Collegati con noi

Cronache

Strage del bus a Mestre: malore e sgomento nel camping, ma le navette ripartono

Pubblicato

del

Silenzio e dolore, sgomento per il terribile incidente che ha ucciso 21 persone e ne ha ferite altre 15, sul cavalcavia di Mestre. E’ l’aria che si respira da ieri allo “Hu Camping”, campeggio situato a Marghera, all’imbocco della statale Romea, dove i circa 40 ospiti stavano rientrando da Venezia, usufruendo del servizio di navetta affidato dalla struttura alla società La Linea. Qui l’aria di vacanza sembra un ricordo anche se il servizio di navetta è ripreso e gli altri ospiti proseguono il loro soggiorno: fanno spola con Venezia, città da sogno tra calli e canali. I familiari di vittime e feriti non ci sono: i primi impegnati nelle strazianti formalità dell’identificazione dei loro cari ormai irriconoscibili, i secondi negli ospedali a cercare notizie sui parenti. Ieri sera la reazione di sconcerto per l’accaduto ha fatto sì che non si sapesse quali erano gli ospiti in uscita, e quindi di risalire ai turisti effettivamente saliti su quella navetta.

Nel frattempo i clienti – in maggioranza stranieri – hanno continuato a entrare e uscire senza controlli precisi. La polizia ha così acquisito il registro delle presenze del campeggio, per incrociare i dati su chi c’era e chi no. I turisti più nottambuli hanno saputo solo al rientro che c’era stata la sciagura, alcuni avevano deciso di prendere la corsa successiva a quella ‘maledetta’, e fortunatamente si sono salvati. E’ una struttura “storica” e molto conosciuta nella terraferma Venezia lo “Hu Camping”, sorto negli anni ’70 in una zona vicina alle grandi arterie stradali e autostradali del Nordest; una volta si chiama “Jolly” ed era noto per le sue case mobili e per una bella piscina, dove i bambini andavano a imparare a nuotare.

Da qualche anno fa parte di Human Company, gruppo fiorentino della famiglia Cardini Vannucchi che possiede 10 strutture simili in Italia. Oggi il direttore generale, Domenico Montano, ha espresso in una nota vicinanza “alle famiglie degli ospiti della nostra struttura oltre che ai familiari dell’autista, e stiamo facendo tutto il possibile – ha precisato – per contribuire alla gestione dei soccorsi”. Stamani, intanto, il servizio di navetta è ripreso, con un autobus uguale a quello caduto dal cavalcavia. Alla reception gli ospiti acquistano un biglietto, lo consegnano all’autista e salgono. “Siamo colleghi, ma lo conoscevo soltanto di vista – ha detto il conducente del bus, a proposito di Alberto Rizotto, vittima dell’incidente -. Eravamo dipendenti di due società diverse, io de La Linea, lui di Martini, anche se hanno la stessa proprietà”.

Advertisement

Cronache

Anziana investita e uccisa a Napoli, caccia a pirata strada

Pubblicato

del

Una donna anziana e’ morta a Napoli, vittima di un pirata della strada. Alle 18.15 circa di ieri, in via Labriola, sulla carreggiata in direzione via E. Ciccotti, R.R., 80 anni, e’ stata investita mentre attraversava la strada. Secondo prime ricostruzioni, un’auto si era fermata per consentire il passaggio alla signora, ma una Citroen di colore blu scuro, nel tentativo di sorpassare questa vettura, ha investito la donna e poi e’ fuggita. La Polizia Locale e’ impegnata nelle indagini per identificare il conducente e il veicolo coinvolto. La vittima era stata trasportata all’ospedale Cardarelli in stato di incoscienza e dopo poche ore e’ deceduta.

Continua a leggere

Cronache

Omicidio Giulia Cecchettin, Turetta premeditò il delitto: rischia ergastolo

Pubblicato

del

E’ un carico accusatorio molto pesante quello che la procura di Venezia contesta nell’avviso di chiusura delle indagini a Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Mentre il ‘rumore’ esploso nelle piazze e nelle coscienze in nome di Giulia non si e’ mai spento, a sei mesi dalla notte dell’11 novembre quando venne ammazzata tra le fabbriche e le strade vuote di Fosso’, pochi chilometri lontano dalla sua casa di Vigonovo, gli inquirenti tirano una linea e sciolgono alcuni nodi giuridici. E decidono che si’, Turetta aveva premeditato di ucciderla come dimostrerebbero, spiega il procuratore Bruno Cherchi, “la ricerca dei luoghi tramite internet, l’acquisto del materiale necessario per immobilizzare la vittima, la cartina geografica, l’atto di silenziare la persona offesa mettendole del nastro adesivo per non farla urlare, serrare i polsi e le gambe della ragazza”.

