiosa già domani se la Roma non vincesse a Bergamo contro l’Atalanta. A decidere la sfida del Maradona le reti nel primo tempo di Ndoye al 9 e Posch al 12′. Pesante ko per gli azzurri che restano ottavi a quota 51, un punto in più della Fiorentina che però ha due partite in meno. Il primo brivido del match arriva al 5′ con Calafiori, il centrale rossoblù arriva al tiro dal limite dell’area, con la palla a lato non di molto. Al 9′ gli ospiti sbloccano il match con Ndoye al primo gol in campionato.

L’attaccante svizzero anticipa Di Lorenzo e appoggia di testa in rete l’assist perfetto di Odgaard. Passano tre minuti e arriva il raddoppio: sugli sviluppi del corner di Urbanski, torre di Calafiori per la girata vincente di testa di Posch, anche lui al primo gol in campionato. Il pubblico di casa non gradisce e fischia i propri calciatori. Al 21′ i padroni di casa potrebbero riaprire la partita. Pairetto assegna un rigore per fallo in area di Freuler su Osimhen. Dagli 11 metri va Politano ma Ravagli intuisce la traiettoria e respinge il tiro dell’attaccante azzurro. Al 27′ ancora azzurri vicini al gol, corner di Politano per il colpo di testa di Olivera di poco alto. Poco dopo la mezz’ora giallo a Kvaratskhelia per proteste dopo un fallo subito da Posch. Al 40′ gran tiro da fuori area di Lobotka con palla alta di un soffio a Ravaglia fermo. Nel recupero Osimhen cade in area dopo il contatto con Aebischer, Pairetto lascia correre, inutili le proteste del nigeriano.

I partenopei partono all’attacco in avvio di ripresa. Al 5′ cross pericoloso di Di Lorenzo che attraversa tutta l’area avversaria senza che nessuno arrivi all’appuntamento con la deviazione. Al 7′ Anguissa va al tiro da buona posizione ma la mira è da dimenticare e la palla termina altissima. Passa un minuto e Politano converge dalla sinistra e va al tiro sul primo palo, Ravaglia è attendo e fa buona guardia. Al 12′ Motta cambia gli esterni alti: dentro Orsolini e Saelemaekers, fuori Ndoye e Odgaard. Poco dopo Aebischer salva il risultato: punizione velenosa di Kavaratskhlia che arriva nell’area rossoblù, lo svizzero prolunga di testa alle sue spalle mandando in angolo, anticipando di un soffio Osimhen pronto a intervenire. Al 20′ tornano pericolosi gli ospiti.

Buona l’iniziativa di Zirkzee, che riceve da Saelemaekers e incrocia il sinistro, Meret si salva col piede, sulla ribattuta Orsolini calcia alto. Al 25′ illuminante giocata di Ngonge, entrato al posto di Politano, che premia il taglio di Osimhen, il nigeriano incrocia sul palo lontano con Ravaglia bravissimo a deviare in corner. Poco prima della mezz’ora novità da entrambe le panchine: Raspadori prende il posto di Cajuste, Castro e Fabbian sostituiscono Zirkzee e Urbanski. Al 36′ Calzona si gioca le ultime mosse: ecco Simeone, Traoré e Mazzocchi. Fuori Kvaratskhelia, Anguissa e Olivera, mentre Motta leva Freuler e mette El Azzouzi. Nel finale la squadra di casa tenta gli ultimi assalti senza troppa convinzione e il Bologna controlla senza correre rischi portando a casa tre punti che l’avvicinano in maniera quasi decisiva alla prossima Champions League.

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Camilla Giorgi riappare su Instagram e rompe il silenzio: su di me solo articoli fake

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“Sono felice di annunciare formalmente il ritiro dalla mia carriera tennistica”. Rompe così il silenzio Camila Giorgi con una storia sul suo profilo Instagram. “Per favore seguite la mia pagina perché finora stanno uscendo solo articoli fake”, ha aggiunto. “Sono così grata per il vostro meraviglioso amore e sostegno per così tanti anni – ha aggiunto – Conservo tutti i bellissimi ricordi. Ci sono state molte voci inesatte sui miei piani futuri, quindi non vedo l’ora di fornire maggiori informazioni sulle entusiasmanti opportunità future. È una gioia condividere la mia vita con voi e continuiamo questo viaggio insieme”.

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Cronache

La scomparsa della tennista Camila Giorgi, ora la cerca anche il fisco italiano

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La tennista italo-argentina Camila Giorgi, 33 anni, originaria di Macerata, irreperibile da giorni e il cui nome risulta tra le giocatrici ritirate nella lista dell’Itia, sarebbe coi suoi familiari oggetto di accertamenti fiscali da parte della guardia di finanza, che nei giorni scorsi avrebbe tentato di notificarle degli atti senza riuscire a rintracciarla.

Secondo il sito del Corriere della Sera la tennista potrebbe aver lasciato l’Italia ed essersi trasferita all’estero mentre risulterebbero accertamenti tributari disposti dalla procura di Firenze, come spiega il quotidiano.

La famiglia ha una villa a Calenzano, vicino a Firenze, città nella quale nel settembre 2021 lanciarono un brand della moda, Giomila. E’ la stessa dimora dove lo stesso anno, a giugno, fu perpetrato un furto notturno con un bottino di almeno 80.000 euro, mentre dormivano tutti, la campionessa, i suoi genitori, il padre argentino e la madre italiana, il fratello.

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