Aggiungono l’aggravante della crudelta’, da intendersi come la giurisprudenza la intende: aver inflitto “sofferenze gratuite e non collegabili al normale processo di causazione della morte”. In questo caso con venti coltellate, le prime nel parcheggio davanti alla villetta dove viveva quando Turetta l’aggredi’ a bordo della sua Fiat Punto nera. Qui per diverse ore sono rimaste sull’asfalto le tracce di sangue della ragazza ed e’ stato trovato un coltello da cucina. Poi, dopo averla immobilizzata con lo scotch, questa e’ la ricostruzione della Procura, l’ha spinta in auto, superando la sua resistenza, ha raggiunto in pochi minuti Fosso’ e l’ha assalita di nuovo, finendola. Da li’ e’ iniziata la fuga che ha tenuto l’Italia col fiato sospeso per una settimana. Dopo il delitto Turetta era scappato verso il Friuli e, abbandonato il corpo in un dirupo vicino al lago di Barcis, era fuggito verso l’Austria e poi in direzione Germania, dov’e’ stato fermato dalla polizia tedesca, vicino a Lipsia, nella mattinata del 19 novembre. “L’ho uccisa io” ha detto subito Filippo a chi l’ha fermato, una confessione non utilizzabile nel processo mentre lo e’ quella messa a verbale nel carcere Montorio di Verona, dov’e’ detenuto.

Il contesto in cui il delitto e’ maturato sarebbe stato quello dello stalking, come suggerito alla Procura da chat e testimonianze che riferiscono delle insistenze morbose del giovane nei confronti dell’ex compagna dopo che la loro storia era finita. Omicidio aggravato da premeditazione, crudelta’, efferatezza, sequestro di persona, porto d’armi e occultamento di cadavere, e’ il robusto capo d’imputazione da cui dovra’ difendersi davanti alla Corte d’Assise. Non c’e’ spazio per il rito abbreviato, che avrebbe comportato uno sconto di un terzo della pena, perche’ i reati sono cosi’ gravi da ipotizzare l’ergastolo. Si chiude cosi’ la prima parte ‘giudiziaria’ di quella che nel frattempo e’ diventata la storia di Giulia e non, come spesso accade nella narrazione mediatica, quella del suo presunto omicida, sul quale si sono spente le luci. La storia di Giulia, di suo padre Gino e della sorella Elena che mai come prima hanno portato l’attenzione sul tema dei femminicidi con i loro appelli a un cambiamento culturale profondo.

Continua a leggere

Cronache

Adr lancia ‘Airport in the City’: a Termini check-in di Ita

Pubblicato

del

All’inaugurazione di “Airport in the City” sono intervenuti, tra gli altri , la ministra del Turismo Daniela Santanchè, il presidente di Ita, Antonino Turicchi, il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, il Presidente di Unindustria, Angelo Camilli. “È con grande soddisfazione che oggi ci uniamo ad Aeroporti di Roma per celebrare l’inaugurazione di Airport in the City, un servizio che rende l’esperienza di viaggio sempre più agile e confortevole – ha detto Turicchi – Questo progetto riflette la stretta collaborazione tra ITA Airways e Aeroporti di Roma, evidenziando il comune impegno per l’innovazione e la sostenibilità nel settore dei trasporti”.

“Il progetto di Adr si inscrive appieno nel processo di innovazione e interconnessione del trasporto aereo che l’Enac persegue da tempo” – ha aggiunto il presidente Enac Pierluigi Di Palma. “L’hub di Fiumicino, prima porta d’accesso all’Italia più volte premiato come migliore scalo d’Europa, sviluppa l’integrazione con la stazione Termini, primo snodo ferroviario nazionale, rafforzando l’intermodalità aria-ferro. Con il check-in off-airport Termini Fiumicino, il comparto aereo italiano si riconferma una realtà innovativa, sostenibile e, soprattutto, attenta ai diritti dei passeggeri con l’offerta di servizi di qualità che, oggi, rappresentano l’elemento più importante per le scelte dei consumatori”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto